SULLA “RIVOLTA” DEI CINESI A SESTO

Tafferugli tra polizia e cinesi all’Osmannoro
Tafferugli tra polizia e cinesi all’Osmannoro

FIRENZE-SESTO. La criminalità cinese, che ha invaso la piana tra Firenze e Pistoia, con centralità nel territorio di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Prato, distruggendo la vita di migliaia di nostre piccole imprese artigianali – pelle, paglia etc… – ha alzato il tiro e non vuol più essere controllata e importunata dalla nostra tremebonda guardia di finanza e nemmeno dai “cacasotto” delle Asl.

Insomma sono un pezzo di Repubblica Popolare Cinese in Toscana, al punto che giustamente hanno innalzato la loro immonda bandiera, simbolo della più criminale alleanza mondiale tra il capitalismo di rapina e i rottami dell’imperialismo comunista.

A noi, che abbiamo seguito l’invasione cinese dal 1988, cioè da quando i comunisti proprio a Campi Bisenzio affermarono: “Compagni, non preoccupiamoci della crisi dell’Est… dal prossimo anno faremo arrivare in massa gli extracomunitari, che ci serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la chiesa cattolica” la cosa non può certo meravigliare…

E come potremmo meravigliarci quando il Profeta don Lorenzo Milani ha affermato “Il comunismo è la mediazione e l’organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, ad una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi”?

Movimento Autonomista Toscano

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