MONTECATINI. “Il protocollo d’intesa sulle terme Leopoldine fra Regione Toscana e Comune di Montecatini è solo un accordo di facciata, un contentino al sindaco Bellandi che aveva chiesto un gesto dopo essere stato completamente sconfessato.
“Invece ha ottenuto solo un fogliettino con il quale sperano di salvare la faccia ma certamente non salvano le terme. Ancora fra le assenze ce n’è una pesante, quella di un vero piano aziendale che manca completamente.
“Nessuno sa, semmai e quando le nuove terme saranno inaugurate, se le Leopoldine saranno in grado di stare in piedi da sole e ripagare i mutui: sarebbe come se qualcuno decidesse di comprare una Ferrari senza sapere se ha i soldi per la benzina”.
Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Giovanni Donzelli candidato Presidente, insieme ai consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli, commenta la delibera sull’intesa Regione-Comune sulle terme.
“Con questa delibera non si è risolto niente – aggiungono gli esponenti di Fratelli d’Italia – quella fra il Comune e la Regione si è dimostrata ancora una volta una guerra di potere tutta interna alla sinistra pagata al prezzo di 9.900 euro per ogni giorno che il cantiere delle Leopoldine resta fermo, come stimato dalle ditte che operano per realizzare le nuove strutture.
“Quest’ultimo capitolo è solo l’ennesima perdita di tempo su una vicenda dalla gestione degna di un film di Totò – concludono Donzelli, Marcheschi e Staccioli – solo che qui c’è poco da ridere, e a pagarne sono i lavoratori, le aziende, e tutta la comunità di Montecatini per l’ennesima occasione mancata”.
[comunicato]