TANTA CITTÀ (FEMMINILE) E DAVVERO POCA INFANZIA

Rodolfo Sacchettini, Rosellina Archinto, Lella Gandini, Elena Becheri e Goffredo Fofi
Rodolfo Sacchettini, Rosellina Archinto, Lella Gandini, Elena Becheri e Goffredo Fofi

PISTOIA. Proseguono le offerte culturali della seconda rassegna cittadina di Infanzia e città. E dopo il fantastico esordio in piazza del Duomo con il circo ceco di Obludarium e la mostra, nelle Sale Affrescate, dei disegni politicamente scorrettissimi di Franco Matticchio, oggi pomeriggio si è felicemente consumato il terzo appuntamento in scaletta, quello che ha visto l’inaugurazione, nell’atrio della biblioteca San Giorgio prima e nell’auditorium Terzani poi, della mostra Inventario, fra le parole e le immagini di Emme Edizioni 1966-1985.

L’immancabile taglio del nastro, affidato ad uno dei pochissimi bambini presenti all’evento, ha segnato l’apertura ufficiale del caotico pomeriggio in biblioteca, dove per circa mezz’ora le varie donne che hanno contribuito alla materializzazione dell’avvenimento si sono scambiate congratulazioni, baci, abbracci e racconti, tutto ad un volume decisamente sconsigliato in un ambiente come una biblioteca.

Poi, dopo un rapido sguardo ai libri e ai disegni esposti nelle bacheche di vetro, l’intera popolazione accorsa all’evento si è trasferita nella sala Terzani, dove è avvenuto l’incontro. Sul tavolo dei relatori, da sinistra a destra, Rodolfo Sacchettini, Rosellina Archinto, Lella Gandini, Elena Becheri e Goffredo Fofi.

Lungi da noi sindacare sulla bontà della mostra e sulla sua scelta antologica, non foss’altro perché concentrata su un’offerta parecchio gradita e a nostro avviso determinante: i libri, dunque la lettura. Ci pare però doveroso e soprattutto tristemente sintomatico sottolineare come ad un avvenimento rivolto principalmente all’infanzia, i grandi assenti fossero proprio loro, i più piccoli.

Rosellina Archinto
Rosellina Archinto

A parte i due giovanottini che si sono divertiti e arrabbiati al taglio del nastro (le forbici non erano delle migliori, il nastro ha tardato a cedere) e qualche altro adolescente che si è soprattutto divertito a scorrazzare nell’invitante atrio della San Giorgio, all’incontro di oggi c’erano principalmente donne, quasi tutte addette ai lavori: maestre, insegnanti e professoresse; impiegate del Comune e simpatizzanti della maggioranza di Palazzo di Giano. Uomini e padri, come al solito, pochissimi.

Ma è stata la preoccupante latitanza adolescenziale il dato più sconfortante del pomeriggio e quello che dovrebbe far riflettere un po’ tutti. E mentre facevamo queste considerazioni, Elena Becheri, Assessore alla cultura di questa città, ha introdotto il pomeriggio, leggendo, tra non poche incertezze, il piccolo sermoncino che si era preparato e che non avrebbe in alcun modo stregato una platea di minorenni.

Sarà per questo, che di infanzia, oggi, alla San Giorgio, ce n’era una sparutissima rappresentanza: loro, gli infanti, avranno preferito restarsene a casa, a twittare, a chattare su facebook o a sfidarsi con la Wi!

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