Il Comune, insieme all’Associazione Italiana Dislessia, propone laboratori, seminari e incontri per apprendere strategie e metodi di studio per gli studenti con disturbi dell’apprendimento
MONTEMURLO. Un progetto che punta all’inclusione e al contrasto della dispersione scolastica: a Montemurlo, per il terzo anno consecutivo, ritorna “Studiare con metodo”, laboratori e incontri rivolti a studenti Dsa (cioè con disturbi specifici dell’apprendimento) e alle loro famiglie.
Il progetto è promosso dal Comune con l’Associazione Italiana Dislessia (AID) – sezione di Prato. Novità di quest’anno è l’estensione delle attività laboratoriali agli studenti delle classi quinte della scuola primaria e i laboratori per i genitori: «Abbiamo ritenuto opportuno allargare il progetto agli alunni della scuola primaria e alle famiglie, perché è di fondamentale importanza riconoscere precocemente le difficoltà e intervenire subito con un lavoro di squadra che deve vedere agire in sinergia studenti, scuola e genitori. — spiega l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano – Le strategie e i metodi di studio hanno l’obbiettivo di fornire un aiuto positivo ai ragazzi per trovare autonomia e fiducia».
In tutto sono 20 gli studenti della quinta primaria e prima media coinvolti nel progetto, che frequenteranno otto laboratori attraverso i quali apprendere strategie e strumenti di studio (come l’uso del computer), utilizzando la loro potenzialità e i loro punti di forza in modo che ognuno sia in grado di apprendere in modo autonomo con un proprio personale metodo di studio.
A condurre le attività ci saranno tutor specializzati in disturbi specifici dell’apprendimento. Per gli studenti della primaria i laboratori si svolgeranno il sabato mattina dalle ore 10 alle 12, mentre per quelli delle medie il lunedì pomeriggio dalle ore 14,30 alle 16,30; tutte le attività si svolgeranno alla scuola media “Salvemini- La Pira” di Montemurlo.
«Studiare con Metodo rappresenta un progetto consolidato e di fondamentale importanza per fare inclusione all’interno della scuola. — sottolinea il sindaco Simone Calamai — Riconoscere precocemente i disturbi dell’apprendimento significa poter aiutare in maniera efficace gli studenti e poter dare loro un metodo di studio che possa trasmettere fiducia nelle loro capacità e serenità nello stare a scuola».
Sono, invece, tre gli incontri rivolti ai genitori, oltre ad un momento conclusivo (8 febbraio) per fare un bilancio delle attività laboratoriali proposte e raccogliere le necessità.
Si parte il 24 gennaio ore 21 al teatro della Sala Banti (piazza della Libertà — Montemurlo) con “Compiti a casa…dalle emozioni al metodo di studio” con Giovanni Squitieri, psicologo e specialista in neuropsicologia dell’età evolutiva, che illustrerà le buone pratiche per supportare lo studio a casa degli studenti sia da un punto di vista emotivo che operativo.
Il 26 gennaio e il 2 febbraio dalle ore 18 alle 19,30 si svolgeranno gli incontri sulle “Diverse strategie di apprendimento”, due appuntamenti per fornire strumenti, metodi e strategie digitali per dare aiuto e serenità ai propri figli dsa.
«L’uso di strumento digitali e strategie fortifica gli studenti Dsa e può garantire un percorso scolastico di successo – conclude Manuela Zacchini, coordinatrice toscana di Aid e responsabile dei progetti Aid Prato – I dsa non sono un limite ma un diverso modo di apprendere. È necessario fare cultura sui Dsa per dare supporto e serenità agli studenti»
I Dsa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento che coinvolgono l’abilità di lettura, di scrittura e di calcolo: dislessia, che indica la difficoltà di lettura, la disgrafia e disortografia, che indicano le difficoltà di scrittura, e la discalculia, che indica la difficoltà di calcolo. Una legge dello Stato (170/2010) riconosce e descrive questi quattro disturbi dell’apprendimento e sottolinea la necessità di diagnosi rapide e affidabili e percorsi nella scuola e nell’università per dare supporto alle persone con Dsa.
[masi —comune di montemurlo]