PISTOIA-VALDINIEVOLE. Pochi giorni fa la città di Pistoia è stata protagonista dell’ennesima umiliazione dei diritti umani da parte di Publiacqua che ha slacciato l’acqua a una famiglia in gravi condizioni economiche. Non si tratta di morosi colpevoli, ovvero di persone che avrebbero la possibilità di sostenere i costi di una bolletta che servono per lo più a far arricchire il gestore e le banche e solo in minima parte a sostenere i costi della gestione di un servizio idrico scadente sotto tutti i punti di vista.
Ma la cosa che più amareggia non è la libertà di operare queste violenze in nome del mercato da parte di un’azienda che concepisce solo il lucro in barba ai bisogni umani, bensì il silenzio e la sottomissione del potere pubblico. Potere che è pubblico solo in quanto ha il dovere di tutelare la comunità, pena essere solo fine a sé stesso e quindi parassitario.
La politica avrebbe la forza e i mezzi per impedire queste violenze a danno dei più bisognosi o di chi non accetta che la democrazia venga messa sotto lo stivale del mercato, perché è bene ricordare che nel 2011 c’è stato un referendum indirizzato all’uscita dell’acqua dalla logica del profitto. Referendum che è fonte di diritto primaria sancita all’articolo 1 della Costituzione e in quanto tale obbliga il potere politico a darne seguito.
Potere politico, quello italiano, che in occasione di giornate della memoria e ricorrenze varie ricorda la Carta dei diritti dell’uomo come Magna Charta dell’umanità, ma che di fronte al denaro dimentica come anche l’Onu abbia sancito il diritto all’acqua per ogni essere umano e più precisamente 50 litri giornalieri.
Tanto che in molti Comuni sono state approvate mozioni ed ordini del giorno in tal senso, come ad Agliana dove negli stessi giorni però è stata slacciata l’acqua ad un’altra famiglia senza informare il sindaco che in quanto tale è obbligato a far applicare quanto deciso in Consiglio comunale. Solo grazie al Comitato locale Acqua Bene Comune le due utenze si sono viste riallacciare l’acqua.
Ricordiamo a tutti che togliere l’acqua è un crimine contro l’umanità e questo c’impone come essere umani di combatterlo con ogni mezzo. Perché si scrive acqua, ma si legge vita.
[acqua bene comune pt e valdinievole]
