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strade chiuse dappertutto. NON DI SOLO LECCETO SOFFRONO I CITTADINI MA ANCHE DI UNA PROCURA DELLA REPUBBLICA CHE, PUR AVVISATA, DISPONE ARRESTI DOMICILIARI PER CHI SEGNALA UN PROBLEMA DI INTERESSE GENERALE
strade chiuse dappertutto. NON DI SOLO LECCETO SOFFRONO I CITTADINI MA ANCHE DI UNA PROCURA DELLA REPUBBLICA CHE, PUR AVVISATA, DISPONE ARRESTI DOMICILIARI PER CHI SEGNALA UN PROBLEMA DI INTERESSE GENERALE
La chiusura di strade vicinali/interpoderali è un consuetudine nell’intera Piana, ma anche sulla montagna e non solo. Analisi di un problema diffuso con quattro campioni
SE FARAI CHIUDER VIE, PORTE E CANALI
PERCHÉ LASCIARE APERTI I TRIBUNALI?
Strada vicinale ad Agliana, con sbarra a strisce bianche/rosse.
PISTOIA. Non possiamo trattenerci ancora nel fare una ridottissima presentazione di solo quattro strade vicinali o interpoderali (non cambia il risultato) che sono chiuse o incatenate, confermando così una prassi diffusa che, dalle nostre dimostrate informazioni, è assai ampia.
Ci sembra infatti che questo malcostume, si estenda per tutti Comuni della piana e anche della montagna, partendo dall’Orsigna per finire alla Svizzera Pesciatina, passando ben oltre dalle colline di Quarrata.
Una violazione sistematica a regolamenti comunali e legge nazionale che sanciscono la piena fruibilità di strade e aree di parcheggio affini lungo le vie di cui stiamo parlando.
Comune Agliana, argine della Brana. Doppio sbarramento su strada vicinale. Eppure da sempre e per sempre le strade di questo tipo sono di pubblico accesso
Dettaglio della foto a lato, con la strada bianca che segue l’argine, chiusa da 4 sbarramenti
Comune di Pistoia, strada vicinale A11
Dettaglio della foto a lato. Vogliamo salvare il pianeta e non sappiamo neppure tenere aperte le viottole di campagna?
Un argomento “off” quello delle strade vicinali espropriate di fatto da alcuni residenti di prossimità, sul quale la Procura della Repubblica di Pistoia sembra aver deciso di tenere un basso profilo per quanto udito dalle domande del sostituto Giuseppe Grieco nell’udienza al processo politico incardinato contro di noi, Linea Libera, il 6 luglio scorso.
Qualcuno si starà chiedendo se siamo di fronte a un “mondo alla rovescia” dove pochi privilegiati si arrogano dei diritti di espropriazione di aree di pubblico uso e libero accesso, a piedi, in bicicletta e in automobile. Non lo diremo certo noi, che saremmo così nuovamente processati per insubordinazione e dispregio delle “autorità costituite”. Rispondetevi da soli.
Comune di Pistoia, strada interpoderale sbarrata o cos’altro?
Comune di Pistoia, zona “Il mulo”: come la precedente immagine. La catena c’è
Argine della Brana, Comune di Agliana. Siamo di fronte a una strada vicinale/interpoderale o no?
Comune di Agliana. Strada interpoderale incatenata o cos’altro?
Le immagini vengono dal Comune di Pistoia e da quello di Agliana, ma proseguiremo con delle altre provenienti da Montale, Serravalle, Buggiano o Montecatini, lasciando volutamente fuori dalla nuova rassegna il Comune di Quarrata, giusto per non fare irritare i signori della Procura che hanno già letto e archiviato le denunce presentate a mezzo di questo giornale sulla via di Lecceto e rinviato a giudizio il direttore Bianchini dopo averlo tenuto ai domiciliari per 104 giorni senza motivo.
I lettori che vogliono contribuire con l’invio di immagini, possono farlo usando l’indirizzo mail dello scrivente che segue alla firma.
Come può stare, Curreli, con tutte queste benefiche associazioni che infrangono la legge, lui che è un sostituto e un difensore della legge medesima? Mistero della fede e della magistratura di Mattarella…
Vorrei umilmente ricordare, al signor Claudio Curreli e alla Procura di Pistoia, che è interesse assolutamente pubblicistico (così s’acquieta anche il sostituto Giuseppe Grieco) urlare, strillare e pretendere che la repubblica e le sue articolazioni comunali – e non solo – rispettino e facciano rispettare le leggi e i regolamenti dello stato.
Vorrei altresì umilmente ricordare, sempre alle stesse «autorità costituite» sopracitate, che non è altrettanto «interesse assolutamente pubblicistico» che un sostituto, qual è Curreli, cavalchi, al mattino, la «sella curule» (sperando che ne conosca il significato metaforico: altrimenti c’è Wikipedia) dell’inquisitore; al pomeriggio quella di un “agé” capo scout e, in altri tempi e momenti, quella di missionario dell’aiuto all’ingresso dei clandestini in Italia, senza che nessuno gli faccia doverosamente presente – com’è logico, legittimo e legale – che neppure Arlecchino può recitare la parte del servitore di due padroni.
Dinanzi a un conflitto così macroscopicamente palese («carcere per 104 giorni a Bianchini» e «Terra Aperta» a tutti quelli che vogliono entrare in Italia senza documenti e permessi), dove mai finisce l’articolo 112 della famosa Costituzione più bella del mondo come quella italiana, pesticciata da tutte le «autorità costituite» care alla Gip Patrizia Martucci e, in primis, come in questo caso, da chi dovrebbe essere soggetto ad esercitare l’obbligatorietà dell’azione penale?
Provino gentilmente a rispondere “a modo” il PM Coletta e il Presidente della sezione penale Billet.
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