ABETONE. Fabbri, consigliere del gruppo “Noi Piccoli Comuni Montani”, interviene su quanto dichiarato al “Tirreno” dal sindaco di Abetone Danti a proposito dell’aumento dell’Imu.
“C’è uno stile in politica che contraddistingue chi usa la responsabilità e chi mente sapendo di mentire. È questo il riassunto di quanto è accaduto in campagna elettorale nel Comune di Abetone. Il sottoscritto aveva da subito informato che i tagli attuati dal Governo Renzi avrebbero avuto ripercussioni pesanti e che sarebbe stato utile far partecipare i cittadini ad un piano di razionalizzazione che non colpisse le loro tasche. Invece il Sindaco Danti per farsi riconfermare aveva promesso, sapendo di mentire, che non ci sarebbero state nuove tasse ed oggi verse le lacrime del coccodrillo”.
Attacco pesante di Giorgio Fabbri all’attuale amministrazione ma propone al Sindaco Danti, per il bene del comune, di fare fronte comune verso il Governo. “Noi piccoli comuni montani, anche per questa volta, vuol dimostrare che l’uso della responsabilità verso una comunità si attua non scaricando le colpe della politica nazionale sui comuni o quindi sulle tasche dei cittadini. Proponiamo al Sindaco Danti, prima di predisporre un bilancio fatto di lacrime e sangue teso solo a colpire le famiglie già in difficoltà, di convocare urgentemente due serate (una con i cittadini e una con gli operatori economici) per sviscerare il bilancio. Una azione a costo zero per attuare un piano di razionalizzazione dei costi e recuperare i 200 mila euro mancanti. Danti non si renda complice della politica delle tasse del Governo Renzi e troverà nella minoranza collaborazione per non gravare le colpe di Roma sulle tasche dell’Abetone e sui dipendenti comunali e quindi sui servizi. Capiamo le sue difficoltà e che sia vittima delle slide e degli annunci renziani ma ora – conclude Fabbri – è giunto il momento di difendere tutti insieme il futuro di Abetone e dei suoi abitanti.”
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