
FIRENZE. Poste annuncia il nuovo piano industriale e ritornano le preoccupazioni perché prevedrebbe una razionalizzazione su due fronti: la chiusura di 500-600 sportelli sugli attuali 13mila.
A questo si aggiunge il fatto che potrà prevedere l’introduzione di misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull’intero territorio nazionale. La motivazione, oltre alle mutate esigenze degli utenti, sarebbe la necessità di assicurare la sostenibilità dell’onere del servizio universale in relazione alle risorse disponibili.
“Insomma – commenta il Presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani – voglio evitare di pensare che siamo di nuovo di fronte ad una fase di chiusure e tagli che, neanche a farlo apposta, colpirebbero le zone montane e marginali, non lo voglio pensare perché sarebbe davvero pesante per chi vive questi territori e sarebbe molto grave da parte di Poste razionalizzare e ridimensionare il servizio negli stessi territori, ovvero quelli montani e periferici, già troppo spesso disagiati per mancanza di servizi essenziali”.
“Monitoreremo bene la situazione – aggiunge Oreste Giurlani –, ma già da ora manifestiamo la netta contrarietà a qualsiasi eventuale taglio di servizi nei territori montani e marginali che, anzi, avrebbero bisogno di essere supportati in un percorso di garanzia e innovazione di servizi”.
[uncem toscana]