terzi & imparziali. SE LA PROCURA DI PISTOIA NON VUOLE VEDERE NEPPURE L’EVIDENZA DEI DOCUMENTI UFFICIALI. 4

Ecco una dimostrazione teorico-pratica di come il sostituto Claudio Curreli assolve, «con disciplina ed onore» ex art. 54 della Costituzione, il proprio delicato compito di sostituto procuratore in Pistoia. Il tutto sotto gli occhi muti e, dobbiamo dirlo, complici dei propri colleghi



IL SOSTITUTO CLAUDIO CURRELI

E IL GIORNALISMO ALLA MONTANELLI


 Revised – October 09, 2022 • 7:48:15 PM

E se la procura avesse davvero letto tutto, si fosse davvero informata, avesse davvero fatto indagini come Dio comanda, non avrebbe ingolfato le aule di giustizia e non avrebbe costretto il giudice Gaspari a dedicarsi – a nostro pare – al cosiddetto «fanta-diritto»

Stamattina voglio mostrare la profonda e ineccepibile attenzione con cui il sostituto Claudio Curreli, inflessibile persecutore dei cittadini che corrono dietro disegni criminosi – ma troppo impegnato in scoutismo e accoglienza dei migranti irregolari e illegali in provincia – svolge impeccabili indagini con le quali, infine, rinvia a giudizio gente come noi; e la affida alle cure (di fanta-diritto) del suo collega Luca Gaspari o d’altri che, alla fine, si esibiscono in tripli salti mortali per giustificare l’ingiustificabile approssimazione del sostituto favorevole all’ingresso dei clandestini.

Partiamo dai testi da cui poi trarremo le necessarie conseguenze logiche, ancor prima che giuridiche.

Il mai-stato comandante dei vigili di Agliana, il dottor Andrea Alessandro Nesti, nel 2020, sentendosi diffamato da ciò che scrivevamo sui suoi numerosissimi successi pubblico-amministrativi, ci querelò.

È nuova, direte voi. Sì, era nuova: perché lo fece dopo che la Gip Martucci – senza riflettere e senza motivazioni plausibili, ma soprattutto incapace di capire gli ordini che lei stessa mi aveva impartito – il giorno 11 dicembre 2020 mi inflisse gli arresti domiciliari.

Il momento, evidentemente, era, a suo parere (del Nesti, intendo), propizio per fare il Maramaldo con Francesco Ferrucci.

Il tutto finì nelle mani del sostituto Claudio Curreli, il quale – come vedete dalla foto iniziale – si mosse con grande solerzia per appurare le “sue” verità a tesi da dimostrare (rileggete qui).

Curreli dava immediate disposizioni, ai carabinieri di Agliana, di:

sentire la p.o. (persona offesa – n.d.r.) Nesti Andrea Alessandro (●●●) affinché:
a) indichi i contenuti diffamatori degli ulteriori articoli citati nella querela e, in particolare degli articoli pubblicati dal 23.09.2020 al 19.11.2020 (gli unici coperti da querela);
b) fornisca documentazione medica che attesti lo stato di ansia di cui soffre per le vicende che lo vedono coinvolto e indichi il nome del medico dal quale è in cura.

Così il mai-comandante fu sentito ad Agliana in data 19 febbraio 2021.

Ed ecco cosa ne uscì:

DOMANDA: Può indicare i contenuti diffamatori degli ulteriori articoli citati nella querela e, in particolare degli articoli pubblicati dal 23.09.2020 al 19.11.2020 (gli unici coperti da querela)?

RISPOSTA: Quanto mi viene richiesto l’ho precisato nell’integrazione della denuncia querela che mi avete ratificato in data odierna. Preciso inoltre che negli articoli allegati è riportato un articolo del 31.05.2020 (allegato 11). Tale articolo, anche se al di fuori dell’arco temporale indicato nella delega, è stato tuttavia richiamato da parte della testata Linealibera con la tecnica del link ipertestuale sull’articolo del 21.10.2020 (allegato 8) che sull’articolo del 19.10.2020 (allegalo 3).

DOMANDA: È in grado di esibire la documentazione sanitaria che attesti lo stato d’ansia di cui soffre per le vicende nelle quali è coinvolto?

RISPOSTA: nell’integrazione della denuncia querela odierna, negli allegati e precisamente all’allegato contraddistinto dal n. 21 è presente il certificato medico rilasciato dal mio medico curante Dott. ●●● di Pistoia reperibile all’utenza ●●● – ●●● –.

