terramadre. IL FICO SECCO DI CARMIGNANO AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO

Salone del gusto 2016
Torino. Salone del gusto 2016

CARMIGNANO. L’associazione Fico Secco di Carmignano presieduta da Siro Petracchi parteciperà dal 22 al 26 settembre alla edizione di “Terra Madre Salone del Gusto”, organizzata da Slow Food Italia insieme a Regione Piemonte e città di Torino.

Nell’edizione n. 20 l’associazione pratese occuperà in particolare la postazione numero R110 presso “Il Centro – Mercato dei Presidi Italiani” in via Roma a Torino.

L’amministrazione comunale di Carmignano già nel giugno scorso aveva deliberato la partecipazione del presidio slow food locale approvando il cofinanziamento alle spese necessarie per l’allestimento dello stand.

L’associazione Fichi Secchi di Carmignano sarà a Torino con i propri associati che garantiranno l’apertura dello stand nei cinque giorni della fiera con spese di vitto, alloggio e trasporto a proprio carico.

Il logo dell'associazione
Il logo dell’associazione

Il costo per la partecipazione alla mostra internazionale ammonta a euro 1.950 oltre Iva e sarà finanziato in parte da Slow Food Prato, in parte dall’associazione Fichi Secchi di Carmignano e per 815 euro oltre Iva (per 994,30 euro) dal comune di Carmignano.

Dal 2007 della produzione di fichi secchi si occupa a Carmignano l’associazione che a suo tempo si è data un metodo, attraverso un disciplinare di produzione, per salvaguardare la tradizione.

Della associazione fanno parte una ventina di produttori locali che portano avanti la tradizione della produzione dei fichi secchi (leggi qui).

La produzione dei fichi secchi ha ottenuto il riconoscimento di presidio Slow Food e questo ha permesso ai produttori di Carmignano di partecipare al Salone internazionale del gusto di Torino, appuntamento a cadenza biennale dove vengono presentati moltissimi altri prodotti.

Grazie al Salone alcuni produttori in passato hanno stretto contatti con istituti di ricerca per aumentare la qualità e la vita del prodotto, altri invece hanno trovato nuovi mercati, anche all’estero (Inghilterra, Germania, Olanda e Danimarca). I

canali preferenziali di commercializzazione restano comunque la vendita diretta al consumatore e gli esercizi commerciali.

Vedi anche:

[Andrea Balli]

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