strade provinciali. L’ALLARME SULLA MANUTENZIONE ARRIVA IN REGIONE

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FIRENZE. “Quali azioni si intende assumere nei confronti del Governo per aprire una interlocuzione circa lo stato della viabilità presente sul territorio regionale, a partire dal decadimento delle strade provinciali, al fine di poter ottenere una dotazione economica appropriata per la manutenzione delle  diverse tipologie di strade; se, contestualmente, reputa opportuno aprire una riflessione con il Governo e con la rappresentanza degli altri enti coinvolti, circa la possibilità di rideterminare un nuovo modello organizzativo della rete stradale, sul piano amministrativo, tra strade statali, regionali, provinciali e comunali con l’obiettivo di garantire maggiore presidio dei territori ed una maggiore manutenzione della viabilità toscana; se all’interno delle azioni previste dal documento operativo per la difesa del suolo, si intende continuare e rafforzare, nei successivi aggiornamenti, quelle misure volte a sostenere le opere idrogeologiche che comportano il ripristino di strade provinciali dissestate nelle aree definite a pericolosità idraulica e idrogeologica, o in quelle interessate da eventi alluvionali per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale o regionale, come previsto dalla normativa di settore recentemente approvata”.

Sono queste le domande contenute nell’interrogazione rivolta alla giunta toscana presentata dai consiglieri regionali Pd, Marco Niccolai, Massimo Baldi, Simone Bezzini, Stefano Baccelli e Andrea Pieroni.

“Si tratta di una questione che ci sta molto a cuore e di cui ci stiamo occupando da tempo – spiega il primo firmatario dell’interrogazione, Marco Niccolai – nell’ottobre scorso il consiglio regionale impegnò la giunta ad effettuare un monitoraggio sulle criticità presenti nella viabilità regionale e provinciale e, nello stesso tempo, ad aprire un confronto con il Governo per avere le risorse sufficienti per la loro manutenzione, vista la situazione finanziaria delle Province”.

Il Consigliere Regionale Massimo Baldi
Il Consigliere Regionale Massimo Baldi

“Il monitoraggio realizzato ha confermato una situazione sicuramente difficile, soprattutto per quello che riguarda le strade provinciali. Certo – chiarisce Niccolai – anche se non si tratta di una competenza diretta della Regione, la questione delle strade di competenza provinciale ha assoluta rilevanza, perché la mancata manutenzione rischia di creare situazioni di fortissimo disagio per la mobilità dei cittadini in molti territori”.

“L’esempio più eclatante, di cui mi sono occupato più volte, è quello della viabilità in provincia di Pistoia, dalla Camporcioni ad altre strade provinciali – continua il consigliere – la situazione finanziaria delle province impone di mettere mano alla classificazione di tutte le strade, a maggior ragione di quelle più trafficate, visto che da essa dipende la competenza in merito agli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria. Con l’interrogazione chiediamo alla giunta regionale di riferire al consiglio in merito allo stato dei rapporti con il Governo nazionale rispetto al finanziamento dei necessari e imprescindibili interventi sulle strade provinciali e rispetto al processo di riclassificazione dei tracciati stradali che il processo di superamento delle province rende necessario e urgente”.

“Con il decreto legge del giugno scorso – aggiunge Massimo Baldi – il governo ha stanziato ulteriori 48 milioni per le Province per l’esercizio delle funzioni fondamentali, tra le quali la viabilità provinciale, cui si aggiunge l’attribuzione diretta dei 100 milioni già stanziati dalla legge di stabilità per la manutenzione delle strade. Anche la Regione ha fatto la sua parte, soprattutto con i fondi erogati per la prevenzione del rischio idraulico e per la difesa del suolo: secondo noi, come chiediamo nell’interrogazione, si tratta di una linea di azione da confermare e rafforzare. Nessuno ha lasciato o intende lasciare sole le Province con i loro problemi. E sono fiducioso che, come sempre, con la collaborazione di tutti, sapremo trovare una soluzione anche per le situazioni più difficili”.

[becchimanzi – partito democratico regione toscana]

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One thought on “strade provinciali. L’ALLARME SULLA MANUTENZIONE ARRIVA IN REGIONE

  1. Siete fantastici, riuscite quasi a farci credere che voi, con la manutenzione del territorio, non c’entrate niente. Comunque voglio provare a far finta che davvero davvero sia tutto vero quello che scrivete. Ovvero che non ci siano soldi perchè lo Stato ha chiuso i cordoni della borsa.

    Allora, ecco una ricetta facile per recuperare risorse:
    – dismissione tramite vendita al miglior offerente di tutte le partecipate toscane. Quelle in rosso, se nessuno le vuole si chiudono
    – abolizione per i prossimi 10 anni di qualsiasi convegno finanziato con soldi pubblici. In particlare i buffet a seguire.
    – blocco totale delle assunzioni pubbliche e in particolar modo dei “lavori socialmente utili”
    – niente turn-over per sostituire i dipendenti pubblici che vanno in pensione e niente stupidaggini tipo “vigilini”: c’è personale in abbondanza la cui produttività è un quarto di quella di un dipendente privato. Fateli lavorare (e date il buon esempio)
    – Centrale unica di acquisto per tutta la Regione
    – dismissione dell’intero parco auto di regioni, province e comuni. Vanno lasciate solo a coloro che sono operativi sulle strade. Per gli altri solo rimborsi kilometrici previa installazione della scatola nera sull’auto. Rimborsi a posteriori ovviamente e dopo i dovuti controlli.
    – controllo ad personam della reale presenza al lavoro dei dipendenti pubblici da parte del dirigente competente, che dovrà controfirmare di suo pugno un modulo presenze ogni giorno.
    – fine dei sussidi a pioggia agli amichetti vostri e altrui, tipo ai circoli Arci
    – abolizione degli uffici stampa sparsi per ogni dove
    – fine dei sussidi ai giornaletti locali
    – le fondazioni pagatevele di tasca vostra
    – abolizione del terzo settore in Toscana: dopo la riforma del titolo quinto della Costituzione è stato uno schifo, con un proliferare di cooperative “senza scopo di lucro” …oops!…, senza che contemporaneamente ci sia stato il corrispettivo taglio di dipendenti nella sanità pubblica che non si occupava più di questi servizi esternalizzati. Torniamo indietro e re-internalizziamo tutto. vedrete che si risparmia.
    – abolizione totale dei distacchi sindacali

    …ecco…queste sono le prime così, tanto per iniziare…ma ce ne a sfare e non ho toccato i vostri privilegi….
    Massimo Scalas

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