Alcuni residenti segnalano ancora la presenza delle chiusure denunciate dal nostro articolo del primo novembre su alcune strade vicinali, inspiegabilmente sbarrate. La Procura, intanto, fa la gnorri ignara e ci interroga (ma nel posto e nel modo sbagliato). Non farebbe di più il suo dovere se mandasse gli ufficiali di Pg dei CC a controllare invece di chiedere loro rapporti che poi vengono svolti sui fatti, ma sulle ciaccole di chi i problemi li crea?
AGLIANA. Ci viene riferito da alcuni residenti che la situazione denunciata nell’articolo dello scorso 1 novembre, relativa alla scoperta di alcune strade vicinali-interpoderali chiuse con catene o sbarrate, è rimasta invariata dopo oltre 50 giorni.
Intanto però il sig. Giuseppe Greco ha tentato di rovesciare la questione con delle domande a “risposta indotta” che però erano mal poste, per come formulate (alla rovescia) in un’udienza dello scorso 30 novembre, durante l’esame di un imputato.
Chiese, il sig. Grieco, a chi scrive, per quale perverso motivo mi fossi permesso, io, di interessarmi alla vicenda delle “vicinali di Lecceto”, ovvero delle strade delle colline di Buriano: io che risiedo ad Agliana.
Non sapeva, il sostituto procuratore pistoiese, che la questione “strade chiuse” è un problema generalizzato e che molti cittadini segnalano diverse irregolarità urbanistiche in tutta la provincia, afflitta anche dalla deturpazione di aree sottoposte a vincolo paesaggistico,qual è proprio quello della zona di Lecceto?
Perché questa scarsa preparazione dei Pm di Pistoia su questioni che riguardano i doveri delle amministrazioni comunali distratte e troppo spesso accondiscendenti con cittadini più illustri e benvisti di altri?
La legge – e la sua applicazione – non dovrebbero essere … uguale per tuti (magistrati compresi)?
Non lo sapeva il Pm. È stato così, infatti, che voleva chiaramente tentare di dimostrare che (glielo aveva suggerito un’avvocata pratese con una mail certificata domenica 8.8.2020, in tarda sera) che chi scrive, sarebbe stato lì “inviato” con una missione precisa: stalkizzare i residenti; non passeggiare e fotografare le colline: attività che, in certi luoghi, possono divenire “disegni criminosi” e generare atti importuni ad alcuni speciali residenti.
La cosa non è poi riuscita all’insistente Pm Grieco, nonostante la presenza del suo capo Tommaso Coletta.
Non era stato affatto come pretendeva il dottor Grieco: era stata la figlia del sig. Romolo Perrozzi che – affacciàtasi alla porta che aveva chiesto, con tono secco e seccato chi siete? Che volete? Che cercate? Un fiorino! a chi si trovava sulla pubblica via. Immaginate cosa accadrebbe se il dottor Grieco, sceso in piazza Duomo si rivolgesse così a un qualsiasi cittadino che si trovasse a parlare sotto i suoi occhi! Vi sembra normale?
Tornando ad Agliana, le due immagini pubblicate sono relative a una strada interpoderale che è sbarrata anche al passaggio pedonale a meno che non faccia un salto atletico. Non abbiamo dubbi a credere che sia una strada vicinale chiusa da almeno quattro catene e sbarre. Che ne pensa la procura di Pistoia? Vogliamo, alla fine, mettere anche sbarre e catene in via degli Orafi e sui vicoli di accesso alla Sala?
Dopo 50 giorni si è dato avvio a una “mininchiesta” per l’evidenza giornalistica pubblicata a chiare immagini?
Li vogliono mandare i due luogotenenti dei CC Roberto Nicola e Placido Panarello (sempre molto convincenti e mai dissociati, cioè concordi – questa la nostra esperienza – alle intuizioni delle indagini della Procura) per verificare lo stato dei luoghi e aprire eventuali fascicoli a favore del ripristino di una legalità che è quasi del tutto assente in tutta la provincia?
La questione è troppo uncorrect e non ha il necessario appeal per l’esecuzione di provvedimenti eclatanti quali sono stati quelli degli arresti domiciliari comminati al direttore (non più tale, si dia pace l’Avv. Meoni di Prato che patrocina Agnellon/Panetton che non l’ha ancora capito bene, ci sembra).
Se i due efficaci carabinieri, anche Upg, hanno bisogno di una guida per visitare le prospicienza del torrente Brana (via Salceto 153) o la zona del “Mulo”, che ce lo dicano.
Chi scrive, e anche Bianchini, sono disponibil ad accompagnarli immediatamente in ricognizione, muniti di ombrello e stivali: loro sanno dove trovarci (se lo vogliono). Daranno così prova di tutelare davvero la “gente comune”, come ha annunciato Coletta al momento del suo insediamenti a Pistoia.
Alessandro Romiti
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