TESI GROUP, TRA FINAL-8 E REALTÀ

Ariel Filloy [foto Maestripieri]
Ariel Filloy [foto Maestripieri]
PISTOIA. Ci congediamo da questo anno solare 2015 con una sconfitta in terra sarda ma anche con tanta fiducia per l’anno che viene.

La partita contro i campioni in carica, se riletta razionalmente a mente fredda, è stata giocata in maniera eccezionale per 35 minuti circa, mentre negli ultimi istanti di gioco ha purtroppo inevitabilmente prevalso la stanchezza dei nostri ed il maggior tasso tecnico, oltre che la maggior ricchezza in rotazione, degli avversari.

Bene fa il coach a sottolineare, tra l’altro garbatamente e senza alcuna vera polemica, che probabilmente non tutti stanno cogliendo l’enormità e l’importanza del lavoro svolto fino ad oggi. Tutto vero, nessuna sconfitta di cui vergognarsi e, dati alla mano, solo due partite in cui effettivamente non siamo riusciti a realizzare canestri negli ultimi minuti. Un clamoroso terzo posto in classifica e la possibilità concreta, impensabile a settembre, di chiudere il girone di andata a quota venti. Una qualificazione alle F8 che ha il sapore del traguardo storico. Io non solo colgo, ma sono al limite dell’idolatria per il coach e per questi ragazzi!

Ronald Moore [foto Maestripieri]
Ronald Moore [foto Maestripieri]
Tuttavia, Vincenzo lo sa perfettamente senza che glielo debba spiegare nessuno, è la delusione dell’appassionato vero che, a volte, fa parlare molti di noi con la pancia e non col cervello. Accarezzare l’idea di essere corsari a Sassari, andarci vicinissimo e, di fatto, vedere una vittoria epica scivolare inesorabilmente via, fa restare male.

Razionalmente tutto ha una spiegazione e benissimo fa il coach a fornirla, ma io comprendo perfettamente i più sanguigni tra noi, ci mancherebbe altro.

Come detto, tutto ha un suo perché. Non è un caso che Knowles non fosse in campo nei momenti cruciali, Preston continua a non avere nelle gambe i minuti necessari ed il coach è costretto a farne uso limitato. Ci siamo tutti giustamente compiaciuti nel vedere il maggior utilizzo di Severini e Mastellari rispetto alla stagione scorsa, poi però ti rendi conto che quasi tutte le partite sono finite punto a punto, vai a vedere i minutaggi complessivi e scopri che in 14 partite il buon Luca, per esempio, ha giocato 40 minuti totali.

Allora se è vero che i giovani hanno avuto piccoli spazi di partita vera, utilissimi per crescere, è altrettanto vero che la loro utilità effettiva nel far rifiatare i titolari è stata sostanzialmente quasi nulla. Vedi Filloy prendersi un tiro da tre forzato con due mani sul viso, poi però rileggi la partita e ti accorgi che Ariel ha svolto un lavoro “matto e disperatissimo” in difesa ed allora capisci che una minor lucidità in attacco è fisiologica.

Nel caso specifico, tra l’altro, ti accorgi anche che i 24 secondi erano al termine e che forse qualcun altro, prima del ribaltamento di fronte, non ha visto una buona linea di passaggio sotto canestro, o se l’ha vista non ha avuto sufficiente coraggio per osare uno schiacciato a terra.

Insomma, al di là delle tanti chiavi di lettura che noi appassionati veri proviamo sempre a dare, la spiegazione c’è ed è banale: noi siamo Pistoia, con tutti i nostri pregi ed i nostri limiti. Punto

Vincenzo Esposito [foto Maestripieri]
Vincenzo Esposito [foto Maestripieri]
Dice bene Vincenzo, godiamoci questi ragazzi perché buona parte di essi la prossima stagione saranno altrove. Godiamoci un immenso Moore che sta portando a scuola molti pari ruolo.

Godiamoci Kirkone, che quando gioca meno bene sfiora sempre la doppia doppia. Apprezziamo lo sforzo di SuperEric, che in LegaDue giocava da 4, da noi sta imparando l’arte del 3 ma che probabilmente ha anche i numeri del 2. Godiamoceli tutti e ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo.

Ricordiamo l’ultima in casa dell’era Moretti, quel meraviglioso trentello rifilatoci da Varese. Ricordiamoci CJ Williams, che ancora turba il sonno di tutti noi. Ricordiamo il senso di smarrimento estivo, con San Paolo che si stava accasando altrove e sembrava portare via con sé il vice ed il direttore sportivo.

Ricordiamoci che abbiamo un budget di un certo tipo. In linea di principio non ha nemmeno tutti i torti chi suggerisce di cercare un italiano scontento in LegaDue che venga su per tre ciotole di riso a garantire dieci minuti di respiro ai titolari, ma all’atto pratico, almeno secondo me, è un tipo di operazione che non ha molto senso perché la salvezza sarà presto raggiunta ed in prospettiva è meglio non spremere ulteriormente chi già si è frugato in tasca.

Auguriamoci, piuttosto, che si concretizzino le molte trattative in ballo con potenziali sponsor di peso. Auguriamoci, per chiudere con le parole del coach, di restare in serie A il più a lungo possibile. Buon anno biancorosso a tutti.

[Luca Cipriani]

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