PISTOIA. Mancava solo il Nuntio vobis, finalmente il grande popolo del PalaCarrara ha potuto gioire per l’ingaggio della sua nuova guida spirituale, Terran Petteway dalla Summer League col furore di numeri davvero interessanti.
Prima lo ha confermato il giocatore stesso sui social, poi lo ha ribadito il procuratore, fatto sta che la firma di Terran è sembrata un qualcosa di molto simile ad un parto cesareo.
Non resta che sperare sia appena nato un ingaggio di quelli che faranno la storia dei nostri colori, Petteway si presenta come una bocca da fuoco importante, di quei giocatori capaci di smistare quasi 3 assist a partita ma con l’abitudine di prendersi molte responsabilità quando la palla diventa pesante.
Non sarà necessario attendere molto, manca il nono giocatore per chiudere il roster – intendo quello delle rotazioni effettive – e i nomi di americani sul taccuino della ditta Stilli-Esposito non mancano. L’appuntamento per il primo abbraccio, mi piace ricordarlo perché ormai manca poco, è fissato per il 22 agosto, giorno del raduno al PalaCarrara, quando con buona probabilità tutti i ragazzi saranno presenti. L’astinenza sta per finire, forza e coraggio!
È uscito anche il calendario del pre-campionato, ma a causa dei lavori al tetto non sarà possibile vedere all’opera i nostri ragazzi in casa. Tra San Miniato, La Spezia, Parma, Lucca e Siena le occasioni non mancheranno.
Nel frattempo non sarà inutile dare un’occhiata oltre il nostro orticello per provare ad abbozzare qualche previsione sulle squadre tradizionalmente alla portata.
Mi piace moltissimo Torino, che affianca ad un mastino come White un 4 che promette numeri da urlo come Wilson, si rafforza col nostro Deron e con Peppe Poeta, come due punta forte su Tyler Harvey, un mancino scelto al secondo giro dagli Orlando Magic dopo una carriera Ncaa da 23 punti di media ed il 43% dalla lunga, ultima stagione in D-League tirando con oltre il 35% da tre. Una roster di giocatori interessanti per una squadra che si annuncia divertente, a Vitucci il compito di trovare in fretta l’amalgama.
Promette fuoco e fiamme anche la neopromossa Leonessa di coach Diana. Con la clamorosa conferma di Moss, a cui è stato aggiunto Luca Vitali in regia, soprattutto con l’arrivo di Marcus Landry, un’ala grande con un passato non banale tra New York, Boston e Milwaukee prima e tre stagioni in Spagna tra Siviglia, Saragozza e San Sebastian dopo, Brescia – che è in attesa di firmare la guardia ed il centro, avendo confermato il blocco italiani per la panchina – si candida al ruolo di neo promossa guastafeste che non avrà alcun timore reverenziale.
Una grossa incognita continua ad essere Caserta. Se da un lato, infatti, coach dell’Agnello ha dichiarato che il roster sarà un 3+4+italiani, cosa che di regola presuppone un ottimo budget da investire, la Juve ha messo a segno solo due colpi oggettivamente di rilievo, tra l’altro per due giocatori sostanzialmente doppioni come Putney ed il nostro Czyz.
Probabilmente persistono e pesano ancora molte incertezze societarie, fatto sta che ad oggi è difficile avere indicazioni su quello che potrà essere davvero il roster campano.
Vi è poi lo strano caso di Capo d’Orlando, capace di trovare la forza e gli argomenti giusti per firmare un fenomeno come Diener, a cui affiancare Fitipaldo in regia ed Archie sotto canestro. La sola presenza del Drake dovrebbe essere garanzia di salvezza senza patemi d’animo, a me questa squadra continua a non piacere ma probabilmente è un problema mio.
Chiudo la panoramica con Pesaro, le altre salvo errori, infortuni o clamorose sorprese non sembrano sulla nostra lunghezza d’onda eccezion fatta per Cantù, il cui mercato stenta a decollare ma sono pronto a scommettere che nelle prossime ore i russi tireranno fuori i soldi e, con quelli, il coniglio dal cilindro. Mi incuriosisce molto la truppa di Bucchi.
Voglio veder giocare Brandon Fields, combo guard texana che viene descritta come versatile, capace di portare palla e con puntoni nella mani, oltre che con 3 anni di esperienze europee alle spalle. Sarò curioso di vedere le sportellate del nostro Boothe con Jarrod Jones, campione ungherese in carica descritto come lungo che predilige il gioco nel pitturato e che può essere utilizzato sia come 4 che come 5.
Insomma, sarà una battaglia avvincente. Credo che il PalaCarrara ancora una volta sarà terreno ostico per chiunque e sono pronto a scommettere che non mancheranno gioie in trasferta, ma certamente gli avversari quest’anno sono sembrati francamente più decisi ad evitare di dover ricorrere a tutte quelle correzioni in corsa che spesso ci hanno favorito. Staremo a vedere.
[Luca Cipriani]