TOMASI (PISTOIA DOMANI): “QUANDO IL DEGRADO È DATO DAL PORTA A PORTA”

I bidoncini sulla Sala
I bidoncini sulla Sala

PISTOIA. “A fine 2014 è partito il progetto di raccolta differenziata per gli esercenti del comparto Sala. Il principio è ovviamente giusto ma il risultato per il decoro urbano non troppo. Gli errori del progetto, evidenti a tutti, non sono ancora stati corretti, mettendo così in difficoltà molti esercenti che si sono impegnati a differenziare, vanificando in alcuni casi la raccolta differenziata e recando un danno al decoro urbano.

Ad ogni locale sono stai dati dei bidoni di plastica per dividere i rifiuti che,  dove vi era la possibilità, dovevano essere tenuti all’interno o, altrimenti, in strada. Già all’epoca era evidente, vista la conformazione dei locali storici, che tanti sarebbero  rimasti lungo le strade del centro storico.

Da un punto di vista del decoro urbano non sono belli da vedersi  oltre a diventare punti di raccolta per i rifiuti di tanti cittadini maleducati che lasciano lì intorno i loro sacchetti. Da un punto di vista della raccolta differenziata, essendo le serrature spesso rotte, molti cittadini privati conferiscono in modo scorretto nei bidoni i loro rifiuti, vanificando tutto il lavoro e facendo rischiare sanzioni agli esercenti.

Publiambiente al  momento della presentazione si era impegnata a trovare una  soluzione per chi era costretto a lasciarli fuori, ma ancora non si è visto niente. Inoltre i bidoni avrebbero bisogno di lavaggi frequenti che certo non possono fare i commercianti in pieno centro.

Ai bar sono stati dati anche dei bidoni di cartone per permettere ai clienti di fare la differenziata. Il risultato è un disastro! I bidoncini hanno una grafica pessima che costringe tutti gli esercenti a mettere ulteriori cartelli per far capire cosa ci va dentro; inoltre sono fatti di cartone e quindi si sporcano di unto e si sciupano facilmente. Come tutti, possiamo constatare che, facendo colazione la mattina, questi sono pieni di rifiuti di ogni genere.

I raccoglitori in cartone
I raccoglitori in cartone

Così come è strutturata sembra che una gran parte della raccolta venga fatta per  modo di dire.

A tutto questo si uniscono i ritardi nei ritiri che a volte sono stati segnalati, facendo apparire la città  in uno stato pessimo.

Cosa intende fare l’azienda e l’amministrazione per migliorare questo servizio che compromette l’immagine del centro storico?

Adesso che si avvicina il periodo estivo e che vi sarà un aumento della produzione dei rifiuti, vogliamo trovarci nella situazione scandalosa dello scorso anno?

Infine voglio raccontare una storia che potrebbe essere emblematica dei controlli fatti. Un ristorante di alto livello in centro che effettivamente non produce (per la qualità, la strutturazione del servizio e l’impegno del titolare) molta indifferenziata è stato chiamato da Publiambiente perché, dalla lettura del chip sull’indifferenziata, non corrispondevano al vero le quantità prodotte.

Dalla verifica risultavano troppo poche le quantità prodotte e, di conseguenza, il ristoratore non avrebbe più beneficiato della riduzione del 50% sulla tariffa. Nonostante il titolare abbia insistito per spiegare il tutto non c’è stata la possibilità di fare ulteriori controlli e dimostare il modo esatto in cui fosse fatta la differenziata. Unica soluzione risultava essere quella di mettere altri sacchetti nell’indifferenziata.

Dunque chi fa e come i controlli? Quali sono i risultati?”.

Scarica: interpellanza publiambiente (1)

[alessandro tomasi – pistoia domani]

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3 thoughts on “TOMASI (PISTOIA DOMANI): “QUANDO IL DEGRADO È DATO DAL PORTA A PORTA”

  1. Buona sera: ma copiare da chi la fa da tanto tempo e la fa bene?….non sia mai detto vero?

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