TAGLI… “A STRETTO GIRO DI POSTA”

Tagli alle Poste
Tagli alle Poste

CALAMECCA-MONTANGA. Sabato 8 agosto, a Calamecca, si è svolto (vedi il trailer: Aspettando quelli che le poste (e Giurlani) un incontro pubblico, promosso dall’amministrazione Comunale di Piteglio targata Pd, guidata dal Sindaco Luca Marmo, sul tema “no alla chiusura degli uffici postali”.

Invitati l’On Caterina Bini, rappresentante governativa del Partito Democratico, e il Cav. Oreste Giurlani, Sindaco di Pescia e Presidente dell’Uncem Toscana targato PaDova, all’ultimo momento non pervenuto. Il tutto, ovviamente, per salvaguardare e garantire la Pluralità Democratica, che in certi tipi di riunioni deve essere assicurata per Statuto. In mezzo al pubblico, curioso di ascoltare le ricette, vari esponenti dei 5 Stelle Pistoiesi e i soliti guastafeste montanini.

Luca Marmo Sindaco di Piteglio
Luca Marmo Sindaco di Piteglio

Il Sindaco Marmo, apre il dibattito e in maniera non proprio sintetica, illustra l’evoluzione della situazione dall’inizio dell’anno ad oggi.

Nel piano delle poste 2015 del febbraio di quest’anno sono previsti investimenti, differenziazioni di prodotti e servizi, sempre più spostati sul settore assicurativo e bancario, ma anche tagli e razionalizzazione degli uffici postali periferici e di montagna dove la popolazione è distribuita su un territorio vasto. Poste invia la comunicazione a tutti i comuni.

Nella missiva recapitata a Piteglio è prevista la chiusura dell’ufficio di Calamecca, aperto solo un giorno la settimana, e la riduzione dei giorni di apertura per quello di Popiglio. Inizia il count down dei 60 giorni, dopodiché, cala la mannaia e… zàcchete, si taglia. Apriti cielo e spalancati terra, tutti i Comuni insieme all’Anci mostrano i muscoli e fanno: Buuuu!

La Regione fa due conti, guarda il calendario, vede che tra poco si aprirà la campagna elettorale per le regionali di maggio e tutti insieme iniziano a fare ammuìna. Incontri e riunioni si sprecano.

L’On. Caterina Bini
L’On. Caterina Bini

Viene presentato un bel ricorso al Tar per bloccare, in via cautelativa, la chiusura degli uffici postali.

Le Poste, nel frattempo, pressate dalle richieste dei politici per l’inopportunità di un provvedimento che cadrebbe nel periodo elettorale, bloccano il provvedimento di chiusura.

Il Tribunale Amministrativo può a questo punto esprimersi liberamente e dichiara nullo il ricorso in quanto il provvedimento di chiusura è stato ritirato. Tutti tirano un bel sospiro di sollievo e vivono felici e contenti per qualche mese.

Si arriva a luglio 2015, periodo propizio – ci sono le ferie estive – per ripresentare sostanzialmente invariato il piano di tagli. Parte il nuovo count down dei 60 giorni e tra meno di un mese agli inizi di settembre: zac!

Dopo tutta questa manfrina, i rappresentanti istituzionali, da tener distinti pur essendo i soliti rispetto agli esponenti del Pd, si sono dichiarati inermi contro le brutte e cattive Poste Italiane Spa.

Poste: Marmo, l’On. Bini, Vespasiani
Poste: Marmo, l’On. Bini, Vespasiani

Hanno piagnucolato in coro che nei confronti di un ente privato (?) nulla possono contro il piano industriale di tagli, ma i cittadini devono avere fede ed essere dalla loro parte per rinnovare insieme ai Comuni, all’Anci, all’Uncem, alla Regione e a tutti i consiglieri, onorevoli e senatori di buona volontà un buuuuuuu!, ancora più forte.

Come se le poste dipendessero dal Mistero del Tesoro dell’India, contro cui l’Italia nulla può, e non dal governo di Renzuccio. Domanda: ma la bella signora, a capo delle brutte e cattive Poste Italiane, Luisa Todini europarlamentare di Forza Italia, chi ce l’ha messa? E prima di lì (mi raccomando accento sull’i), l’avevano pure piazzata in Rai per par condicio, un principio ormai desueto e non più in voga dopo l’okkupazione di tutto da parte di Righetto dal ciuffopardon, Renzetto dalla carota.

Diteci voi se uno si può trattenere dal far notare che per i giochi di convenienza elettorali la politica ha potuto, eccome se ha potuto!, nei confronti delle Poste brutte e cattive che private ancora non sono, richiamate prontamente all’ordine. Ora però, passata ’a nuttata e riconfermati al Potere Democratico, l’obiettivo è tornato quello di prima: spremere il Popolo Italiano e al diavolo gli ufficetti postali di montagna.

La proposta a fine incontro fatta dal Consigliere Comunale di Piteglio Giulio Baldassarri è stata di rivedersi “a stretto giro di posta”, a metà tra il lapsus freudiano e la presa di culo.

Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=ZV_cv22lPwY

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