PISTOIA. Buonasera. Con riferimento agli articoli usciti in questi giorni (vedi), essendo proprietaria di un appartamento che si affaccia proprio sull’antenna in questione, vorrei farvi avere alcune mie considerazioni, condivise anche da altri condomini, che riporto di seguito.
Ringraziando fin d’ora per la Vostra cortese attenzione invio distinti saluti.
Mi domando come sia possibile che in una città come Pistoia, che si fregia del titolo di Capitale della Cultura, lunedì 18 gennaio, in pieno giorno ed in pieno centro storico stazionasse una gru enorme per istallare un’antenna per la telefonia di dimensioni mostruose senza essere in possesso delle necessarie autorizzazioni. Anzi, apprendiamo che il progetto era pure stato oggetto di diniego da parte della Commissione Edilizia!
Questo “mostro” si trova praticamente accanto alla cupola della Basilica della Madonna dell’Umiltà ed è visibile da qualunque angolatura percorrendo a piedi le vie del centro.
Come è possibile che nessuno si sia preoccupato di verificare che tutto fosse in regola?
Noi abitanti del condominio Cellesi tra l’altro che ce la siamo ritrovata all’improvviso praticamente in faccia, visto che incombe davanti alle nostre finestre.
Le foto pubblicate in questi giorni dalle varie testate sono state scattate dalla mia terrazza dalla quale l’antenna pare talmente vicina che si ha la sensazione di poterla toccare.
Oltre alla questione estetica c’è poi naturalmente la preoccupazione riguardo alla quantità di emissioni di onde elettromagnetiche da parte di un’antenna così potente che si trova praticamente in casa nostra. Non è una bella sensazione abitare in un appartamento con la preoccupazione che qualcuno te lo abbia improvvisamente trasformato in un forno a microonde…
Mi si potrà obiettare che la nuova antenna sostituisce un impianto che già esisteva nella medesima collocazione. È vero, c’era già una vecchia antenna, orrenda anche quella, e che emetteva pure un fastidioso ronzio ed a suo tempo alcuni condomini del Cellesi tentarono invano di far rimuovere anche quella.
Il problema è che in mancanza di un regolamento comunale che indichi una mappa di siti idonei per tali istallazioni, preservando i luoghi sensibili e di pregio, chiunque può stipulare un contratto di affitto con una compagnia telefonica e far istallare un’antenna sul proprio tetto, percependo in questo modo un lauto canone di affitto e lasciando ai vicini dirimpettai la soddisfazione di godersi l’amena visuale del manufatto e l’emissione delle radiazioni!
Mi domando che cosa aspetta il Comune di Pistoia a dotarsi di tale regolamento, in mancanza del quale non ha alcun potere di mettere un veto a queste istallazioni selvagge.
In merito alla sostituzione operata in questi giorni mi chiedo poi con quale arroganza il diniego che la Commissione Edilizia aveva espresso per motivi paesaggistici sia stato totalmente ignorato.
Auspico che in Consiglio Comunale si faccia chiarezza sulle eventuali responsabilità.
Giuseppina Bartolini
buona sera…dunque, se non sbaglio la domanda principale è: come è possibile? Risposta: non è possibile. Quindi parafrasando l’Amleto…c’è del marcio a Pistoia
Gent sig.ra Giuseppina,
ho letto con molto interesse quanto Lei afferma. Non so se il consiglio che cerco di darLe è giusto, ma forse sarebbe il caso che, non da sola, si rivolgesse, per un bell’esposto, alla Procura della Repubblica.
Sul versante comunale mi permetto invece di segnalarLe il nome del consigliere Massimiliano Sforzi, che conosco personalmente come persona seria e sensibile ai problemi concreti.
Piero Giovannelli