“SUSPEND SPACE TO SUSPEND TIME”

Veit Stratmann, In Troyes 9 modules, 2009
Veit Stratmann, In Troyes 9 modules, 2009

PISTOIA. Il lavoro di Stratmann basa essenzialmente sul porre domande: può un gesto artistico essere alla base dell’idea di scelta, del prendere una decisione, della posizione di coloro che incontrano l’opera d’arte? Può questo processo decisionale diventare materiale costitutivo?

Negli interventi pubblici l’artista crea oggetti e situazioni che non si lasciano facilmente percepire come distanti dall’ordinario. Sono opere che più che essere messe su un piedistallo, creano esse stesse dei piedistalli. Sono “semplici” piattaforme per cittadini, sia che abbiano la forma della pedana, che quella della seduta. Sono oggetti che riprendono le forme e gli usi degli oggetti di design urbano, ma ne piegano e ne forzano leggermente la forma, l’uso ed il significato che viene loro associato.

Sedute collettive mimano le forme delle panchine, ma ne riducono leggermente l’altezza o le rendono mobili, al punto da trasformarle in un punto di osservazione a disposizione dell’osservatore. Nelle opere di Stratmann l’osservatore ha sempre un ruolo centrale, perchè si trova a dover prendere più decisioni, sul come utilizzare oggetti dal significato e dall’uso apparentemente comune, ma in realtà sfuggente e mutevole.

Una panchina diventa un punto di osservazione sulla realtà urbana, costringendo l’osservatore a scegliere una determinata posizione. Una piattaforma crea un punto d’osservazione sul fiume tale che, sia un ambiente apparentemente anonimo, sia il punto di vista dell’osservatore, acquistano una nuova centralità sulla scena pubblica. Nelle sue opere l’artista non impone una possibile “verità” all’osservatore, ma rende sempre visibile che la possibilità di scelta è nella disponibilità del cittadino.

Le opere dell’artista sono spesso site specific, anche se ha anche esposto in numerose gallerie e musei. C’è anche una serie di opere “irrealizzabili”, basate sulla tensione tra l’etica di una persona come artista, e la stessa persona come cittadino; e sul problema se questa tensione può diventare materia creativa. Disegno e scrittura sono anch’essi materiali utilizzati da Stratmann, come strumenti di proiezione, controllo e creazione di distanza.

Nel corso della conferenza Stratmann, oltre a presentare alcuni tratti centrali della sua ricerca, presenterà la ricerca e le idee progettuali pensate per la città di Pistoia durante la sua residenza.

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Veit Stratmann è nato a Bochum (Germania) e vive a Parigi. Ha presentato il suo lavoro diffusamente in molti paesi, come al Museum Folkwang in Essen, Fondation Serralves Foundation in Porto, Portugal, the Kunstmuseum Basel, Switzerland, Musée d’Art Contemporain du Val de Marne MAC/VAL, Vitry sur Seine (France) , After the Butcher, Berlin, Germany, Centre d’Art et de Diffusion Clark in Montréal, Canada, CAPC-Musée, Bordeaux, France, The Project Art Centre in Dublin, Ireland, The Taedok Science Town in Taejon, South Korea, LiveInYourHead-Institut Curatorial de la Haute Ecole d’Art et de Design, Geneva, Switzerland, L’Institut d’Art Comtemprain in Villeurbanne, France, The Anderson Gallery at the Virginia Commenwealth University in Richmond VA, USA, The Nevada State Museum of Art, Reno Nv, Usa, The Miro Foundation, Barcelona, Spain, Le Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, France, the Saarlandmuseum in Saarbrücken, Germany, Villa Romana, Florence, The Projectroom, Seattle, USA, Centre de la Photographie, Geneva, Switzerland and Galerie Valentin, Paris.

L’iniziativa è parte del progetto Missing Masses – Masse Mancanti, a cura di Giacomo Bazzani, realizzato da Comune di Monsummano Terme, Comune di Quarrata, Comune di Serravalle Pistoiese, Università di Firenze – Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Fondazione Jorio Vivarelli, Fondazione Giovanni Michelucci e Associazione culturale Uscita Pistoia.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, nell’ambito del progetto regionale “Cantiere Toscana Contemporanea”, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Le iniziative presso la Fondazione Vivarelli sono realizzate in collaborazione con Piante Mati.

Info: Missing Masses ph. 349.6621241. Fondazione Vivarelli ph 0573.477423 info@fondazionevivarelli.itwww.fondazionevivarelli.it

[comunicato]

Scarica: masse mancanti #3

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