TERME, MURO CONTRO MURO: MA QUANTO COSTANO AI CITTADINI?

Montecatini. Le terme viste dall’alto
Montecatini. Le terme viste dall’alto

MONTECATINI. In questi giorni la città vive con ansia la vicenda “Terme di Montecatini”, la paura di svegliarsi una mattina e di trovare la notizia sulla stampa che gli sforzi economici fatti fino ad oggi sono solo serviti ad allungare l’agonia di un Progetto di rilancio Termale tante volte annunciato e mai attuato è tanta.

Con il rischio, poi, di far chiudere definitivamente quel comparto produttivo proveniente dal turismo termale. La situazione che induce maggiormente alla riflessione è quella che fino ad oggi abbiamo ascoltato fiumi di parole sulle responsabilità, di chi poi rimane nel “mistero”, degli sforzi fatti per scongiurare il tracollo definitivo, le infinite date di riapertura del cantiere “Leopoldine”, che a condizioni normali doveva essere già finito e in grado di dare reddito economico, ma in concreto nessuno è mai stato in grado di quantificare quanti soldi ha richiesto fino ad oggi attuare il “Progetto Leopoldine”.

Ora sorge un dubbio: quale senso ha non permettere alla Consulente nominata dalla Regione l’accesso ai documenti e alle strutture immobili da parte dell’Amministratore Unico? Ormai la situazione è chiara da parte della Regione Toscana, la si evince dalla dichiarazione di sfiducia nei confronti dell’Au.

Questo muro contro muro tra Comune e Regione è inutile dato che il rapporto di forza è impari. Meglio sarebbe stato se Au dava la piena disponibilità per i documenti e accesso agli immobili, per poi dimettersi, alla luce di quanto scritto nella Delibera GR n. 81 del 02/02/2015 e considerando che ritiene offensive le annotazioni di causa scritte sull’atto Regionale per nominare la “Consulente” di fiducia.

Evidenziamo ulteriormente che risulta strano come non si possa a questo punto pensare che questa situazione del fermo Cantiere Leopoldine abbia degli aspetti “anomali”.

Infatti nel Rapporto 2014 della Regione Toscana sulle aziende partecipate da cui il titolo “Le partecipazioni della Regione Toscana al 31 dicembre 2013” dalla pagina 98 si traccia un identikit dell’azienda partecipata Terme di Montecatini S.p.A., dove si evidenzia un forte indebitamento al 31/12/2013 ammontava ad € 30.658.834,00 e la relativa analisi finale che indica proprio per il Cantiere Leopoldine quanto segue “La società a luglio 2012 e luglio 2013 ha deliberato due aumenti di capitale di euro 5.081.691,00 euro ciascuno, e la Regione ha stanziato le risorse necessarie, in relazione a ciascuno di detti aumenti di capitale, per sottoscrivere la quota di propria spettanza pari a 2.999.985,17 euro ciascuno, per complessivi 5.999.970,34 euro. Le risorse sottoscritte dalla Regione Toscana sono esclusivamente destinate alla realizzazione degli investimenti previsti per il completamento delle Terme Leopoldine.”

In pratica ad oggi questi soldi e quelli già spesi dove sono finiti? Assistiamo ad un continuo scambiarsi di colpe tra i due Enti Territoriali, che sono soci tra l’altro, ma chi, come e perché abbia generato questa situazione non è dato a sapersi, anzi buio più assoluto, e qui altro dubbio sull’Au avrà notizie in merito alle responsabilità e per questo vuole restare fino alla scadenza naturale? Qualcuno, dei nostri quotati politici locali, ha il coraggio di dire pensiamo al futuro delle Terme e noi gli chiediamo quale?

Il logo
Il logo

Ad oggi non siamo in grado di capire che tipo di Piano Industriale la Società Terme di Montecatini S.p.A. sostiene per il futuro, almeno questo l’illuminato Au doveva porre all’attenzione dei soci e dei cittadini che per adesso sono i veri proprietari. L’unica quasi-certezza è giunta tramite e-mail, per questo siamo all’avanguardia “amministrativamente” parlando, che per finire i lavori della piscina termale Leopoldine servono 50 Milioni di €uro, da cui tutto questo “rumore” e basta.

Allora qui qualcosa non torna: in circa 6 anni, la politica locale non è stata in grado di fare niente. Stiamo parlando di un Progetto che doveva essere di rilancio del comparto socio-economico più importante del territorio, le Terme; in pratica è stato avviato un Progetto senza sapere se le risorse finanziarie erano sufficienti per la realizzazione. Non solo ad oggi nessuno è in grado di dire se il progetto verrà finito e tutto questo nell’omertà politica che contraddistingue queste situazioni, visto che le “poltrone” delle Terme hanno visto la presenza di quasi tutte le fazioni politiche locali. Tanto poi la via d’uscita si chiama “indebitamento” e per pagare abbiamo il fido “contribuente”.

Questa volta non dobbiamo rimanere passivi a questa situazione, subire la volontà politica, come ha detto un rappresentante politico locale, di coloro che si proclamano difensori estremi della causa per poi scoprire che hanno ridotto le Terme in questo stato di “coma farmacologico”. Vogliamo usare questo termine perché dobbiamo credere ancora in un “risveglio”, i cittadini Termali hanno il diritto di sapere di chi è la responsabilità e quanti soldi sono stati spesi fino ad oggi per questo Progetto Leopoldine, lo chiedono in virtù della tanto proclamata “trasparenza amministrativa”, ecco perché non vediamo altro spiraglio di tutela se non quello dell’Autorità Giudiziaria, e coì sia….

“L’impegno è ciò che distingue chi fa da chi sogna”.

Gruppo Locale Alternativa Libera, Montecatini

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