Ogni riferimento a fatti realmente accaduti o persone realmente esistenti è puramente casuale, ca va sans dire.
Dico la verità, dunque, sono stato costretto a vederla in differita. Sarà quindi che l’apprezzamento del gioco è stato condizionato dalle notizie e dai commenti che avevo già letto sui social, sarà che già sapevo il risultato finale, non è stato un gran divertimento.
Vi invito a spendere cinque minuti per leggere questo pezzo di Claudio Pea sulla partita e su Vincenzo Esposito, difficile non essere d’accordo con quanto trovate scritto qui. Mi sono piaciuti alcuni commenti tra quelli a fine partita, tra cui spiccano quelli del solito Sandrone Billero – che si domanda se nella borraccia di Petteway venga messo olio di palma oppure olio di salma – e quello di chi ha scritto che ci siamo travestiti da santoni per resuscitare una squadra di morti.
Alcuni numeri random, tanto per capirsi. 15-11 il primo quarto, con una valutazione iniziale pari a 29-0 per Varese. 1/9 dalla lunga, unici sussulti quelli di Moore. A metà partita 25 punti segnati – quanto fa male scrivere 25 punti in 20 minuti? – e tre giocatori a referto per punti, Crosariol 6, Moore 13 e Roberts 6. 43-15 di valutazione complessiva, 8/26 da due e nonostante tutto gara ancora aperta.
Un secondo tempo decisamente migliore non ha impedito a Vincenzino di bacchettare i ragazzi in sala stampa, un coach sempre pronto a far da scudo ai ragazzi è stato costretto ad ammettere che quando, come nel nostro caso, manca il talento offensivo, bisogna avere un diverso atteggiamento difensivo ed un’altra garra sul campo.
Ma del resto, seriamente, di cosa stiamo parlando? Mi diverto spesso a leggere i commenti del grande vecchio Luca Silvestrin, affezionato tifoso che da lontano – ogni tanto anche dal vivo, in verità – segue con attenzione le vicende della nostra Pistoia, a cui evidentemente è restato legatissimo.
Quando lo leggo, tra la sua ironia e qualche spunto di riflessione notevole, non posso fare a meno di pensare che Luca Silvestrin è stato un ottimo lungo degli anni 90, ma se giocasse oggi sarebbe un fenomeno, un alieno, un extraterrestre.
Non so quanto possa aver guadagnato ai tempi, oggi un italiano come lui verrebbe coperto d’oro e sarebbe inamovibile in nazionale.
Non so se mi spiego, abbiamo la squadra meno talentuosa di sempre e siamo in piena lotta playoff, con Petteway e Roberts nello scomodo e del tutto innaturale ruolo di bocche di fuoco. Sembrano barzellette, eppure è vero.
Lo so, il bravo scrittore di testata locale dovrebbe dispensare sempre ottimismo, ma se scrivo che spero nel colpaccio in Sardegna vi prendo in giro.
Sarò felicissimo, ovviamente, di essere sorpreso, ma la storia di questa stagione parla chiaro e non importa ribadire ulteriormente le ovvietà.
Detto questo, tanti auguroni Vincenzino per il tuo 48esimo compleanno. L’augurio più sentito, il più interessato in verità, è quello di una lunga permanenza a Pistoia e di una carriera ricca di soddisfazione. Auguroni coach!
[Luca Cipriani]