PISTOIA. Un teatro a pieno regime, quello pistoiese. Domenica scorsa si è chiuso il sipario sull’ultimo spettacolo del cartellone della stagione 2013-14 e nel tardo pomeriggio di oggi, nella sala della libreria Feltrinelli, in via degli Orafi, a Pistoia, il direttore artistico dell’Atp, Saverio Barsanti, in compagnia della regista Renata Palminiello, Alessia Innocenti della Fondazione Toscana Spettacolo e Lisa Cantini, in rappresentanza del Funaro, hanno presentato la nuova rassegna Teatri di confine.
La manifestazione, che è nata nella passata stagione, ha già raddoppiato i propri appuntamenti, passando da quattro a otto spettacoli e ha addirittura aggiunto una location, quella della Villa di Scornio, alle altre già felicemente utilizzate e sperimentate.
Si parte prestissimo, giovedì 27 marzo, per l’esattezza, con i balletti di Sonate Bach, al teatro Manzoni e si chiuderà venerdì 16 magio, presso il Funaro, con Studio Uno. Nel mezzo, Lo splendore dei supplizi (teatro Bolognini, giovedì 3 aprile), I Banquo (ancora al Bolognini, venerdì 11 aprile, alle ore 18,30) seguito, alle ore 21, da Io Fiordipisello. Martedì 22 aprile invece si va alla Villa di Scornio (ore 21), con Lectura Dantis e lì si resta (stessa ora) per assistere, il giorno dopo, a La vita ha un dente d’oro, che abbiamo già avuto il piacere di vedere e recensire in questa stagione sul palcoscenico del Moderno di Agliana.
Giovedì 8 e venerdì 9 maggio, Valentina Sperlì (già applaudita al Manzoni nell’Impresario delle Smirne), sarà interprete solitaria di Maledetto nei secoli dei secoli l’amore, testa riadattato per il teatro da Renata Palminiello.
“Prezzi abbordabili e un’offerta degna della migliore sperimentazione – ha sintetizzato così, Saverio Barsanti, questa seconda edizione di Teatri di Confine – . Ci siamo potuti permettere il lusso di raddoppiare gli eventi ed allargare la circonferenza della città grazie ad un totale coinvolgimento artistico e culturale di alcuni soggetti, come il Funaro, Fondazione Toscana Spettacolo e, proprio oggi, in virtù di un interessante contributo da parte della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia”.
“Sono contenta di trovarmi ancora qui, a Pistoia, a presentare un mio lavoro – racconta, con dovizia di dettagli, Renata Palminiello –: della rappresentazione che sto girando non sono in grado di darvi molte anticipazioni perché con Valentina Sperlì siamo ancora in piena costruzione: vi assicuro però che, nonostante si tratti di un argomento insindacabilmente funereo (una donna che assiste il proprio cugino nelle sue ultime ore di vita), c’è, nel linguaggio, nei movimenti e nel doversi ricredere da parte della protagonista una vitalità che stiamo scoprendo di giorno in giorno, una normalità particolarmente efficace”.
“Felicissimi anche noi di appartenere a questo progetto – aggiunge Alessia Innocenti, di Toscana Spettacolo – , convinti come siamo che i teatri di confine si trovino esattamente lungo la circonferenza della legalità teatrale e che parecchi di loro, presto, troveranno il modo e la maniera per come inserirsi a pieno titolo nelle programmazioni ufficiali”.
“È bello non solo collaborare a questo progetto – chiude la serie degli interventi Lisa Cantini – , ma parteciparci attivamente con la nostra presenza fisica. Allargare il territorio della cultura ed adibire spazi alle rappresentazioni che non sono nati solo e soltanto per il teatro, è veramente un elemento in più e distintivo di questa operazione. Con il Funaro poi, questa stagione del Manzoni è nata, con L’occhio del lupo, di Daniel Pennac, invitato da noi e trasferitosi al Manzoni per la sua messinscena; con il Funaro questa stagione si chiude, ma stavolta sono loro ad essere ospitati nei nostri locali. Uno scambio di residenze particolarmente gradevole e gradito”.
All’incontro con il pubblico mancava il Presidente dell’Associazione teatrale pistoiese, Rodolfo Sacchettini, un’assenza giustificata da impegni inderogabili.