ROMA-PISTOIA. [a.b.] Nell’assemblea nazionale di Sinistra Lavoro Svoltasi a Roma sabato 11 luglio il pistoiese Stefano Cristiano (ex segretario regionale del partito della Rifondazione Comunista) è stato eletto portavoce nazionale dell’associazione subentrando a Claudio Grassi.
Il passaggio di testimone è avvenuto al termine di una partecipata assemblea dove è stato confermato l’impegno dell’associazione per costruire una sinistra unita “che ridia centralità ai temi del lavoro, della partecipazione attiva nella coalizione sociale, interesse verso tutto quanto a sinistra va nella direzione del superamento delle formazioni politiche esistenti e della costruzione del soggetto unitario”.
Nel corso dell’assemblea si è parlato di unità della Sinistra per la costruzione di un soggetto politico alternativo al Pd e capace di essere credibile nel dare risposte reali ai problemi quotidiani di lavoratori, giovani, pensionati, partendo dalle leggi impopolari del governo Renzi su lavoro e scuola.
Gli invitati (tutti presenti) hanno portato il loro contributo alla discussione, convergendo sull’urgenza di lavorare per arrivare alla costruzione di un soggetto unitario non minoritario, capace di raccogliere consensi soprattutto dall’astensionismo ma anche ben radicato nei territori.
“Ci sono tante cose importanti da dire sulla bella assemblea nazionale di Sinistra Lavoro – ha scritto il coordinatore uscente Claudio Grassi – a partire dai contributi che i rappresentanti delle forze politiche e dei movimenti hanno portato al nostro dibattito. Ne scriverò nei prossimi giorni. Una cosa però la voglio dire subito: Sinistra Lavoro oggi ha un nuovo portavoce, si chiama Stefano Cristiano. Si potrebbe fare un lungo elenco delle sue qualità perché, nonostante sia giovane, le ha dimostrate sul campo in questi… anni di impegno politico.
“Ma io mi limito a sottolinearne una che – di questi tempi – è una merce rara. È un compagno onesto, pulito, leale, che fa quello in cui crede senza secondi fini. Che dice quel che fa e fa quel che dice. Un compagno che si è sempre messo al servizio di una idea, ma che non ha mai usato una idea per ottenere per sé un servizio. Una bella persona. Caro Stefano in bocca al lupo! Potrai contare sul mio appoggio in questa comune impresa per cercare di ridare all’Italia, che ha avuto il partito comunista più forte dell’occidente, almeno una Sinistra degna di questo nome!”.
I rappresentanti dei vari soggetti politici o associazioni invitati sono stati: Carlo di Podemos, la rappresentante dell’Altra Europa, un rappresentante di Acta, Ciccio Ferrara di Sel, Stefano Fassina, Papadopolus per Tsipras e Curzio Maltese, parlamentare Europeo, eletto con l’Altra Europa per Tsipras. Anche Rifondazione Comunista era stata invitata ma i suoi rappresentanti non hanno potuto partecipare.
Oltre a Stefano Cristiano Sinistra Lavoro ha eletto come tesoriere Mimmo Caporusso. È stato nominato anche un gruppo i Compagni nel direttivo/assemblea nazionale.
Vedi:
Non sono abituato a scrivere lunghi papiri su “Faccialibro” ma l’occasione richiede un’eccezione. Vi chiedo scusa.
Sabato scorso a Roma l’Assemblea Nazionale dell’Associazione Politico-Culturale Sinistra Lavoro mi ha voluto conferire l’incarico di portavoce.
Da un lato sono ovviamente lusingato, ma a prevalere è la preoccupazione di non riuscire a corrispondere a pieno alla fiducia ed alle aspettative che i compagni e le compagne ripongono nella mia persona.
