QUARRATA. [a.b.] Nell’ambito dei progetti attivati dalla Polizia Municipale di Quarrata nel 2014 in stretta collaborazione con il servizio Entrate, i Servizi Sociali e la Pubblica Istruzione, è stato portato a termine anche un controllo della auto con targa straniera.
Il progetto – voluto espressamente dalla amministrazione comunale per scovare i finti poveri che da una parte chiedono agevolazioni al Comune sia sui servizi sociali che scolastici ma poi girano a bordo di macchine di grossa cilindrata con targa straniera, ha avuto il suo inizio nei primi mesi dello sorso anno con la formazione del personale interessato sulla materia e la successiva predisposizione di un programma di controllo poi svolto regolarmente tra marzo e novembre sul territorio comunale con particolare riferimento al momento dell’entrata e della uscita degli alunni dagli edifici scolastici.
In particolare a seguito di appositi posti di controllo (24 in tutto ) su un totale di 53 veicoli con targa straniera 8 sono stati sanzionati per violazione all’articolo 132 per non avere provveduto ad immatricolare in Italia il mezzo nonostante circolasse sul territorio nazionale da oltre un anno.
Sono stati inoltre controllati tutti i cittadini stranieri di cui all’elenco fornito dal Servizio Pubblica Istruzione (ricordiamo che il numero delle domande complessive si aggira attorno a 400 l’anno) con esito negativo in quanto nessuno di questi disponeva di veicoli che potevano far venir meno le agevolazioni richieste.
“Dopo i primi controlli su strada – secondo quanto evidenziato dagli stessi agenti di polizia municipale – il transito di auto di grossa cilindrata con targa straniera sulle strade del territorio comunale, si è notevolmente ridotto”.
Un piano di azione che ha permesso anche tutta una serie di controlli incrociati fatta dagli uffici comunali da cui è emersa sostanzialmente una situazione chiara anche riguardo ai residenti stranieri nel Comune (albanesi, romeni, polacchi, ecc.), inseriti nell’elenco di coloro che godono di particolari agevolazioni per motivi economici.
