Ieri la seconda serata del Pistoia Blues Festival
PISTOIA. La seconda serata del Pistoia Blues prevede un nome d’eccezione come protagonista assoluto, Steve Hackett, il leggendario (eh si) chitarrista dei Genesis, atteso (il suo è un ritorno sul palco montato davanti a Palazzo di Giano) da una folta platea di palati fini.
Si perchè il nome di Hackett è legato ai Genesis di Foxtrot, di Selling England by the pound, Suppers ready, musica datata certo, ma intramontabile, come la bella musica, che non conosce età.
Dopo l’apertura affidata a Moreno Delsignore e alla band meneghina dei Revangels, la piazza si appresta a gustare e tuffarsi in un salto indietro nel tempo: composizioni celebri e meno celebri del chitarrista di Foxtrot, accompagnato da musicisti eccezionali come Roger King (tastiere), Nad Sylvan voce (un bel mix tra Phil Collins e Peter Gabriel), Craig Blundell (batteria), Rob Townsend (sax e flauto), Jonas Reingold (basso e chitarra).
Molto apprezzata Suppers Ready, ma la platea è andata in delirio quando Hackett e soci hanno attaccato Firth of Fifth, dall’album Selling England by the pound, decisamente una magica esecuzione. Chiusura di serata col pezzo Los Endos, e il pubblico acclamante Steve e soci, con Hackett che più volte ha salutato e dialogato col pubblico sforzandosi di parlare in italiano.
Buona anche la seconda serata, bella musica, pubblico contento e…siamo già proiettati a stasera sabato 8 luglio, con Baustelle ospiti principali.
[Gianluca Risi]