Mi sento quindi in dovere esplicitare sin da subito una serie di punti:
1) Dopo le dimissioni da Segretario Regionale del PRC considero conclusi i miei giorni da “politico a tempo pieno” e anzi intendo anche lasciare gli incarichi nazionali che ancora rivesto all’interno del mio partito. La mia opinione infatti, e non da ora, è che per rilanciare le possibilità per la ricostruzione anche in Italia di un Partito della Sinistra e del Lavoro non residuale, aperto e credibile due siano le precondizioni: A) Che l’attenzione principale sia dedicata, al di la delle appartenenze, alla ritessitura culturale e sociale del blocco sociale della sinistra frammentato e diviso da 25 anni di egemonia neo-liberista. Al di la, e andando oltre le appartenenze politiche, dobbiamo lavorare, e studiare, per ricostruire le ragioni ed i contenuti della sinistra (anche per queste ragioni faccio parte nella mia realtà di una associazione con analoghe finalità denominata Palomar all’interno della quale discutono, si confrontano e costruiscono relazioni e radicamento persone provenienti da diverse esperienze politiche ma mosse dallo stesso obiettivo). B) Che le attuali organizzazioni della sinistra (ciascuna di loro ormai alla fine della propria parabola) si sciolgano per dare vita ad un partito unitario, radicato, credibile e non residuale, ed i loro gruppi dirigenti compiano un atto di responsabilità facendosi da parte, accompagnando e favorendo, da una posizione defilata, l’emersione di gruppi dirigenti che non siano segnati da anni di sconfitte e non siano condizionati dalle scorie di lustri di scontri fratricidi.
2) Anche per quanto detto sopra il mio sarà un impegno convinto e determinato, sapendo però che, a differenza di ciò che è stata la mia vita fino a pochi anni fa, le mie priorità non potranno che essere quelle di continuare a lavorare e studiare per fare dell’attività di consulente in Europrogettazione la mia principale attività professionale, e quella di dare serenità e sicurezza alla mia famiglia e alle mie bambine.
3) Sinistra Lavoro, non a caso, ha voluto darsi una organizzazione leggera e plurale: non siamo un partito, non vogliamo esserlo, ma siamo un’associazione che si pone l’obiettivo, a partire dal mondo del lavoro, di contribuire a ricostruire le ragioni culturali, programmatiche e sociali della sinistra, e di lavorare affinché si riesca a costruire un blocco sociale oggi frammentato, disperso fra delusione, abbandono, rassegnazione da un lato e fascinazioni populistiche, o scorciatoie razziste e di destra dall’altro. Per queste ragioni non siamo interessati a modelli piramidali, ma vogliamo, attraverso un coordinamento ampio e responsabilità diffuse, valorizzare esperienze territoriali, e socializzarle per irrobustire il radicamento territoriale e la partecipazione di chi si ponga il nostro stesso obiettivo. La nostra è una “associazione di scopo” destinata a sciogliersi, auspichiamo, il prima possibile una volta raggiunto l’obiettivo di dare vita ad un Partito di Sinistra e del Lavoro.
Infine voglio dedicare due parole al Compagno Claudio Grassi, precedente coordinatore dell’associazione e principale responsabile dell’investimento sul mio nome.
Claudio è una persona speciale. Un uomo per bene, ricco di interessi, profondo conoscitore della musica (in vinile ovviamente), modesto, disponibile e coerente. Un operaio che si è costruito nel tempo, e con le lotte, una vasta cultura e una riconosciuta capacità di direzione, prima nel sindacato e poi nel partito. Non ha esitato un minuto a dimettersi dalla Segreteria Nazionale non condividendone più la linea politica. La pazienza e la tenacia con le quali in tutti questi anni ha percorso in lungo e in largo il paese partecipando a riunioni nei posti più sperduti (anche quando i “rimborsi” non coprivano più i suoi spostamenti e poteva contare, come tutti noi, solo nelle risorse derivanti dalla Cassa Integrazione), rappresentano la risposta più alta a chi ritiene l’attività politica una cosa sporca o un’occasione per arricchirsi.
Io non volevo che Claudio rinunciasse al suo incarico e sicuramente non sarò in grado, per tante ragioni e da molti punti di vista, di essere alla sua altezza. Confido però, e me lo ha promesso, che con il suo aiuto e con quello di tutte e tutti gli splendidi, generosi e disinteressati compagni che hanno deciso di dedicare parte della propria vita a questa importante, impegnativa e delicatissima impresa, di poter dare il mio contributo di idee e di impegno, almeno finché potrò.
Un abbraccio a tutte e a tutti e…
aiutiamoci!
Stefano Cristiano (da fb)