THE FLEXX, ECATOMBE CANTURINA!

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The Flexx-Trento [foto Risi]
PISTOIA. Quanto mi piace il titolo che ho appena scelto non si spiega a parole!

Sono sicuro che Alberto Niccolai vorrà perdonarmi se, di fatto, finisco per parafrasare le parole con cui ha deciso di dimettersi – ecatombe amministrativa, così Niccolai ha definito la vicenda relativa al tetto del PalaCarrara e ha spiegato la decisione, bella e nobile, di fare un passo indietro – ma davvero prima di avvelenarmi la giornata commentando le gesta di alcuni dei nostri eletti sento il bisogno di ossigenare il cervello con un po’ di sano sfottò agli amici dei cugini.

Come sia stato possibile l’ultimo quarto, sinceramente non è chiaro nemmeno adesso a mente fredda. Un po’ ce l’hanno regalata – clamoroso non commettere fallo tattico sul possesso del nostro pareggio a fine gara – un po’ l’inerzia è girata su un paio di bombe di Ronald Moore, un po’ la grinta del nostro coach che non molla mai un centimetro, un po’ la stoppata di Lombardi sul tiro di tripla J, tante cose hanno reso possibile quello che, a buona ragione, qualcuno ha definito il miracolo di Natale.

Eppure, alla sirena del terzo quarto mille domande affollavano la mia testa. Mi chiedevo, per esempio, se Robertone Maltinti fosse davvero malato, oppure se fosse salito dal collega presidente Andrea Agnelli per farsi spiegare come si gestisce un impianto di proprietà.

Notoriamente, infatti, Agnelli investe nella propria squadretta di provincia più o meno le stesse cifre di cui vive il Pistoia Basket. Dite di no? Ma siete sicuri? No perché, a sentire Alessio Bartolomei parrebbe invece di sì, altrimenti certe posizioni non si spiegano. Da non sapere a chi credere, dunque.

Alessio Bartolomei
Alessio Bartolomei in consiglio d’estate

Oddio, se ripenso che Bartolomei è lo stesso che, in una sessione di Consiglio di qualche mese fa, portò ad esempio il modello Nba come quello che sarebbe stato ideale per la gestione di impianti come il PalaCarrara, allora il dubbio che il consigliere in questione trovi piacere nel provocare diventa lecito.

Ma probabilmente sbaglio io, del resto anche Terran Petteway può essere facilmente confuso con Steph Curry, vero o no? Insomma, i Golden State, piuttosto che i Chicago Bulls, giocano a basket o no? La The Flexx non gioca a basket? Dunque, vada per il modello Nba ed evviva il Consigliere Bartolomei, fa anche rima.

Credetemi, meno male che abbiamo almeno vinto la partita, altrimenti sarebbe stato un lunedì nerissimo. Non è solo una questione di classifica o di morale, il punto è che il lunedì passato in Consiglio è stato deprimente, i tifosi presenti avevano più o meno la stessa espressione del Citto a fine partita.

Sembra sinceramente che la nostra Amministrazione, fino ad oggi poco sensibile agli interessi delle varie società sportive cittadine – mi si permetta questo giudizio critico da cittadino ed elettore – si sia improvvisamente intestardita nella disciplina sportiva meno nobile, la più classica arrampicata sugli specchi.

Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia
Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia

La vicenda delle infiltrazioni piovane dal tetto del palazzetto, infatti, risale ad anni fa, la domanda nasce dunque spontanea: perché il Comune, proprietario dell’immobile, non ha predisposto un normalissimo appalto per tempo? Non c’erano soldi? Se non c’erano, è possibile sapere con quale magia sono stati improvvisamente trovati? Da dove saltano fuori?

Insomma, si può pensare che il Governo della città si sia disinteressato negli anni alla questione? Si può scrivere che la procedura imbastita – quella che, di fatto, oggi è nell’occhio del ciclone – è figlia della fretta in cui ci si è trovati improvvisamente ad operare? Si può ribadire e sottolineare che questa fretta è dovuta ad una mancanza di attenzione della Giunta Bertinelli?

Se queste considerazioni, che francamente a me sembrano banali, non sono corrette ne vorremmo prendere atto. Qualcuno della maggioranza spieghi, però, perché il tempo della fiducia a scatola chiusa è finito, almeno per quello che riguarda il popolo del PalaCarrrara.

Un pasticcio, un pastrocchio come detto da molti. Oggi, come accennavo, si tenta di scalare gli specchi. Dal Sindaco alla maggioranza, fino anche al solito Bartolomei, viene chiesta l’ormai celeberrima garanzia.

Il ragionamento a monte di questa richiesta è ormai notissimo, si continua infatti ad insistere che, siccome tra la vecchia Pallacanestro Pistoia ed il nuovo Pistoia Basket i soggetti coinvolti sono più o meno gli stessi – la scrivo evitando tecnicismi, il succo è quello – allora si vorrebbe portare a compensazione un vecchio credito che il Comune vanta con la Pallacanestro Pistoia con la spesa per rifare il tetto.

Roberto Maltinti [foto Maestripieri]
Roberto Maltinti [foto Maestripieri]
Perdonatemi e spiegatemelo come se fossi un bimbo di cinque anni, perché davvero non capisco. Non si era detto che il Comune è proprietario dell’immobile? Sì. Non è forse a carico del proprietario la spesa per una manutenzione straordinaria, quale che sia il conduttore dell’immobile?

Sì. Occhio adesso. Le tasche in cui finiscono i soldi per i lavori del tetto non sono forse quelle della ditta che ha compiuto i lavori a regola d’arte?

Sì, certamente sì. Si può ragionevolmente sostenere che il Pistoia Basket, ovvero il Maltinti, si è impegnato solo come facilitatore in una procedura che è stata imbastita in fretta e furia per colpa di molti, tranne che del Pistoia Basket? Sì.

Possiamo dunque sapere di quale garanzia, fottutissima garanzia lasciatemelo scrivere, si sente il bisogno? Quella per un debito rateizzato dall’Agenzia delle Entrate? Ma se i soldi servono a pagare la ditta, che c’azzecca chiedere una garanzia per un debito del Pistoia Basket, per dirla alla Di Pietro? Debito che, dopo una seconda rateizzazione, ad oggi risulta pure onorato.

Il dubbio, un pensiero sempre più frequente, nasce spontaneo, la sensazione è che la continua richiesta di garanzia sia la foglia di fico dietro la quale nascondersi per non ammettere che il pasticcio è enorme. Complimenti.

Come andrà a finire? La Giunta non potrà fare un passo indietro ed insisterà per la garanzia, che il Pistoia Basket sarà costretto a dare per non restare esposto ad azioni della ditta che, prima o poi, dovrà pure chiedere soldi al proprio committente formale. Inutile sottolineare o prevedere le ripercussioni sul piano sportivo, dal mercato a tutto il resto.

Resta l’amarezza per l’incredibile concatenazione di eventi che ci ha portato fino a qui. Bene, bravi, bis. Ce ne ricorderemo al momento del voto, promesso.

[Luca Cipriani]

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