PISTOIA. La tentazione forte è quella di fare un po’ di vecchia sana ironia. Sarebbe semplice immaginare Paolo Moretti sulla strada di ritorno a casa che, durante la sosta al grill, tra un morso al Camogli ed un sorso di minerale ripensa alla settimana di lavoro appena conclusa.
Perdere di 34 in coppa, venire a Pistoia e prenderne altre 33 senza capirci sostanzialmente nulla, non capita tutti i giorni. Se poi all’orizzonte arriva il Paok, chissà che sensazioni e che brividi sulla schiena.
Sì, sarebbe davvero bello citare l’ironia feroce del web – tra tutte, l’immagine di Giovanni Paolo XXXIII – anche perché probabilmente succederebbe come a giugno scorso, quando qualcuno pensò di fare uno sgambetto segnalando a Varese un pezzo pieno d’ironia, ottenendo però l’unico risultato di farlo diventare virale e fargli battere ogni record di lettura.
Fu un momento clamoroso, credetemi. Una schiera di fedelissimi insultava il sottoscritto, mentre il coach – così mi hanno raccontato- ci fece una risata sopra, dimostrandosi evidentemente molto più intelligente di alcuni amici pistoiesi.
Son sincero, mi piacerebbe scrivere che Paolo è sembrato assumere le vesti di Luciano Onder, il conduttore di Medicina33, che, sintonizzatosi sulle frequenze pistoiesi ha tranquillizzato i supporter biancorossi, dimostrandoci che quei sintomi di nervosismo e quei segnali di una squadra pasticciona non erano nulla di serio o grave. Diagnosi assolutamente benigna, un gran sospiro di sollievo.
Mi piacerebbe spingere, ma non lo farò, o quantomeno mi fermo qui. Del resto ci sono fior di autentici supporter che spiegano, con toni a tratti quasi melodrammatici, che bisogna essere grati, pertanto anche l’ironia più banale deve essere vietata. La cosa strana è che, dopo aver fatto due calcoli rapidi assieme al Presidente Roberto Maltinti, a noi risulta di aver già ringraziato un sacco di volte il nostro ex coach, Precisamente, 643mila volte in sei anni e mezzo.
Ecco, a me parrebbe che dopo tutto questo ben di Dio di ringraziamenti si possa concedersi anche un po’ di ironia, o magari farci venire il sospetto, dopo un meno 33, che Paolo resti il più bravo di tutti per popolare acclamazione, ma insomma tutto sommato anche Vincenzino non sia così malvagio. O no?
La verità è che ci sono state diverse persone che domenica pomeriggio hanno preso appunti. I primi sono stati gli Arditi. Cari Baraondini, lasciatemelo dire, non sempre mi ritrovo sulla linea ed a volte non vi capisco, però al cospetto di quel manifesto di dabbenaggine, cialtroneria e insipido pressappochismo messo in scena dagli Arditi, non resta che alzarsi in piedi, levarsi il cappello e farvi un grande applauso. A voi ed a tutta la curva, davvero orgogliosi di essere pistoiesi. A Varese rileggano gli appunti, imparino.
Anche lo staff tecnico di Varese – scriviamolo così – ha preso un bloc notes intero di appunti, sul piano tecnico e tattico. Veramente, Vincenzo, grazie. Lavori come un matto e sai fare di necessità, virtù. Sei un grandissimo coach.
Annientare gli avversari con due giocatori in meno e senza 4 di ruolo è stato un capolavoro da registrare e far vedere al corso allievi-allenatore. Non ci hanno capito nulla, non gli hai fatto capire nulla. Dal secondo quarto in poi hai alzato la pressione difensiva ed è stata notte fonda. Un crescendo pazzesco, incredibile a vedersi-. Maynor ha segnato 8 punti, Solazzi 4, per dire.
Le cifre finali, su tutte le valutazioni complessive, raccontano una domenica irripetibile. Eppure non sbagli quando dici che davanti ci sono ancora lacune su cui lavorare, nonostante 97 punti segnati. Che bellezza, Vincenzino! Avevo tanti dubbi sulla squadra, ci hai ricordato ancora una volta che il materiale umano del roster è davvero in ottime mani. Chapeau.
La seconda, più importante, è per l’Mvp morale della gara, Pippo is on fire. Un leone, capace di ricacciare al mittente ogni critica, comprese quelle del sottoscritto. Mi fa enormemente piacere cospargermi il capo di cenere, continua così.
[Luca Cipriani]