AGLIANA-PIANA. [a. r.] Oltre alle molte attività di interesse ambientale, il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale sembra ora dedicarsi a questioni di tipo amministrativo: la Presidente Paola Gelli ha infatti interpellato, con una apposita domanda, la Provincia di Pistoia, la Regione Toscana e l’Arpat, per la doppia tassazione alla quale sarebbero tenuti molti imprenditori artigiani in merito al pagamento della Tari.
Infatti, il regolamento comunale (qui vedete quello di Agliana), all’articolo 7, comma 4, è preciso, e dispone che “…nella determinazione della tariffa (variabile – n.d.r.) non si tiene conto di quella superficie ove per specifiche caratteristiche strutturali e per destinazione, si formano esclusivamente rifiuti speciali non assimilabili…”.
Ciò vuol dire che la stragrande maggioranza di artigiani che smaltiscono in proprio e pagando profumatamente i rifiuti speciali della propria azienda, non dovrebbero pagare (solo sulle superfici dedicate a tali lavori) la Tari.
Infatti se il rifiuto è speciale e viene conferito ad aziende specialistiche di smaltimento, non viene consegnato al Cis per l’incenerimento all’impianto di Montale. Quindi gli artigiani non dovrebbero pagare il relativo tributo.
La risposta, attesa dalle pubbliche amministrazioni, sarà di grande interesse, perché potrebbe essere di sollievo a quella moltitudine di artigiani che, ancora oggi, pagano rassegnati la tassa rifiuti e inconsapevolmente, pur potendo beneficiare di un consistente sgravio tributario, riconosciuto loro per regolamento.
L’eventuale conferma di tale iniquità tributaria darebbe diritto agli artigiani a richiedere il rimborso delle somme indebitamente pagate a partire da 5 anni indietro dl momento della contestazione.
Il Cis, interpellato sul punto, non ha formulato alcuna risposta, nonostante la propria declamata e vantata trasparenza nella comunicazione.
Non è una novità che nella piana, alle tante domande, si persista in un ….. ostinato silenzio ….. quando questo non è persino segregato da Segreto di Stato/comunale/partitico stile filo sovietico.
Il depuratore che non depura: publiacqua non risponde … il comune non ascolta
veniva applicata l’iva sulla tassa rifiuti … a seguito di richieste di rimborsi …. il cis non risponde … il comune non ascolta; acqua inquinata … publiacqua non risponde …. il comune non ascolta … ecc, ecc, ecc …. SENZA NON ricordare i viaggi segreti in cina, gli accordi segreti e comunicati a fatti avvenuti con montale, fino ad arrivare alla “PERLA” che sarà ricordata negli annali della storia locale: L’imposizione dittatoriale del segreto sulla questione dei comandanti dei vigili …… tante volte sabbia ad avere qualche notizia in più, o un pensiero puramente personale da chi oggi si ritrova questa patata bollente fra le mani ……shhhhhhh silenzio ……. nella piana …. non vedo …. non sento …. non parlo ….. non rispondo …… shhhhhhhhh Kocis saluta tutti HAUG!! non pensateci, vi offro il calumè della pace …. almeno affogate i ns pensieri …. ah, già dimenticavo … GIA NE SIETE PROVVISTI (inceneritore!!!)