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Sulla base di quali modelli comportamentali e culturali i ragazzi vivono il proprio rapporto con i sentimenti? Quanto, nella loro quotidianità, incidono modelli fondati sul narcisismo, l’egoismo e talvolta la violenza? I quadri teatrali di Operastracci, animati da Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio e Fabio Zullino, pur senza parole e con l’aiuto delle più famose arie d’opera, mettono in scena quel complesso viaggio di crescita che è la vita. Nello spazio scenico simile ad un ring, una montagna di stracci diventa veli, palloni, guantoni e pance, grazie agli attori che si fanno carico di sentimenti come la tenerezza, il ricordo e l’elaborazione della perdita.
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Gli attori sempre in scena (due donne ed un uomo), “giocano” sulla musica e sulle voci del melodramma, raccontando due storie parallele tra loro: quella di due ragazzi (un uomo ed una donna) e della parabola della loro vita, del loro incontro da fanciulli sino all’età adulta; e quella di spaurite marionette grandi come persone, fatte di stracci, spettatori della prima vicenda.
Tutto lo spettacolo è avvolto da arie del melodramma, a sorreggere le atmosfere, le emozioni e persino i giochi, con la misteriosa magia con cui una voce lirica riesce sempre a coinvolgere chi l’ascolta. “Tentare di mettere insieme azioni teatrali senza parole con il melodramma e la narrazione di un arco di vita – spiega il regista Enzo De Toma – è stata una interessantissima scommessa. Abbiamo improvvisato, costruito, distrutto un sacco di materiale, ascoltato tantissime arie del melodramma dalle più note alle più sconosciute, abbiamo dovuto attraversare insidiose incertezze (dove stiamo andando? Che senso ha ciò che stiamo facendo, costruendo?) per fortuna accompagnati sempre dalla solida struttura del melodramma.
Prenotazioni scuole 0573/991607 – 08.
Tutto il programma di “Piccolo Sipario” è sul sito www.teatridipistoia.it