MONTECATINI. “Se Enrico Rossi vuole mantenere le mani sulle terme di Montecatini solo per il gusto di gestire il giocattolino e mantenere il potere nel settore e sulla zona lo faccia con i soldi suoi e non con i soldi pubblici: ogni giorno di cantiere fermo alle Leopoldine costa ai cittadini toscani 10mila euro, solo negli ultimi due mesi di indugi sono andati in cenere 600mila euro”.
Così il candidato a vice-governatore della Toscana e capolista a Firenze per “Fratelli d’Italia-Liste civiche con Giorgia Meloni” Giovanni Donzelli commenta le dichiarazioni sulle terme del governatore Rossi, in visita ieri a Montecatini.
Secondo Donzelli quella di ieri è stata “la solita parata da campagna elettorale, con i candidati Pd al Consiglio regionale. Rossi e i suoi amichetti giocano a Monopoli, ma dovrebbero capire la differenza fra soldi pubblici e privati, e quindi evitare di dare garanzie su un impegno pubblico, tra l’altro all’insegna dello spreco, sulla vicenda delle terme in campagna elettorale. I cittadini sono stufi di sentirsi presi in giro: basta andarsi a ricercare le dichiarazioni del governatore Rossi sulla ripartenza dei cantieri, secondo le quali i lavori sarebbero già dovuti essere ripartiti da almeno un anno”.
“La verità è che ad oggi nessuno sa semmai e quando le nuove terme saranno inaugurate, se le Leopoldine saranno in grado di stare in piedi da sole e ripagare i mutui – conclude Donzelli – sarebbe come se qualcuno decidesse di comprare una Ferrari senza sapere se ha i soldi per la benzina”.
[tronci – fdi-an]