TESI GROUP, CHI NON VIENE IN PIAZZA È UN TERMALE

La squadra alla sede della Tesi Group
La squadra alla sede della Tesi Group

PISTOIA. La premessa, tanto doverosa quanto banale, è che non vi è assolutamente la presunzione di voler insegnare niente a nessuno, men che mai di stilare il decalogo del vero appassionato o di spiegare a chicchessia come deve comportarsi. È altrettanto vero, però, che quando si ha il privilegio di avere uno spazio dove poter esprimere opinioni, onestà vuole che si dica sempre e sinceramente cosa si pensa, anche correndo il rischio di irritare qualcuno.

L’appuntamento per la presentazione dei ragazzi alla città, come noto a tutti, è per mercoledì sera, ore 21.30 in Piazza Duomo. Mi permetto alcune considerazioni che paiono ragionamenti quantomeno sensati.

Prima di tutto, bisogna ricordare che quest’anno vi è lo spostamento della location, dalla Sala a Piazza del Duomo, per permettere la presenza del truck “Errea” che, nelle vesti di sponsor tecnico del Pistoia Basket, ha messo a disposizione una delle sue strutture moventi più importanti per rendere lo spettacolo ancora più avvincente. È evidente, tuttavia, che cento tifosi sulla Sala costituiscono un certo tipo di colpo d’occhio, che chiaramente viene favorito anche dallo “struscio” fisiologico tra i locali, mentre lo stesso numero di appassionati in piazza Duomo rischiano di non riuscire a rendere il clima bollente degli scorsi anni.

Naturalmente, mercoledì sera saremo molti più di cento persone, però la possibilità che risulti una presentazione più fredda degli scorsi anni esiste, anche se questa è stata considerata un rischio calcolato dagli organizzatori, che certamente confidano su quella immensa passione che ha portato la quota di abbonati oltre le 1.600 unità.

Vincenzo Esposito
Vincenzo Esposito

C’è una cosa, però, che la dirigenza non poteva considerare, la concomitanza di questa presentazione con i quarti di finale degli Europei che vedono l’Italia contendersi la semifinale alla Lituania. Non la poteva considerare non già perché non avesse a disposizione un calendario degli Europei o perché sperasse che l’Italia venisse eliminata prima, ma perché, più banalmente, quella di mercoledì era comunque l’unica data possibile per la presentazione del roster, visti gli impegni della squadra in precampionato. Vi è di più, la giornata del 16 settembre è particolarmente sentita anche perché, come noto, rappresenta la ricorrenza della scomparsa di Matteo Bertolazzi.

Insomma, la dirigenza, che pure mille volte ha dato prova di disorganizzazione e superficialità, stavolta ha fatto una scelta giustissima, c’è poco da aggiungere.

Adesso, dunque, tocca a noi decidere di che pasta siamo fatti. Dobbiamo dimostrare, in primis a noi stessi, se siamo una pasta Barilla, sponsor della nazionale, ovverosia tanto gustosa quanto commerciale, oppure se siamo quella pasta di grano duro fatta in casa, che ha il sapore genuino delle cose veramente buone.

Baraonda Biancorossa - foto Maestripieri
Baraonda Biancorossa – foto Maestripieri

Mercoledì sera, cari amici, ci si conta sul serio, anche se qualcuno non vuole sentirlo dire. Ci si conta perché c’è da fare un piccolo sacrificio che non è condizionato da costi o impegni di lavoro del lunedì mattina, come può essere nel caso delle partite di campionato. Si fa un sacrificio che è una scelta di priorità, né più né meno. Dispiace a tutti non vedere la nazionale, ovviamente, ma se è vero come è vero che “questi sono tutti nuovi e devono capire dove sono arrivati” allora non può esistere nemmeno il dubbio su dove trovarsi mercoledì sera. In caso contrario anche il raduno di fine agosto sarà percepito come una rimpatriata tra amici che sono sempre in ferie e non hanno di meglio da fare.

Se davvero siamo tutti d’accordo che la società abbia fatto scelte giuste di mercato, se davvero riteniamo che sia giusto concedere grande fiducia e che questi ragazzi debbano avere la scossa di adrenalina che solo il nostro entusiasmo sa dare, se davvero siamo la tifoseria più bella d’Italia, se davvero “che sarà, sarà”, mercoledì sera tutti in piazza. Vedremo, una volta per tutte, se ha ragione chi ritiene che la passione per la palla a spicchi abbia ormai radici profonde o se ha ragione chi ritiene che buona parte del pubblico pagante è buona solo per l’incasso.

Io ci sarò, e voi?

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