PISTOIA. “Evviva, finalmente hanno tagliato l’erba”, verrebbe da pensare salendo a Valdibrana. Il comune, in occasione del mese di maggio e forse perché prossimi alle elezioni regionali, ha iniziato le pulizie di primavera sistemando strade e cigli. Quando mai? Il decoro vero si aveva prima, con l’erba alta a copertura delle mini discariche sparse ovunque e riportate in foto.
Il comune o Publiambiente aspettano che provvedano gli abitanti da soli? Magari: ma dubito che la gente di qua si interessi ai luoghi in cui vive. Subiamo da sempre ferite alla nostra frazione: le 4 villette nella forra, la lottizzazione (“da galera”) del Martin Luther King, il centro mariano (servirà davvero a qualcosa?) al posto di una collina e il non parcheggio divenuto ormai una specie di parco archeologico. Chi conosce il signor ministro Franceschini lo inviti a inaugurare questo foro transennato e ad inserirlo – perché no? – nella rete ecomuseale.
Qui i cittadini hanno accettato davvero tutto: manca solo che gli levino le carte al circolo, la caccia e magari qualcuno insidi mogli e fidanzate con lo “ius primae noctis”.
Non mi stupirei se i tonni risalissero la Brana e anche alle Regionali del 31/5 abboccassero puntualmente alla canna del Partito Democratico confermando il suo strepitoso ed eccellentissimo governo…
Sono stato di recente all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, organizzato per dipartimenti, articolati su strutture antiche (alcune del 600) ma ammodernate. Penso ai 4 nuovi bussolotti toscani, uno dei quali al campo di volo, e mi chiedo a cosa diavolo servano il modello a intensità di cura e le nuove costosissime strutture se poi mancano i servizi ordinari e d’eccellenza. Al Sant’Orsola arrivano pazienti da tutta Italia, noi invece, pensando d’essere più furbi, ci facciamo bastare tanti discorsi e l’intensità di cura del nuovo ecomostro San Jacopo.
Ma non finisce qui: tra infinite file chilometriche di tir sull’autostrada, i lavori per la variante di valico, franata perché il progetto non aveva previsto lo studio geologico (solita perla “italo-renzusconiana”), ho riflettuto su tutti quegli anni in cui noi Verdi proponevamo obiettivi moderni alla politica nostrana.
Picche anche lì: quanto tempo passato a sostenere il trasporto merci su rotaia, su navi veloci, su canali, come del resto avviene in Europa, così da rendere competitive le nostre esportazioni e dare sicurezza agli automobilisti.
E invece una classe di politici vecchi (anche se si definiscono nuovi e sono giovani) ci ha portato ad avere un paese arretrato, noto per la follia delle grandi opere, business per pochi, fregatura per tutti. Con danni a non finire, perché così abbiamo perso l’occasione di riconvertire tante aziende, pubbliche e private. Potevamo indirizzare Finmeccanica sul trasporto, energia green, comunicazioni (do you remember il digital divide?)… no, meglio esportare le armi in Africa, dove si fanno la guerra e scappano… da noi!
Tutti sono alla ricerca disperata di una soluzione per evitare gli sbarchi. Chi parla del blocco navale, chi invoca l’intervento Onu etc.: lo capiremo mai che per evitare le invasioni di migranti dobbiamo portare là tecnologie (non armi), smettere di rubare petrolio e inquinare il loro ambiente (vero Eni e Saipem?) e lasciare che si possano sviluppare in pace?
Qualcuno crede forse che questi disgraziati vengano fino in Italia, consapevoli del rischio, per vedere l’ebetino di Firenze o uno qualunque di quegli incapaci che si fregiano del nome di onorevole, pur essendo solo nominati da un partito per fare i camerieri e i galoppini?
Tutti sanno – inutile negarlo – che le milizie renziste e Pd d’ogni livello selezionano scientemente servi sciocchi, per obbedire e per non fare ombra, personaggi che una volta non ti davano nemmeno col Tide.
Io credo davvero che la più parte dei poveracci non si aspetti di sbarcare in paradiso, ma nemmeno di piombare in questa penisola senza classe dirigente, dove donne in tempesta ormonale come le Boschi, le Madia, le Bonafè, le Picerno, le Moretti (non i tonni/elettori) e ora le Rotta vengono sparate come kamikaze in tv per incantare l’elettore credulone a suon di supercazzole.
Come deterrente sarebbe sufficiente mettere lungo le coste libiche la foto del nostro primo ministro, dei suoi più stretti collaboratori e della Presidente della Camera: sono convinto che in molti rinuncerebbero al viaggio.
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P.S. – O piddini pistoiesi, capisco l’imbarazzo, forse vi è sufficiente cantarvela tra voi per non sentirvi dire tutti i danni che avete fatto e fate in città e provincia; ma per avere una risposta, anche di circostanza, una battuta da hooligans, o se preferite una telefonata in tandem, mi devo iscrivere al vostro partito/sistema di potere o devo parlare di cose meno impegnative?
[*] – Ospite