PISTOIA. Ricordate la favola di Charles Dickens? Ne abbiamo vista una riproposizione in chiave moderna e cestistica al PalaCarrara. Tre immagini, tutte positive ed entusiasmanti, con cui affrontare a cuor leggero la trasferta nella tana dei campioni in carica.
Lo spirito del Natale passato è Thomas Ress. Un monumento della pallacanestro moderna, campionissimo pluriscudettato, ha abboccato ad una finta ed è finito per franare addosso a Michelone commettendo un fallaccio di quelli che rischiano di far male. Avrebbe potuto tirarsela, avrebbe potuto sfidare il PalaCarrara con atteggiamenti da fenomeno quale effettivamente continua ad essere, invece si è prontamente scusato sia con Antonutti che con la curva Pistoia.
Immenso, un giocatore così non puoi che applaudirlo spellandoti le mani anche se è ha passato le stagioni migliori a Siena ed anche se, come in questo caso, ha giocato una partita tutto sommato anonima. Un campione così è uno di quelli che tanto piacciono al popolo della palla a spicchi, cioè a quell’universo in cui si fatica a ricordare cassanate o balotellate. Fantastico Ress.
Lo spirito del Natale presente è Aleksandar Czyz. Soldato Olek, presente! La differenza tra giocatori professionisti che puntano allo stipendio ed un uomo vero è nel volersi ripresentare in panca con una fasciatura stretta strettissima al piede perché sì, sei scavigliato, ma vuoi stringere i denti per non abbandonare il campo ed i tuoi compagni. Se avete un aggettivo, trovatelo voi! Abbiamo ancora le immagini del polacchino dolorante che zoppicando si avvia al tunnel dopo esser stato uno dei migliori ad inizio partita, ci ricordiamo bene il senso di sconforto che ci ha assalito sapendo quanto diventava difficile sperare nel colpaccio, eppure poi eccolo di nuovo sul cubo del cambio. Dolorante, ma incisivo! Olek Czyz, non so come pronunciarti e dati alla mano dovrei premiare altri, ma tu sei l’Mvp della partita a furor di PalaCarrara. Sconfinato Olek!
Lo spirito del Natale futuro è quel ferro che trema sul tiro di Goss e che ci proietta alle prime storiche Final8! Prima o poi qualcuno scriverà una poesia sul ferro, che sa essere amico o traditore, ti illude, ti fa sognare, ti fa gioire o ti castiga. Sospende la percezione dello spazio-tempo e fa diventare infiniti pochi istanti indimenticabili.
Goss si è preso un tiro ad altissima percentuale, il primo rimbalzo sul ferro ha fatto salire il pallone in una posizione che sembrava essere perpendicolare al cesto, invece ancora un balletto dentro-fuori ci ha tolto qualche anno di vita ma ci ha fatto esplodere come poche altre volte in passato. Ancora un’impresa, l’ennesima. Battuta anche Venezia e, già che ci siamo, considerato che proprio schifo non fa, ri-salutate la capolista. Un sentito ringraziamento, amico ferro!
Menzione doverosa, lasciatemi aprire una parentesi a cui tengo, per coach Recalcati, che si presenta in sala stampa e, nonostante abbia perso ancora per una questione di pochi millimetri, nonostante abbia per le mani una fuoriserie che arranca ottava in campionato, non si lamenta, non cerca scuse ma anzi è generoso di complimenti per tutti. Per diventare grandi coach ci vuole esperienza, signori però si nasce. Chapeau.
Adesso, Sassari! Chi pensa sia una gita fuori porta ha dei seri problemi di comprensione. Non è questione di vincere o perdere, di limitare i danni, di non prendere un’imbarcata. Se pensate questi ragazzi facciano calcoli in ottica Capo d’Orlando, mi dispiace ripeterlo, davvero non capite niente. Andiamo in terra sarda senza l’assillo del risultato, questo certamente e non è poco, sapendo di giocare contro i campioni in carica che schierano giocatori di altro livello.
Sappiamo di non essere in forma smagliante, basta leggere il dato ancora una volta agghiacciante dei tiri liberi, e sappiamo che pochissimi scommetterebbero su di noi.
Io però dico che ci dobbiamo sintonizzare su Tvl, eccezion fatta per gli eroici che hanno prenotato il volo, e ce la dobbiamo godere. Siamo una squadra, uno staff, un pubblico, una famiglia meravigliosa. Siamo l’armata biancorossa e mai nessun ci fermerà, a prescindere. Buone feste.