“T’INNAMORERAI SENZA PENSARE”, IL LIBRO DI FRANCESCA VECCHIONI

Francesca Vecchioni
Francesca Vecchioni

PISTOIA. Autrice del libro “T’innamorerai senza pensare”, la figlia del famoso cantautore racconta la sua storia, una storia intensa, scritta con la semplicità e la bellezza delle storie vere, quelle che fanno del bene a chi le legge e le ascolta.

Il titolo riprende un verso della canzone che Roberto Vecchioni scrisse quando lei nacque e racchiude il nocciolo del sentimento presente nel libro, la naturalezza degli incontri e dei sentimenti d’amore. Innamorarsi senza pensare è anche un bell’augurio da fare, significa che non ci devono essere barriere né discriminazioni. Ed è su questo che il racconto di Francesca si sviluppa. La sua storia, di bambina e adolescente, la naturalezza della sua omosessualità, l’amore, le battaglie, il percorso con la compagna per diventare madri, la nascita di una famiglia etc.

“Scegliere di vivere ciò che si è: può sembrare semplice ma è una delle decisioni più complicate della vita di ognuno. Eppure questa è la scelta che tutti siamo, prima o poi, chiamati ad affrontare se vogliamo arrivare un po’ più vicino alla felicità. Questo libro è la storia di una ricerca, il viaggio verso sé e gli altri di chi, costretto ad affermare se stesso ogni giorno, decide di trasformare ciò che poteva sembrare un problema, in un vantaggio.

Crescere in una famiglia un po’ speciale, scoprire la propria sessualità, innamorarsi, perdersi per poi ritrovarsi, diventare adulti e, infine, genitori; le tappe più importanti della vita affrontate dal punto di vista di una donna che ama le donne, e che sulla naturalezza delle proprie emozioni, sulla consapevolezza di sé, e la convinzione che l’omosessualità non debba essere considerato un problema, ha costruito tutta la sua battaglia di civiltà.”

Un libro che parla di diritti senza parlarne direttamente e che lo fa a tutti, con la grazia e la semplicità dell’onestà letteraria, della chiarezza, dell’incanto.

Un libro da leggere e rileggere, sorriderci insieme e commuoversi, consigliarlo a chi ci si riconosce e a chi invece si fa voce di discriminazioni, soprattutto a questi, perché “discriminare è peggio di essere discriminati. […] perché il gruppo di ragazzi che bullizza il bambino effemminato, quello sovrappeso, o quello di colore, o magari quello che sembra frocio perché non gli piace il calcio, è sempre meno numeroso del gruppo degli spettatori. Sono gli spettatori a fare la differenza. È chi sta fermo a guardare e non interviene. È chi fa il pubblico che alimenta le gesta del gruppo: il bullo senza pubblico non ha motivo di esibirsi. Non bisognerebbe preoccuparsi di essere la madre di un ragazzo gay, ma di essere il genitore di quello che lo mena. Perché il problema vero non è l’omosessualità, è l’omofobia.”

L’autrice devolverà i proventi ricavati dalla vendita di questo libro all’associazione Diversity. Da lei fondata e presieduta è un’associazione di persone che si impegnano per l’abbattimento del pregiudizio e della discriminazione legati al concetto di diversità, a partire dalle tematiche relative all’orientamento affettivo e sessuale, all’identità ed espressione di genere, fino alle diverse forme di famiglia. Diversity divulga la conoscenza di questi temi per “fare cultura” per scongiurare i meccanismi di paura derivanti dal ‘non sapere’, posti alla base del pregiudizio negativo che alimenta anche le reazioni omofobiche più gravi.

L’incontro è organizzato da Arcigay Pistoia e Toscana Pride insieme alla libreria Lo Spazio di via dell’ospizio e sarà presentato da Alice Trippi della Rete 13 Febbraio Pistoia

[lo spazio di via dell’ospizio]

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