teatrino di agrùmia. LETTERA DI NESTI A FRAGAI: PRIVATA, MA CON AUTORACCOMANDAZIONI PER RESTARE SALDAMENTE IN SELLA…

Giuseppe Cruciani, intervistato da Del Debbio su Rete 4, riferisce che la lettera dell’assassino Impagnatiello è un documento di rilevanza pubblica e l’ha pubblicamente letto a La Zanzara. Orrore per l’avvocata Annalisa Lucarelli, per il principe del Foro Andrea Niccolai e per il Vpo Riccardo Baccelli, che hanno altre idee sulla diffusione dell’informazione di atti di “pubblico interesse” e sulla natura di “soggetto pubblico”


Cruciani ha letto la lettera di Impagnatiello, convinto dell’interesse pubblico del documento. Tanto è per il caso Nesti/Fragai due pubblici dipendenti/Amministratori

 

PISTOIA-AGLIANA. I tre giuristi che hanno difeso le ragioni del querelante, il mai-Comandante Andrea Nesti, nel processo penale incardinato dalla procura di Tom Col, avevano chiesto la condanna di chi scrive e di Edoardo Bianchini che, senza alcun ritegno – vista l’alta rilevanza pubblica –, provvidero a pubblicare la lettera intercorsa tra il dirigente della polizia municipale e l’assessore di riferimento Rino Fragai.

Entrambi (Fragai e Nesti) hanno poi precisato, a chiare lettere, che la lettera da noi pubblicata era privata e che dunque, era dimostrato – perché lo sostenevano loro –, il “disegno criminoso” di violazione della corrispondenza, previsto dall’articolo 618 c.p. e richiamato in uno specifico capo di imputazione.

Nel verbale della PG, Fragai imbonisce il verbalizzante sulla natura “privata” della lettera ricevuta, senza alcuna eccezione o richiamo all’evidente contraddizione della sua funzione di assessore alla polizia municipale!
Rino Fragai vedrà il pieno naufragio il 25 ottobre 2024, con la sentenza del giudice che assolve noi giornalisti, nonostante la parola “privata” scritta 3 volte 3!

 

Così non è stato per il collega Giuseppe Cruciani, che ha reso pubblica la lettera del duplice assassino Alessandro Impagnatiello, leggendola alla trasmissione radiofonica La Zanzara, anche suscitando diffusa riprovazione e contestazioni generalizzate dei politically correct per la pubblicità fatta al criminale.

Il mai comandante Andrea Alessandro Nesti, scrisse una lettera, in cui gli indica la via per essere risitemato al comando, al suo assessore e poi ci va al bar con la sua vice Sonia Caramelli, a parlare di “spazzamento strade”: che teneroni, però!

Tornando all’assessore Fragai, che nella lettera del 4.10.14 è “Egr. Assessore”, questi andrà spudoratamente a riferire alla P.G. dei Carabinieri di Capostrada il (suo convinto) principio che la lettera era “privata”: il Fragai specificò ciò anche durante un’interrogazione consiliare sfidando ogni regola di buon senso e logica. Allora che dire? Se ne discusse in consiglio: era pubblica, tale lettera, o era privata perché dava fastidio al potere di una sinistra senza ritegno, protezionista del Nesti dal 2000 ad oggi – seguìta, peraltro, senza faccia, anche dal sindaco Benesperi & C.?

Il giudice non si è fatto irretire dalle ridicole argomentazioni fragaiane, riportate a verbale dal Maresciallo Lo Vullo, rilanciate poi, dal contraddittorio del Pm Baccelli, dall’avvocato della difesa del Nesti Annalisa Lucarelli e ignorate con la solita superficialità dai sostituti inquirenti del terzo piano, soliti fare il “copia-incolla”, probabilmente incapaci di comprendere lo scritto o ignorando volutamente la comprensione del testo cifrato in italiano, in un delirio di onnipotenza degno di moglior causa.

Insomma, la lezione è chiara: il 618 c.p. non si può invocare e applicare quando la missiva scritta è relativa alle intese – peraltro oblique e interessate – con un super-inciucio intercorso tra assessore e dirigente del medesimo Comune di Agliana.

E allora, i tre giuristi accusatori hanno imparato la lezione di semplice logica, nient’affatto complicata o intrisa di peli nell’uovo di natura giuridica?

A.R.
[alessandroromiti@linealibera.info]


Per arricchire la lettura e la comprensione di quanto è accaduto e sta accadendo in procura a Pistoja, i lettori possono leggere l’intervento del direttore Bianchini cliccando qui


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