THE FLEXX, SOLO APPLAUSI AL GIRO DI BOA

Vincenzo Esposito [foto Maestripieri]
Vincenzo Esposito [foto Maestripieri]
PISTOIA. Alzi la mano chi avrebbe messo la firma su 14 punti al giro di boa, per cortesia. Se vi è uno dei miei soliti 25 lettori che non alza la mano, cambio vita e scrivo di piante grasse perché probabilmente ne capisco di più.

Questo campionato è strano, per citare Bergomi, si alternano risultati incredibili ad autentiche sorprese – Cremona corsara sul campo di Reggio, anche se i grissini hanno giocato senza Della Valle, Gentile ed Aradori, è una vittoria che vale doppio – dunque se si considera che noi schieriamo una delle squadre meno intriganti e talentuose degli ultimi anni non vi è che da esser soddisfatti, molto soddisfatti.

Possiamo dunque evitare di rammaricarci per la mancata gita a Rimini per le F8 di Coppa, del resto i due punti che ci mancano non sono certo quelli persi domenica scorsa, quella di Brescia a mio avviso è una delle trasferte più complesse di tutto il campionato e non solo per noi.

Qualche considerazione random sulla partita. Punto uno, Brescia è forte, quel campo è ostico per tutti, non è la prima e non sarà l’ultima volta che i lombardi segnano più di 90 punti.

Qualcuno dubita la Leonessa possa essere considerata più forte di noi come valori assoluti, partendo dal presupposto che, prima di domenica, si trovava due punti sotto in classifica. Per me ragionare in questi termini, perdonatemi, è follia. Alzi la mano chi non si prenderebbe uno dei fratelli Vitali, un Moss, un Landry al posto dei nostri. Siamo seri, via.

Qualcuno rilancia dicendo che, per esempio, Moss è un giocatore finito. Sarà anche sul viale del tramonto, io però uno come lui, se gioca ancora, lo ingaggio anche tra 5 anni, David resta un fattore devastante in tutte quelle voci che non vanno a referto, a partire dalla capacità di essere un mastino in difesa. Non scherziamo, via.

Terran Petteway [foto Maestripieri]
Terran Petteway [foto Maestripieri]
La verità è che quando vado in brodo di giuggiole scrivendo del nostro coach e del nostro staff un motivo c’è, i nostri 14 punti, soprattutto al confronto con altre realtà, sono un autentico miracolo tecnico, altro che storie.

Non è possibile la controprova, ovviamente, ma credo che difficilmente un altro allenatore avrebbe saputo fare meglio con il nostro budget, i nostri infortuni e le nostre scelte obbligate. Forse Paolo Moretti, la storia pistoiese parla per lui, ma non credo molti altri.

Prendete Terran Petteway, un uomo fortunato. Sarà ricordato vita natural durante per i 43 puntoni contro Trento, buon per lui perché le restanti prestazioni sono state oggettivamente poca cosa.

Al di là delle percentuali, quando vedo un giocatore che, al termine del secondo quarto, va al tiro con ancora sette secondi sul cronometro e, non contento, corre a spendere il terzo fallo su contropiede avversario, faccio onestamente fatica a non perdere la pazienza. Dispiace anche scriverlo, ma cosa si deve pensare dopo un girone del genere?

Signori, quando il top scorer di giornata è il playmaker e la guardia latita il problema esiste. Giusto per proporre una variazione sul tema, si potrebbe provare a fare un appunto al coach chiedendogli conto del motivo per cui ha deciso di tenere seduto Terran per tutto il terzo quarto, certamente evitandogli il rischio di commettere il quarto fallo ma, di fatto, considerato quanto lo Usa sia umorale, condannandolo a non entrare più in partita.

Pensandoci meglio, però, sembra di proporre una questione di lana caprina, il sospetto è che, comunque si provi ad utilizzare il buon Petteway, il suo rendimento non decolli veramente mai. Mi diceva il nonno, quando ero piccolo, che da un pero non puoi pretendere le mele, bella la saggezza dei tempi che furono.

Detto questo, a Brescia abbiamo probabilmente giocato la nostra miglior partita in trasferta. Abbiamo superato quota 70 punti e, almeno nel primo tempo, abbiamo messo in mostra alcuni spunti degni di nota.

Resta da capire come mai non si è rivisto in campo Crosariol per buona parte del secondo tempo, i bene informati sussurrano vi sia stato un piccolo screzio tra il lungo e Vincenzino ma mancano certezze, effettivamente è stata una scelta abbastanza sorprendente vista la scarsa verve di Pippo Magro, ma anche in questo caso la sensazione è che non sarebbe cambiato molto, all’atto pratico, per quanto riguarda il risultato finale.

Chris Roberts [foto Maestripieri]
Chris Roberts [foto Maestripieri]
Sono giorni, tra l’altro, in cui, nonostante le smentite, si stanno facendo sempre più insistenti le voci su un possibile addio di Cournooh. Non si può nascondere che il buon David abbia finora deluso, riuscendo a giocare una gran partita solo contro Varese, ovvero contro una squadra di fantasmi in evidente difficoltà.

Non so se è in discussione davvero, una cosa però voglio scriverla. Dovesse partire, almeno per il resto di questa stagione, vi prego non prendiamo nessuno.

Il ruolo è coperto dal faraone, i soldini sarà eventualmente preferibile metterli nel salvadanaio perché, tanto per esser chiari, sulla questione tetto del PalaCarrara tutto tace, ma nulla dal Comune è stato pagato. Nel dubbio, meglio non spendere.

Adesso la pausa, poi il 22 gennaio arriva Cremona, una squadra sulle ali dell’entusiasmo per due vittorie consecutive – quella di domenica sera assolutamente clamorosa – che le hanno permesso di abbandonare, almeno momentaneamente, l’ultima piazza. Vincere, al netto della prudenza di circostanza, vorrebbe dire salvezza in tasca. Servirà un gran PalaCarrara, quest’anno è evidente più che mai. Forza ragazzi, prendiamoci questa vittoria.

[Luca Cipriani]

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