PISTOIA. Quando ci giocavo da piccolo a nascondino o a calcio con gli amici in via della Quiete, nel quartiere Casermette di Pistoia (zona stadio), non avrei mai pensato che sarebbe diventata una strada “fantasma”.
Parlo del tratto sud di via della Quiete chiuso sostanzialmente al traffico urbano se si fa eccezione per i residenti, che va dall’intersezione con via dei Macelli ed il Lungobrana fino a quella con via Pagliucola, parte di una strada ben più lunga che finisce nell’area residenziale di via Leopardi e dintorni.
La strada negli anni ‘80 era un’oasi di verde e pace con pini ed un cedro pluridecennali. Un ambiente di riposo, o perlomeno come si dice “per riprender fiato” per i residenti e di divertimento per i più piccoli, quando ancora i bambini giocavano in strada. Solo che il tempo fece il suo corso e già nei primi anni 90, nell’allora Circoscrizione n. 2 del Comune di Pistoia si iniziò a parlare di rifacimento dell’asfaltatura, con segnalazione della strada tra le priorità d’intervento all’Amministrazione comunale, come secondo prassi, perlomeno da fine anni 90.
Passarono altri anni, nel mandato amministrativo 2002-2007 via della Quiete venne riproposta dalla Circoscrizione n. 2 di nuovo tra le priorità per gli interventi di asfaltatura. L’intervento venne effettuato, ma solo per il tratto che va dall’intersezione con via Pagliucola alla chiesa di San Michele Arcangelo, per quello invece chiuso al traffico si parlò della necessità di un progetto di riqualificazione ad hoc.
Nel frattempo venne istituito un settore di sosta per i residenti nel quartiere delle Casermette, contrassegnato dalla lettera E con stalli ufficialmente indicati sulla mappa del settore anche nel tratto sud di via della Quiete.
Qui arrivarono gli appositi cartelli verticali ma non anche le consuete strisce gialle orizzontali, non fu possibile disegnarle fino a che il manto stradale era da rifare. Non è chiaro inoltre come il cartello verticale di divieto di sosta, corredato da pannello integrativo con dicitura “in tutta l’area eccetto residenti settore E” ma sprovvisto del pannello integrativo “00-24”, possa consentire gli eventuali controlli sulla sosta da parte della Polizia Municipale nelle ore notturne.
Nel mandato amministrativo 2007-2012, l’idea di un progetto di riqualificazione della strada venne posta all’ordine del giorno di una riunione della VII Commissione consiliare Ambiente in Consiglio comunale. Passò altro tempo. Intorno al 2009 l’Ufficio Tecnico elaborò un progetto di recupero dell’area che era sostanzialmente un parcheggio per i residenti, con le automobili che potevano uscire dalle estremità laterali della strada immaginata così non più chiusa al traffico.
Si ipotizzava di togliere gli alberi e l’aiuola centrale, sebbene il luogo sia uno dei pochi polmoni verdi del quartiere. Personalmente l’idea non mi sembrava un granché, ho sempre concepito questa parte di via della Quiete, complice i ricordi d’infanzia, come un tratto di strada chiuso al traffico e verde quale luogo di incontro e socializzazione per famiglie e bambini, magari anche installandovi dei giochi per ragazzi.
Approvavo comunque l’idea a priori di intervenirvi, “si faccia qualcosa purché si faccia davvero” dicevo tra me come cittadino, senza lasciare più la strada in disfacimento. Intanto radici degli alberi e usura del tempo continuavano ad avere la meglio, disfacendo gradualmente il manto stradale.
Nel corso del 2011 divenne chiaro che l’Amministrazione comunale non vi sarebbe intervenuta, il mandato amministrativo stava volgendo al termine. Passate le elezioni comunali del 2012, nel corso dell’anno, ma forse anche nel 2013, il progetto di riqualificazione del tratto sud di via della Quiete venne posto almeno un paio di volte tra i punti all’ordine del giorno di incontri dell’Amministrazione comunale con la cittadinanza delle Casermette.
Non partecipai, sinceramente avevo perso fiducia al riguardo. Da allora in poi il silenzio, questa parte di via della Quiete è diventata possiamo dire “fantasma”. Nessuno ne parla più, o quasi.
Percorrendola oggi vediamo che avvallamenti e rialzamenti dell’asfalto vi fanno da padroni, con parti di cordolo dell’aiuola centrale divelte e tratti del manto stradale spezzettato. Uno spettacolo ulteriormente imbruttito dal taglio di tutti gli alberi pluridecennali, avvenuto ben prima delle tempesta di vento abbattutasi sulla città, con alcune basi di tronco non tagliate che lasciano un po’ perplessi. Qui cultori delle cosiddette “buone pratiche” amministrative sembrano non passare mai.
Se una virtù possiamo riconoscerla in questa storia, va ai cittadini residenti nella strada che non si sono mai spazientiti particolarmente per lo stato della via, sebbene certo non li alletti. Rimanendo questa la situazione, a quasi 37 anni d’età e non ancora padre, posso dunque solo sperare che un giorno, quando sarò nonno, possa portare almeno mio/mia nipote all’inaugurazione del rifacimento del manto stradale di via della Quiete, tratto sud.
Per soddisfazione personale, spero che mio/mia nipote mi capirà, se avrà un’età per farlo. L’evento meriterà a mio parere una festa nel quartiere.