PISTOIA. La formula utilizzata per la benedizione dei cavalli prima del Palio di Siena sembra la preghiera e l’auspicio migliore da rivolgere alla truppa Moretti che, in procinto di scendere ad Avellino per la seconda trasferta consecutiva dopo la prova convincente e sfortunata offerta contro Brindisi, deve centrare assolutamente la vittoria per continuare la corsa alla post season.
Una partita, quella di Avellino, che dirà molto sulle reali possibilità di centrare i playoff dei biancorossi. Sicuramente i prossimi avversari, classifica alla mano, sembrano decisamente più alla portata dei pugliesi e se l’atteggiamento dei nostri sarà costruttivo ed intelligente come quello di domenica scorsa avremo grosse possibilità di strappare la vittoria.
Sì perché contro la corazzata Enel Brindisi i ragazzi di Moretti hanno giocato una prestazione convincente, esprimendo probabilmente un basket anche più stimolante di quello degli avversari, che hanno avuto ragione dei nostri solo nelle battute finali. Un dato, in verità, racconta la partita di domenica scorsa, quello delle percentuali del tiro dalla lunga: 50% per Brindisi (16/32) contro il nostro il nostro 23,5% (4/17) ed ecco spiegato il meno 12 finale.
C’è da essere orgogliosi dei nostri, che hanno giocato una bella pallacanestro, mentre Enel si è limitata ad impostare una partita di tiro a segno. Certamente, quando schieri assi del calibro di Denmon, Pullen e Mays la scelta è quasi obbligata e chi vince ha sempre ragione. Tuttavia piace sottolineare l’atteggiamento dei biancorossi che, pur privi di Cinciarini e Brown, hanno giocato una partita intelligente ed intensa, senza disunirsi nei momenti di difficoltà ma anzi riuscendo in più di un’occasione a rientrare in partita dopo parziali negativi importanti.
Un altro dato deve far riflettere: i nostri 19 liberi tirati contro i loro 9 tentati. Un dato che dimostra che non esiste alcun complotto arbitrale contro Pistoia, che quando gioca in modo accorto alternando correttamente le soluzioni dal perimetro e quelle sotto canestro viene tutelata dai tre in grigio com’è logico che accada. Anche il dato di Brindisi ce lo dimostra, quando si tira moltissimo da tre è oggettivamente complicato che gli arbitri possano punire la difesa avversaria.
Bello il risveglio di Williams, che con i suoi 19 punti si sta mettendo alle spalle un periodo complicato, per sua stessa ammissione, da problemi in famiglia. Non potevo saperlo e mi dispiaccio molto di aver perso la pazienza nelle ultime settimane. Pistoia, se vuole conquistare l’ottavo posto, non può prescindere dalla lucida follia di Williams. Bentornato tra noi, CJ!
La classifica dice Bologna settima a 24 punti e poi un gruppone a 22 composto da Pistoia, Roma, Cremona e Cantù. Vincere ad Avellino sarebbe di importanza capitale, anche perché nella stessa giornata è lecito sperare che Roma perda in trasferta a Milano e che Cantù venga battuta in trasferta da Venezia, con il quadro delle dirette concorrenti che si chiude con lo scontro tra Cremona e Bologna. Da segnalare, tra l’altro, la prima partita vera di Ron Artest, che in soli 18 minuti di gioco ha brutalizzato Capo d’Orlando e dimostrato il valore aggiunto che può essere per Cantù.
Noi dal canto nostro avremmo principalmente bisogno che si svuotasse l’infermeria. Milbourne pur su una gamba sola ha dato lampi di classe a Brindisi, Cinciarini sembra purtroppo indietro nel recupero mentre il tendine di Brown sta diventando un mezzo mistero. Tuttavia Pistoia sa dare il meglio anche nelle difficoltà. Proviamoci