TESI GROUP. PALACARRARA NUOVA PISCINA OLIMPICA

Stracci per terra [foto Alessia Gavazzi]
Stracci per terra [foto Alessia Gavazzi]
PISTOIA. Probabilmente il Sindaco-filosofo di Pistoia è effettivamente convinto che tutto vada preso con filosofia, altrimenti non si spiega. Forse, più banalmente, il Governo della città ha deciso di prendere di petto la questione delle piscine e, per mettere un freno alla fuga degli olimpionici verso strutture costruite a regola d’arte, ha individuato nell’ormai ex PalaCarrara la location più adatta per far allenare a modo i nuotatori.

Nell’attesa di costruire la piscina, sembra esser partita la raccolta di acqua. Va bene, lo ammetto, non sono battute che fanno sganasciare dal ridere, però sinceramente quello che sta accadendo al palazzetto non ha più alcuna spiegazione accettabile. Il tempo delle giustificazioni è finito, è suonata la sirena ma è mancato il buzzer beater della Giunta.

Caro Sindaco, mi permetta una certa schiettezza. La sera della presentazione della squadra lei non ha ritenuto di salire sul palco per il saluto formale alla squadra perché pare ci fosse il timore di ricevere qualche fischio dalla piazza. Ma invece di preoccuparsi di questo, perché non ha provato a recuperare l’amicizia del popolo del PalaCarrara procedendo alla ristrutturazione della copertura del palazzetto?

So già la risposta, mi perdoni ma a volte anche Lei che ha un’invidiabile capacità oratoria sembra diventare un disco inceppato. Ci sono tempi tecnici, siamo tutti impegnati sul punto, la matassa deve esser dipanata dai dirigenti comunali, è necessario sedersi al tavolo assieme alla dirigenza del Pistoia Basket, la questione non è banale eccetera.

Stracci per terra [foto Alessia Gavazzi]
Stracci per terra [foto Alessia Gavazzi]
Sa qual è il vero dramma, Sindaco? Il fatto che io Le creda e Le dia ragione, almeno in parte. Resta il problema di capire, però, quale sia la vera utilità del politico, non parlo ovviamente della Sua ma mi riferisco a quella del politico come categoria generale, se questi è sempre dannatamente limitato ed imbrigliato dalla fantomatica figura del dirigente comunale e del tecnico.

Via, Sindaco, parliamoci chiaro. Quando incalzato da alcuni consiglieri comunali ha dichiarato che è finita l’epoca delle toppe del tetto e che è arrivato il momento di rifare tutta la copertura, o in alternativa di pensare ad una struttura simile a quella di Pesaro con tanto di teloni sospesi sotto il tetto che fanno defluire l’acqua fuori dal palazzetto, cosa ci sta dicendo? È lecito sperare che ci se ne voglia finalmente occupare seriamente? Era così assurdo sperare che il problema fosse preso in considerazione in estate, senza aspettare l’inizio del campionato e le piogge di ottobre?

La leggo sulla pagina ufficiale di facebook preoccupato di tranquillizzare i tanti appassionati che le chiedono conto, ma la domanda che viene spontanea, e che non può essere bollata come “polpetta avvelenata”, è quella che le sottopongo adesso. Come ricorderà, Sindaco, la scorsa stagione non siamo riusciti a qualificarci per i playoff, sicuramente lo avrà letto sui giornali.

Federica Pellegrini presto a Pistoia
Federica Pellegrini presto a Pistoia

Non può venirci a raccontare, inoltre, che non era a conoscenza del disagio della pioggia sul parquet, che purtroppo è un problema che ci portiamo dietro da anni. Ecco, quando ad inizio maggio le luci del PalaCarrara si sono spente, perché non vi era nessuno già pronto a montare il cantiere? Perché ci siamo ridotti a discuterne a ottobre?

Guardi Sindaco, ho scritto con schiettezza e concludo con estrema sincerità, Lei che si preoccupa di qualche fischio di contestazione non ha forse l’esatta percezione del rischio che sta correndo, in termini di gradimento da parte dell’elettore appassionato di basket, se dovesse capitare l’irreparabile.

Non so se ha fede, Sindaco, ma mi permetta un consiglio appassionato: preghi Dio che non si debba assistere alla sconfitta a tavolino della nostra squadra del cuore. Sarebbe oggettivamente intollerabile ed a nulla servirebbe il successivo scarica-barile delle responsabilità.

Vede, Sindaco, io non so che intenzioni abbia, ma se davvero intende ricandidarsi tra due anni sa meglio di me che, quando qualcuno esce da un’esperienza di governo, non può permettersi il lusso della promessa, ma deve portare all’elettore il resoconto di quanto fatto. Decida lei se intende continuare a costringerci a confidare in Giuliacci e nelle sue benevoli previsioni meteo, oppure se vorrà finalmente appuntarsi al petto la medaglia del Sindaco delle belle parole a cui sono seguiti tanti fatti concreti.

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2 thoughts on “TESI GROUP. PALACARRARA NUOVA PISCINA OLIMPICA

  1. Domanda controcorrente: ma siamo sicuri che la maggioranzqa dei cittadini di Pistoia frema dalla voglia di spendere ingenti risorse per il palazzo dello sport e lo stadio? per la manutenzione, forse anche spese per energia elettrica e riscaldamento, solo queste ultime ammontano a quasi duecentomila euro l’anno, a fronte di una pigione ANNUALE percepita dal Comune rispettivamente (se non erro) di diecimila euro (palazzo dello sport) e quattordicimila euro (stadio)? mentre tutti gli introiti, compresa la pubblicità derivante anche dai cartelloni affissi all’interno, vanno al gestore e non ai pistoiesi? sono convinto che le pigioni si ripagano con uno solo di questi cartelloni, e forse non dei più grossi.
    Personalmente e forse anche altri come me non sono mai andati a vedere una sola partita allo stadio o al palazzo dello sport, ciononostante, tutti siamo chiamati a contribuire per il sollazzo di alcuni.
    Non sarebbe il caso di rivedere i contratti di affitto, spostando a carico dei gtestori le spese necessarie, considerata la miserrima pigione richiesta? Meditate gente, meditate.

    1. Gentile Alessandro,
      il suo punto di vista è evidentemente più che sensato, ma mi permetta alcune riflessioni.
      La prima è quella per cui la partita della domenica non è solo sollazzo per pochi, ma anche immagine di Pistoia a giro per l’Italia. Immagine molto positiva, tra l’altro, a prescindere dal risultato sul campo.
      La seconda è che se si estremizza il suo ragionamento allora il Comune deve completamente abdicare a qualsiasi investimento nello sport, dato che questo inevitabilmente interessa una parte della comunità.
      La terza, forse la più importante, è quella per cui se ci non ci sono soldi e quei pochi che ci sono devono essere investiti in altre priorità, perché non lo si dice chiaramente?
      A me pare che in questa vicenda manchi più che altro il coraggio della chiarezza. Se a precisa domanda il Sindaco continua a rispondere che i lavori si faranno senza ulteriore proroga, io mi sento autorizzato a stigmatizzare per il fatto che si è aspettato troppo.
      E’ ovviamente facile immaginare vi sia un problema di copertura costi, ma allora lo si dica chiaramente e si corra il rischio di esser bollati come incapaci di amministrare la città.

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