terzo settore. NEBBIA SULLA “NUOVA RETE”

Il Presidente Roberto Trucchi

PISTOIA. L’intervista con l’Avv. Alberto Corsinovi, si tenne ai primi di Agosto e fu categorica: il Presidente della Confederazione toscana delle Misericordie ci precisò che la Nuova Rete era stata approvata (dal Consiglio nazionale delle Misericordie) e che sarebbe stato rogato lo Statuto con la riapertura dei notari, a Settembre. Oggi ancora non v’è notizia di atti formali, ma solo delle più vaghe ipotesi di sviluppo e attuazione dell’iper organo sindacale. Ci colpisce però questo lungo rinvio, apparentemente ingiustificato, ma con le rassicurazioni di tutti gli attori intervistati, soddisfatti e rimborsati.

La Nuova Rete è una organismo promosso dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie (Presidente Roberto Trucchi), la Confederazione regionale Toscana (Presidente Alberto Corsinovi) e le restanti confraternite minori distribuite nel centro e sud Italia, circa 680 con una platea di oltre 600.000 volontari.

Alla famiglia delle Misericordie, si dovranno associare, le Pubbliche Assistenze (Anpas) e le associazioni della Croce Bianca e D’Oro. Resta fuori la Croce Rossa che in quanto a relazioni istituzionali, non ha bisogno di costituirsi in una entità sovrastrutturata, essendo stabilmente ancorata alle sedi ministeriali che erogheranno le risorse economiche.

Alberto Corsinovi in blu, Presidente regionale con alcuni volontari di Agliana

Qualche consigliere nazionale, che abbiamo intervistato, ci ha spiegato che il testo di Statuto costitutivo è stato approvato dal Consiglio nazionale delle Misericordie (Confederazione) dopo una serie di rettifiche subito risolte: manca ora l’approvazione della preminente Assemblea nazionale e dunque la ratifica finale con l’associazione congiunta degli altri organismi di volontariato.

Lo Statuto è già stato pensato e scritto, dovrà essere solo approvato e i quadri nazionali, non hanno dubbio che lo sarà. Perché non dovrebbe?

Sull’argomento Nuova Rete c’è poca chiarezza e nessun comunicato aggiornato, ma appare chiaro che l’organismo è sprigionato dall’emergenza dei pesanti fatti di cronaca legati alle questioni dei “dipendenti in nero” (non quelli incappucciati), le  pesanti “cartelle” da 20 milioni (esattoriale, della quale poco è stato spiegato e ci sarebbe molto da spiegare), gli illeciti criminosi di Isola C.R. e Modena (con i processi in corso), legati alle gestione dei C.a.r.a per i quali presto arriveranno le prime sentenze sugli ex referenti e consiglieri nazionali delle Misericordie ovvero il subentrato Consorzio delle Opere di Misericordia.

Gli illeciti, sono stati reiterati e palesi dimostrando così che i controllori non “controllavano” affatto e che, anche i Correttori morali (primus inter pares Don Edoardo Scordio), non correggevano.

Comunque, anche il conflitto di interesse è intrinseco nei preposti ai controlli, con legami parentali nei Cd, verifiche sporadiche, con nessuna eccezione data l’inerzia diffusa dei probiviri, che nessuno ha mai visto esercitare attività di mediazione o sanzione.

Il Presidente Federativo Corsinovi (a sx)

In attesa delle notizie definitive – e perché no, la preliminare pubblicazione on line dello Statuto – ci proponiamo di formulare alcune domande di chiarimento (e forse di correzione al costruendo documento), convinti che con la trasparenza, l’informazione e la conoscenza, la comunità dei volontari non potrà che guadagnarne:

  • La Nuova Rete, sarà provvista di organismi autenticamente competenti nell’esercizio sindacale con i più efficienti controlli, tecnicamente qualificati? I probiviri, saranno finalmente sostituiti da Commissari esterni, indipendenti e terzi, senza legame alla Rete?
  • Come verranno risolti i “conflitti di interesse” per la presenza di eventuali soggetti che potrebbero/vorrebbero tenere una gamba in Rete e l’altra in Confederazione? (Vale l’esempio della costituzione del 2015 del Consorzio Opere di Misericordia, coinvolto a Isola C.R. e ancora da chiarire per il ruolo e la originaria costituzione)
  • Quale configurazione di organigramma avrà la Rete: sarà verticistica, ovvero una oligarchia controllante mezzo milione di volontari (e che ne dispone le risorse statali) o a platea dove “uno vale uno” e la Consiliatura nazionale è dissociata dall’organo esecutivo con un delegato che risponde della gestione solo all’Assemblea)?
  • Quale sarà l’orientamento etico dell’ente? Le Misericordie (che sono le associazioni promotrici che rispondono alla Chiesa) si potranno fondere con delle associazioni laiche, che non hanno alcun collegamento alla Chiesa cattolica?
  • La Rete sarà anche munita di poteri coercitivi e sanzionatori, atti a evitare il ripetersi delle numerose irregolarità sulla conduzione della Confraternite di Misericordia o similari?
  • La Rete avrà una propria caratterizzazione patrimoniale autonoma con dei conferimenti di beni, mezzi, immobili e dotazioni o sarà un guscio di cicala vuoto, solo utile a all’assolvimento di una funzione istituzionale necessaria per interfacciare il Ministero preposto all’erogazione dei contributi?
  • Insieme alla Nuova Rete, saranno anche riordinati i criteri di ingaggio delle associazioni di volontariato che oggi sono cooptate allo svolgimento del servizio di emergenza in convenzione con il 118? Dunque saranno finalmente esperite le gare di aggiudicazione dei servizi di emergenza e assistenza sanitaria con il criterio di “bando pubblico” (lo chiede l’Unione europea) o si continuerà con il più comodo, espandibile, ed espanso visto che la quota alla Confederazione viaggia oggi al massimo di legge del 6% (ma nessuno ci spiega il perché) rimborso de nojantri?

Noi, non sappiamo se l’Assemblea nazionale che sarà chiamata a deliberare sull’importante fondazione della Nuova Rete, vorrà/potrà precisare queste prime impostazioni di indirizzo, anche considerato che lo Statuto è già stato scritto. Vedremo.

Resta da osservare che la Rete avrà, come primo probabile effetto, quello di sanare – in un solo colpo, gettandola nell’oblio – la nobile storia della Confederazione nazionale delle Misericordie con tutti i “pregressi” (anche quegli incresciosi, di cronaca giudiziaria).

Noi staremo sulla riva del fiume e vi informeremo al meglio, trasparenza permettendo!

[Alessandro Romiti]

Print Friendly, PDF & Email