TORNIAMO UN ISTANTE SULL’INATTESO ALESSIO TORRIGIANI

Alessio Torrigiani
Alessio Torrigiani

LAMPORECCHIO. Avevo chiesto qualche ora ma qui passano giorni e saremo alle settimane. Ma non riesco ad avere un minimo di lucidità per un’analisi accettabile anche se poco conforme ai dettami.

Comunque, in pratica, a Lamporecchio c’erano 3 candidati aspiranti sindaco (di cui 2 renziani e 1 iscritto all’ultimo minuto valido, considerato il rappresentante della “vecchia guardia” morelliana e di discendenza DS), che rappresentavano le 3 anime in cui è diviso il Pd pistoiese.

Ha vinto il non favorito Alessio Torrigiani, con grande sorpresa di tutti se si esclude il gruppetto che l’ha costretto a candidarsi. Ha vinto perché ha fatto una campagna sobria e ragionevole e perché, nei confronti dell’unica forza politica di sinistra esistente in modo organizzato a Lamporecchio, non ha chiuso porte e portoni con qualche inutile provocazione ma, anzi, ha aperto cercando un dialogo sulle cose da fare e la filosofia sul perché e come farle. E la risposta l’ha avuta domenica 9 marzo, quando ha visto moltissimi simpatizzanti di Rifondazione Comunista mettersi disciplinatamente in fila con 2 euro in mano per votare quello che consideravano “il sindaco meno lontano che abbiamo, se non quello più vicino”.

Scontati gli auguri dei perdenti al vincitore, anche se un po’ velenoso quel “vittorioso per soli 26 voti” di chi era partito in campagna elettorale considerandosi già sindaco da un pezzo e oggi, con in mano un nulla di fatto, legato alla generale sconfitta di tutti i candidati amici dell’On. Fanucci e pubblicamente sostenuti dal Fanucci in Valdinievole.

Sconcerto degli ultras dei due schieramenti perdenti e veleno lanciato a profusione anche se nel giro di una settimana tutto ritornerà alla normalità dialettica.

Intanto, si profilano alcune novità: la prima è che il futuro candidato Sindaco ha già dichiarato che la squadra la discuterà in coalizione, la seconda è che ha chiesto il rispetto della parola data e, dunque, un passo indietro ai due sconfitti, rispetto alla composizione della lista e della Giunta; la terza è che intende aprire la coalizione alla sinistra politica, rappresentata a Lamporecchio dal Prc e dalla coalizione nata nel 2009 sotto il nome di Sinistra per Lamporecchio. E, a oggi, sono mosse che sono già state apprezzate nei vari luoghi dove si formano le opinioni (per quanto spesso superficiali) dei cittadini (esclusi i social network dove impazzano invece alcuni duelli verbali delle seconde e terze file).

Un’ultima osservazione: il laboratorio Lamporecchio  si conferma così come una realtà controcorrente rispetto al resto del territorio.

Ivano Bechini

redazione@linealibera.it

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