PISTOIA. Alessandro Tomasi scrive:
In attesa di realizzare il folle progetto di un nuovo campo nomadi nell’ex vivaio Sciatti, con un costo complessivo che supera i due milioni di euro, l’amministrazione che non è riuscita a trovare i finanziamenti lo sposta a suo dire “temporaneamente” di pochi metri.
Ricordo che anche la collocazione attuale, che perdura da 40 anni, è sempre stata definita temporanea. Quanto ci scosterà questo passaggio transitorio? Quale è il costo della sistemazione dell’area, degli allacci? Chi si farà carico dei costi del trasporto nella sede definitiva?
Tutto questo proprio quando l’Europa ci dice che il nostro paese è a rischio sanzioni perché le politiche comunitarie vanno nel senso di superare i campi.
Nel territorio comunale esistono altri due campi nomadi: perché allora non unirlo ad uno di questi? Lo abbiamo chiesto e ci è stato risposto che ciò creerebbe tensioni tra loro.
Non è accettabile che per poche famiglie si investa migliaia di euro di fondi del sociale quando abbiamo in fila decine di persone che non riescono ad avere aiuti neanche per pagare una bolletta.
Quelle sono famiglie pistoiesi da generazioni e credo debbano fare una scelta: integrarsi e stare nella legalità accettando anche che esistono dei doveri o andarsene.
Ricordo che ci sono decine di immigrati che sono arrivati da un altro continente senza un soldo, parlano un’altra lingua, hanno un’altra religione e si sono messi in fila per avere un aiuto dai nostri servizi sociali rispettando le regole. Di queste famiglie in alcuni casi le seconde generazioni si sono integrate perfettamente.
Si vuol sostenere che i Rom non sono in grado di integrarsi e che dovremmo mantenerli a vita?
Cons. Alessandro Tomasi