TESI GROUP, DUE RIFLESSIONI CON ABBRI

Francesco Abbri
Francesco Abbri

PISTOIA. “Nuntio vobis gaudium magnum”, la coppia di play biancorossa è un mix da stropicciarsi gli occhi. Accanto alla sicurezza Filloy, infatti, la dirigenza è riuscita a convincere Ronald Moore a scegliere Pistoia.

Un gran bel colpo davvero, ancora più bello se, come sembra, lo Usa ha accettato di ridurre la propria pretesa di circa 30mila dollari. Ronald era in cima alla lista dei desideri del coach, non è un mistero.

Il suo arrivo garantisce qualità alla squadra ed è la dimostrazione che anche Vincenzino riesce a convincere i giocatori che lo hanno già conosciuto come coach, questo non può che essere un ottimo segno.

L’ingaggio del play Usa indica che ho sbagliato la previsione formulata la scorsa settimana. Come forse qualcuno ricorderà, avevo letto la firma di Knowles come quella del secondo play, mentre la conclusione dell’affare di oggi dimostra chiaramente che, almeno a palla ferma, Preston è stato preso come 2.

Tra l’altro, all’Alibabar si racconta che le ultime due stagioni di Knowles non preoccupino troppo, perché la sua carriera universitaria è stata molto convincente. Tuttavia sembra necessario adesso trovare il 3 con punti pesanti nelle mani, capace di garantirne almeno 15-20, per poi chiudere la rosa con un 5 di sostanza. Staremo a vedere.

In attesa degli ultimi due tasselli, ho rivolto qualche domanda a Francesco Abbri, figura carismatica della curva e barista della tribuna. Le sue riflessioni non sono state banali, tutt’altro.

Francesco, Partiamo dal mercato. Che mi dici dei colpi di mercato messi a segno fino ad ora?

Credo che Filloy ed Antonutti incarnino in pieno lo stile pistoiese, sono grintosi e lottano fino alla fine, mi piacciono molto. Lombardi è sicuramente un buon prospetto, ne parlano tutti davvero bene e sono sicuro che durante la stagione avrà dei grandi miglioramenti, dovremo saper pazientare.

Sugli americani mi fido di Iozzelli perché Marcus J e Preston sono alla prima esperienza in Italia, mentre Ronald non ha avuto un’ultima stagione fortunata ma sembra un gran bel giocatore.

– Fosse dipeso da te, chi avresti trattenuto della scorsa stagione?

Francesco Abbri [foto Maestripieri]
Francesco Abbri [foto Maestripieri]
A parte Filloy, avrei trattenuto sicuramente Valerio Amoroso. Sarei stato curioso di rivedere anche Hall, che ha margini di miglioramento notevoli, e cosa avrebbe potuto dare Cinciarini in un’annata senza infortuni.

– La prima impressione su Esposito?

Ottima. Si è presentato molto bene e sono sicuro ci farà divertire. Piace perché è un gran passionale, l’ho visto in conferenza di presentazione con la giusta faccia del coach che ha voglia di fare.

Vero che viene da due annate storte, ma se le si sanno leggere si capisce che i risultati finali non sono dipesi da lui, che anzi probabilmente ha fatto anche troppo se si considerano le condizioni in cui ha lavorato.

– Come prevedi il nostro campionato?

Spero ci salveremo prima possibile. Ce la giocheremo con Capo d’Orlando, Pesaro, Caserta, Cantù, Cremona, Torino e forse Varese.

– Come gestore del bar del PalaCarrara più volte hai protestato per alcune regole che, a tuo dire, non ti permettono di lavorare al meglio. Cosa vuoi aggiungere?

La questione è nota. Rispetto agli anni passati nell’ultima stagione siamo stati costretti a cambiare metodo di somministrazione delle bevande. Prima, infatti, pur tra mille limiti potevamo somministrare estathè in brick, bottiglie di plastica stappate e birre in bicchiere, oggi non possiamo vendere alcoolici, anche di bassa gradazione, e siamo costretti a versare tutte le bevande in bicchieri di plastica.

Tutto questo in un palazzo dove non è mai volata una bottiglietta in campo e dove, pur con tanto tifo appassionato, non si è mai avuto alcun problema di ordine pubblico. Nel resto d’Italia, però, dentro al palazzo viene venduto qualsiasi cosa, a Caserta addirittura birre in lattina. Mi pare assurdo, l’unico effetto prodotto è quello di danneggiare l’attività e far calare l’incasso.

La gente, ovviamente, preferisce non comprare da bere, il bicchiere è poco igienico e molto scomodo quando si tifa. Dato che non possono bere, i tifosi finiscono anche per non mangiare. Insomma, un disastro prodotto da norme di cui fatichiamo a comprendere il senso, visto che nelle attività limitrofe al PalaCarrara chi vuole può tranquillamente rifornirsi di tutti gli alcoolici che vuole.

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