TAGLI ALLA SANITÀ: GUARDARE ALLA CITTÀ METROPOLITANA E ALLA SEMPLIFICAZIONE È ANCORA PIÙ IMPORTANTE

Massimo Baldi
Massimo Baldi

PISTOIA. Massimo Baldi scrive:

Il taglio di 19 mln di euro sul fondo di riequilibrio dell’Asl pistoiese rappresenta un elemento di grave preoccupazione per quanto riguarda il bilancio 2015, che sarà ancora suddiviso tra le tre aziende sanitarie in attesa dell’unificazione del 2016.

I tagli non piacciono a nessuno e questo in particolare rischia di mettere in forte discussione alcuni servizi. A ciò occorre però aggiungere almeno tre rilievi, che non mi pare siano stati messi in campo con il dovuto coraggio e con la dovuta franchezza.

Primo rilievo: è sbagliato contrapporre il nostro territorio a quello delle province limitrofe e in particolare a Firenze. È questa una delle ragioni principali per cui ritengo, da mesi, che Pistoia debba aderire alla città metropolitana di Firenze – e chi si oppone a questa prospettiva vede adesso i frutti del nostro isolamento dallo scenario metropolitano.

Pensare a una sanità futura caratterizzata, per così dire, da un ospedale per ogni territorio significa rinunciare a un grande progetto di eccellenza e di qualità a favore di un campanilismo sconveniente per tutti. I cittadini di Pistoia non saranno mai di serie B per il fatto di dover ricorrere alle eccellenze di Firenze: poter contare su tali eccellenze è anzi una risorsa per tutti.

Semmai è importante un lavoro sul territorio: quando avremo l’oculista e il centro analisi sotto casa, quando potremo azzerare le liste di attesa e seguire le lunghe degenze a domicilio, allora anche gli ospedali del territorio lavoreranno meglio e potranno concentrarsi sulle specializzazioni.

E qui veniamo al secondo rilievo. Il sistema sociosanitario pistoiese (non parlo della Valdinievole ma della zona-distretto di Pistoia) vive una stagione di grande difficoltà dovuta al fallimento dell’esperienza della Società della Salute. E il paradosso è che proprio mentre l’ente regione ci indicava come via quella di non ostinarsi a gestire il sociosanitario con Sds che non funzionano e di limitare gli sprechi, a Pistoia si è deciso di continuare sulla vecchia via – con questi risultati. Se investiamo in un contenitore vuoto e quando ci dicono di chiuderlo noi lo teniamo aperto, diventa poi difficile lamentarsi perché non abbiamo risorse sufficienti.

l problema dei tagli, comunque, nel 2015 c’è ed è preoccupante, e con questo veniamo al terzo rilievo. L’azienda dovrà impegnarsi per un ridimensionamento economico che tocchi il meno possibile i servizi e il più possibile gli sprechi della macchina, un lavoro già iniziato da qualche tempo ma non ancora concluso.

Inoltre, è opportuno che i nostri rappresentanti nella prossima consiliatura regionale, con gli strumenti propri della politica e a cui la politica non può abdicare per poi cascare dalle nuvole quando le cose vanno male, si impegnino per correggere il più possibile il tiro di questo intervento, così da permettere che il sistema sanitario pistoiese possa recuperare qualche risorsa. Un segno di cambiamento, in questo senso, è necessario e il territorio lo merita.

Massimo Baldi

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One thought on “TAGLI ALLA SANITÀ: GUARDARE ALLA CITTÀ METROPOLITANA E ALLA SEMPLIFICAZIONE È ANCORA PIÙ IMPORTANTE

  1. I futuri votanti del PD della Montagna Pistoiese dovrebbero leggere bene questo articolo. Il suo estensore, si dice, sarà uno dei prossimi consiglieri regionali.
    Per lo meno si deve dire che il sig. Baldi è onesto e preciso: lui si batterà per l’area metropolitana, l’area vasta, l’oculista sotto casa e l’eccellenza fiorentina.
    È ancora più onesto, il sig. Baldi, perchè con quello che afferma comprende assai bene che il voto di una certa sinistra “pensante” in Montagna se lo può scordare. Tanto, però, noi siamo soltanto un condominio piccolo piccolo, un monolocale…

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