TESI GROUP, LA SCONFITTA QUESTA SCONOSCIUTA

Giorgio Tesi Group [foto Maestripieri]
Giorgio Tesi Group [foto Maestripieri]
PISTOIA. Giacomo 1:2-4 “Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti” oppure anche Timoteo 4:7-8 “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede”

Credo siano necessarie citazioni bibliche per raccontare un momento apocalittico, grandioso, imponente, solenne. A fine partita ho letto il post di Luca Silvestrin, che voglio citare testualmente “Nessun rammarico. Nessuna recriminazione. Orgoglio smisurato anche di fronte ad assenze pesantissime.

Mai domi, mai nessun passo indietro. L’orgoglio di rappresentare una citta’ che merita di essere rappresentata per il calore che da’ incessantemente. Una sconfitta dal sapore dolcissimo.” Poco dopo mi sono imbattuto nelle parole scritte su facebook da un’altra leggenda della pallacanestro italiana, Flavio Carera: “Alla fine del terzo quarto without words, il basket lo sport piu’ entusiasmante che ci sia”.

Insomma, è stato il classico spot per la pallacanestro. Alzi la mano chi, a metà tempo, avrebbe mai potuto prevedere un terzo quarto di tale fattura. Mi sono innamorato della palla a spicchi che non avevo ancora sei anni – grazie babbo, non ti ringrazierò mai abbastanza – ed il PalaCarrara doveva ancora essere progettato.

Insomma, qualche aneddoto da raccontare ce l’ho anche io. Eppure faccio fatica a ricordare qualcosa di simile a quello messo in mostra dalla truppa biancorossa domenica sera. Dieci minuti di bellezza assoluta, dieci minuti che saranno ricordati e raccontati per tanto tempo.

la coreografia [foto Maestripieri]
La coreografia [foto Maestripieri]
Anche il grande applauso finale, che bellezza! La maturità, mai scontata, di un pubblico che ha capito e sa rendere onore ai propri beniamini nonostante la sconfitta. Sì perché sperare nel miracolo sarebbe stato davvero chiedere troppo.

Già l’assenza di Filloy era stata una brutta tegola, trovarsi dopo due minuti di gioco a fare a meno del miglior playmaker del campionato, ritrovarsi sostanzialmente in sei e del tutto scoperti in regia avrebbe mandato al tappeto chiunque. Non i ragazzi di Vincenzo, loro fanno parte della categoria epica dei lottatori mai domi.

Dieci minuti che entrano di diritto tra le pagine più belle del grande libro della pallacanestro pistoiese, con un parziale di 29-13 e un’intensità, un cuore ed una voglia di vincere che possono essere espresse solo da giocatori mai banali. Coach Repesa, dopo aver fatto complimenti sinceri agli avversari, ha sottolineato che i men-in-red hanno sbagliato tutto nel terzo quarto e dal suo punto di vista è corretto e comprensibile che voglia sottolinearlo, tuttavia non possono essere scalfiti minimamente i meriti dei ragazzi.

Dopodiché, inevitabilmente abbiamo pagato la lingua penzoloni causa rotazioni ridottissime. Però pensare che a 50 secondi dal termine della partita eravamo lì a spendere il fallo tattico per bloccare il cronometro e sperare nell’errore dalla lunetta è un qualcosa di assolutamente clamoroso.

Per vincere avremmo probabilmente avuto bisogno di quel famoso innesto che, io per primo, ho sempre ritenuto tutto sommato una spesa inutile. Con l’infortunio di Moore la questione si sposta, perché dal valutare l’opportunità di un nuovo innesto si passa alla necessità di ingaggiare almeno un esterno in più.

Il profilo di Mordente, ammesso e non concesso che il giocatore sia sempre alla finestra ad aspettare la chiamata, è sembrato meno appetibile nel momento in cui i primi esami hanno fatto pensare ad un lungo stop per Ronald, mentre torna ad essere interessante se si considera che, bollettino medico ufficiale alla mano, il play Usa tornerà in campo già contro Cantù.

Va tuttavia considerato, però, che stanno aumentando le preoccupazioni per il recupero di Filloy, che nel momento in cui scrivo sembra averne ancora per un mese. Quindi cosa fare? Non sembra un compito banale per il bravo Iozzelli.

Michele Antonutti [foto Maestripieri]
Michele Antonutti [foto Maestripieri]
Un ragionamento di fondo credo potrà essere utile, quello volto a provare a far chiarezza una volta per tutte sulla situazione budget. Premessa doverosa, non ho accesso diretto ai dati ufficiali e la mia fonte non è societaria, quindi prendete le indicazioni con beneficio del dubbio.

Diciamo la verità, l’ingresso di Hitachi ha fatto girare la testa e perdere il senso della realtà a più di un tifoso. I dati ufficiali, però, non permettono troppi voli di fantasia. I giapponesi sembra abbiano firmato un triennale dalla prossima stagione fino ad aprile 2019 che prevede un centone a campionato, per un totale di 300mila nell’arco dei 3 anni.

Inutile mettersi a fare i conti in tasca ad Hitachi, quali che siano le potenzialità di investimento questi sono i dati neri su bianco. Non sono dati nemmeno banali, a ben vedere. Va detto, però, che sembra quasi sicuro un passo indietro della Tesi Group, su cui la dirigenza spera di contare come sponsor delle giovanili e sul piano della disponibilità di appartamenti per i giocatori.

Diciamo quindi che, dati alla mano, tanto per esser chiari tra Hitachi e Tesi poggia e buca farà più o meno pari. Cosa ci può essere in più e di meglio dalla prossima stagione? I tedeschi.

The Fleex è entrata come gold sponsor pochi mesi fa, quindi ha versato almeno 60mila nella cassa societaria. Per la prossima stagione la situazione main sponsor è tuttavia aperta ad ogni possibilità. La quota per essere considerati tali si aggira intorno ai 300mila, e sembra che stavolta la dirigenza sia nelle condizioni di non dover subire un gioco a ribasso. Maltinti & C. si guardano intorno senza precludersi nulla.

Personalmente la settimana scorsa ho scommesso sui tedeschi, tuttavia la presentazione in pompa magna dell’accordo con Hitachi fa pensare che la cifra dei giapponesi possa anche essere modificata al rialzo prima dell’inizio della prossima stagione. Resta il fatto che nessun accordo è stato ancora siglato per quelli che saranno i soldi davvero pesanti per le prossime annate.

Preston Knowles [foto Maestripieri]
Preston Knowles [foto Maestripieri]
Tutto questo quadro per far capire che, senza dimenticare il buco di bilancio che ci portiamo dietro da qualche stagione, nell’immediato non è operazione banale quella di ingaggiare rinforzi, piaccia o meno è così.

Allora non resta che avviarsi a Milano per le F8 di venerdì sapendo che la società considera questa tappa come sostanziale pausa campionato, dico in ottica mercato, e che i ragazzi forse non saranno motivatissimi a spremersi troppo, pur cercando di fare la “bella figura” di cui ha parlato il coach in sede di presentazione della sfida.

Io salirò lo stesso a Milano perché questa squadra e questa dirigenza meritano rispetto ed affetto incondizionato. Il momento sarà comunque storico, ancora grazie ragazzi!

[Luca Cipriani]

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