“lI patrimonio termale può ancora essere mantenuto nel pubblico”
FIRENZE —MONTECATINI. Per il Movimento 5 Stelle la pubblicazione del bando di gara per la vendita delle Terme di Montecatini non chiude la partita: “C’è tempo fino al 16 luglio per mantenere il patrimonio nel pubblico.”
Una mozione regionale che porta la firma di Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, denuncia l’urgenza di preservare il patrimonio termale di Montecatini e garantire la stabilità occupazionale, criticando le scelte passate della Regione riguardo agli investimenti pubblici.
“Con questa mozione non vogliamo solamente preservare il patrimonio delle Terme di Montecatini, ma anche porre l’attenzione sui lavoratori, dipendenti e autonomi, che si trovano in una situazione precaria fin dall’inizio della crisi economica della partecipata regionale. Da tempo — ricorda Galletti — non percepiscono più regolarmente gli stipendi o i compensi per il loro lavoro: bisogna evitare che i lavoratori vengano trascurati nella complessità della situazione finanziaria e giuridica attuale”.
Riguardo alla gestione precedente della questione, Galletti ha dichiarato: “C’è stato un momento in cui la situazione poteva essere risolta. Quando il Movimento 5 Stelle era al governo, insieme alla viceministra Alessandra Todde, abbiamo sollevato la questione al Ministero dello Sviluppo Economico e individuato una soluzione per mantenere la proprietà nel settore pubblico. Purtroppo, questa soluzione è stata bloccata, in parte dal Partito Democratico regionale, ma soprattutto dalla Lega e da Italia Viva, che in Consiglio comunale si erano mostrati scettici”.
Sul piano delle azioni future, Galletti ha evidenziato l’urgenza dei tempi e la necessità di agire prontamente, chiarendo che “Attualmente, ci troviamo di fronte a una soluzione che richiede tempi molto stretti, come indicato dal Tribunale. È fondamentale utilizzare questo tempo in modo efficace per elaborare un quadro che permetta di evitare che il bando rimanga deserto. Ciò scongiurerà il fallimento della società e garantirà la continuità occupazionale e la stabilità di un bene strategico per Montecatini e per tutto il territorio pistoiese”.
Inoltre, secondo Galletti “Si può ancora evitare che le terme finiscano nelle mani dei privati, attraverso l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti, come proposto originariamente dal Movimento 5 Stelle”.
La consigliera regionale ha infine criticato le scelte passate della Regione riguardo agli investimenti pubblici, ricordando come esempio lampante “L’ultimo investimento di 7 milioni e mezzo per costruire un sottopassaggio sotto l’Arno. Se si considerano tutti questi sprechi — conclude la Cinquestelle—- si sarebbero potute salvare molte altre realtà oltre alle Terme di Montecatini”.
Sulla vicenda interviene anche Simone Magnani, Coordinatore M5S per la provincia di Pistoia e consigliere comunale a Montecatini Terme: “La Regione Toscana e l’amministrazione comunale di Montecatini hanno sempre guardato alle Terme con la visione arrendevole di una piccola realtà.
La verità è che questa società ha un impatto sul territorio persino superiore a quello di realtà nazionali, come ad esempio l’ex Ilva, e dovrebbe essere trattata con la stessa attenzione. Le Terme di Montecatini hanno un potenziale che ripagherebbe ampiamente l’investimento necessario per rilanciarne l’attività. È necessario creare un progetto integrato con il territorio al fine di tutelare i suoi beni e la sua strategicità, favorendo così l’intervento dei privati nella gestione” conclude Magnani.
[m5s regione toscana]