DOMANDA: Può indicare chi è il medico che segue la sua vicenda sanitaria?

RISPOSTA: Oltre al predetto Dott. ●●● la mia vicenda sanitaria è seguita anche dal Dott. ●●● con studio in Pistoia, reperibile all’utenza ●●● – ●●●. Quest’ultimo in particolare ha seguito le fasi iniziali della mia vicenda sanitaria.

Ora cerchiamo di ragionare un po’ con la testa e non – more solito – con i piedi e/o, peggio, con i soliti quattro zoccoli:

  1. gli ordini del sostituto Claudio Curreli risultano emanati in data 9 febbraio 2021;
  2. tali ordini includono il dovere di rispondere entro e non oltre il 23 febbraio 2021;
  3. per essere sentito, il Nesti si presenta dai carabinieri di Agliana il 19 febbraio 2021; ma, poco prima di rispondere alle domande, in quello stesso giorno il mai-comandante ha presentato già, per iscritto, tutte le notizie che Curreli intendeva acquisire da lui. Ha presentato una aggiunta esplicativa alla sua querela del dicembre precedente.
    Il Nesti risponde, infatti, che quanto gli viene richiesto, lo ha già «precisato nell’integrazione della denuncia querela che mi avete ratificato (che finezza, signor dottore! – d.r.) in data odierna»,
  4. quanto alla documentazione sanitaria richièstagli e ai nomi dei medici, il mai-stato comandante risponde che si trova tutto «nell’integrazione della denuncia querela odierna» e quant’altro.
    In italiano odierna vuole dire, in questo contesto, una e una sola cosa: di oggi e presentata prima delle risposte ai carabinieri.

 

UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA

È, in realtà, un grappolo di domande. Ma deve essere necessariamente rivolta al sostituto Claudio Curreli che intendeva, con una certa qual superbia (insieme al sostituto Giuseppe Grieco) insegnarci a fare del giornalismo in pura chiave montanelliana.
Eccola:

Come poteva essere che il 19 febbraio 2021 Andrea Alessandro Nesti si presentasse dai carabinieri di Agliana e si facesse – come lui stesso s’esprime con fine tecnicismo giuridico – ratificare un’appendice di querela tutta impostata (l’appendice, intendo) per rispondere alle domande sui temi che Curreli intendeva sapere da lui?

Com’era stato preavvisato, il mai-comandante Nesti, delle materie su cui quel giorno avrebbe dovuto rispondere per il sostituto? Aveva, forse, la palla di cristallo di Otelma o era venuto a conoscenza delle richieste di Curreli:
a) dal Curreli medesimo;
b) dalla sua segreteria;
c) da altri non meglio identificati e/o carabinieri della polizia giudiziaria.

Fate pure quello che volete, ma da quest’angolo non si esce. Per cui:

  1. Come potevano permettersi – Curreli, Grieco e Gaspari – di darci lezioni di correttezza giornalistica e verità in chiave montanelliana?

  2. Come possono permettersi, ancor oggi, i superiori gerarchici dei sostituti – sia Tommaso Coletta sia Stefano Billet –, di ignorare beatamente queste incontestabili osservazioni?

  3. Come può aver l’ardire, la Gip Patrizia Martucci, di richiamarmi a un cieco fideismo nei confronti della sue amorevoli/incontestabili «autorità costituite»?

  4. O dinanzi ai magistrati nessuno può fiatare perché sono puri spiriti come gli angeli di Dio?

Ergo, qed: «per cui, come era da dimostrare» (traduzione per l’avvocata Elena Giunti ignara di latino), la sentenza 297/2022 del giudice Luca Gaspari è, con solare evidenza, solo una bolla di sapone per un processo meramente politico organizzato – a nostro parere – per accanimento giudiziario e stalking penale contro un giornale che scopre troppe lapidi tombali della provincia di Pistoia con capitale Sarcofago City.

Ora provate a negare la logica dell’evidenza, se ne siete capaci. Le cose stanno esattamente così, anche se – e mi spiace per il pubblico ministero Tommaso Coletta – il mio cognome non è di 5 lettere e non inizia per T né finisce per O come… prendiamo a caso? Turco.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


Intervento di critica e commento ex art. 21 della Costituzione più bella del mondo

È un oltraggio o un’opinione più che supportata dalla logica dell’evidenza?


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