TESI GROUP, ESPOSITO VUOLE DIECI “DELINQUENTI” IN CAMPO

Alex Kirk sotto canestro
Alex Kirk sotto canestro

PISTOIA. C’è un’immagine che gira molto sui social, soprattutto sulle pagine dedicate al mental-coaching, in cui è raffigurato il mitico Dan Peterson che, palla in mano, ricorda uno dei pilastri della leadership, quello dell’importanza di “non sanguinare mai davanti agli squali”. Viene spontaneo tranquillizzare il mitico Dan, davanti agli squali cinesi l’unico vero problema è stato quello di non morire di noia.

Meno male che la dirigenza biancorossa ha avuto l’intelligenza di non far pagare agli abbonati l’ingresso per questa amichevole, gli Shanghai Sharks si sono presentati al PalaCarrara con una formazione talmente imbarazzante da far quasi tenerezza. L’unico momento interessante è stato, di fatto, quello della conferenza stampa a fine gara, il nostro coach ha rilasciato qualche dichiarazione che vale la pena riportare.

Nessuna vera riflessione su punti, percentuali, assist e rimbalzi, Vincenzo ha avuto l’intelligenza e l’onestà intellettuale di non dare troppa importanza a questi numeri visto il livello tecnico degli avversari. Certamente Knowles ed Antonutti hanno segnato canestroni che fanno ben sperare, tuttavia lo hanno fatto di fronte ad avversari così evanescenti che non si può pensare sia già stato superato quel famoso scalino da salire per riuscire a trasmettere i progressi fatti dall’allenamento alla partita. Da segnalare otto punti per Severini con l80% dal campo, ma è certamente presto per pensare possa fare a sportellate con questa efficacia anche in serie A.

Dan Peterson
Dan Peterson

Esposito, dunque, è andato oltre le statistiche ed ha raccontato di aver visto grandi passi in avanti, soprattutto tenendo presente che la squadra sta lavorando su situazioni tecniche solo da poco e che ha sulle spalle carichi di lavoro atletico molto importanti. Ha raccontato di aver detto ai ragazzi che da adesso in poi si comincerà a fare sul serio, non tanto sul piano della qualità di lavoro, finora eccellente, ma perché già dal torneo di Monsummano verranno affrontate squadre vere, di categoria. Sarà necessario aumentare l’intensità degli allenamenti, anche se il coach ha tenuto a ribadire di essere estremamente soddisfatto della disponibilità e dell’atteggiamento dei ragazzi.

Ha poi speso due parole in particolare su Kirk e Blackshear, che appaiono indietro semplicemente perché sono arrivati più tardi e devono ancora smaltire un certo carico di lavoro atletico, ma, ha sottolineato il coach, la tabella di marcia è stata in realtà rispettata da tutti. Si è detto soddisfatto per l’ottima risposta data dai ragazzi, anche dai giovani, pur in assenza di un giocatore chiave come Thornton.

È poi passato a parlare di Lombardi, che sia a Siena che in casa contro i cinesi è apparso volenteroso ma poco in palla. Vincenzo ha ribadito che Eric ha del tutto smaltito i problemi di natura fisica, ma sul piano tecnico non ha fatto praticamente niente, quindi in realtà nelle prime uscite ha svolto il proprio compito meglio di quel che era lecito aspettarsi. Un ragazzo dal fisico illegale, ha continuato il coach, ma che ha bisogno di un grandissimo lavoro tecnico e che purtroppo ha perso tre mesi di tempo per curarsi.

Wayne Blackshear appoggia a canestro
Wayne Blackshear appoggia a canestro

Il momento più bello della conferenza, però, è stato quello finale. Viene chiesto un parere sul gruppo, dato che da fuori sembra veramente un roster di ragazzi non solo con la testa sulle spalle, ma che davvero si divertono a giocare assieme. La risposta del coach è di quelle che fanno saltare sulla sedia tutti i presenti, dato che sotto i panni del giornalista batte in tutti noi il cuore del tifoso. Non bisogna confondere i bei ragazzi coi giocatori, ha risposto Vincenzino, perché coi primi si va a cena fuori, mentre coi “figli di”, testuale, si vincono le partite. Va benissimo il fatto che ci sia un bel gruppo, ha continuato il coach, ma “io in mezzo al campo voglio dieci delinquenti”, sempre parole testuali. Su questo lavoreremo, ha concluso il coach, per alzare la cattiveria, l’obiettivo è salvarci il prima possibile, senza fare voli pindarici o fantasie strane, e per fare questo “servono delle iene in mezzo al campo”. Sarà carico il coach, che dite? Fantastico Esposito!

Adesso dunque un fine settimana tra Monsummano, di sabato, e Montecatini, di domenica, per un quadrangolare contro squadre contro le quali tra meno di un mese si giocherà per fare sul serio. Un doppio appuntamento da non perdere per vedere i progressi nella costruzione del gioco e nell’affiatamento corale. Ancora una volta, uno degli aspetti più interessanti sarà quello di vedere come verrà cercato e cosa sarà in grado di dare Kirk. Filloy, in occasione del media day, mi disse che quella di Alex era una presenza confortante, perché, rispetto al passato, sapere di poter dare la palla sotto, per meglio dire avere un’alternativa importante alla circolazione sul perimetro, avrebbe portato tutti a giocare con maggiore tranquillità. Staremo a vedere.

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