torresi. «TESTA BASSA E LAVORARE», CHE NELLA LINGUA DEL COMPROMESSO AMBRATO SIGNIFICA «NOI TIREREMO DIRITTO» COL BILANCIO

Il bene di Agliana lo fanno le persone a prescindere: l’essenziale è tenere il mestolo in mano e rigirare la polenta perché non s’appalli. Queste le prime dichiarazioni programmatiche dell’avvocata che ha scelto di ringraziare il suo avversario politico per la fiducia concèssale…


Ecco il nuovo che avanza. Fate largo, aglianesi, che arriva la Torresi!

SÌ, LO SO, PUZZA D’INCESTO

QUESTO PATTO POCO ONESTO


Torresi-bilancia: una sorta di Salvo D’Acquisto che dinanzi ai nazifascisti si offre in sacrificio per il bene di tutti

 

«Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio», scriveva Niccolò Machiavelli nel Principe. E la maggior parte degli uomini, Torresi – evidentemente – compresa – applica bene questa formula durante la propria esistenza.

L’avvocata politicamente fluida, che segue, dopo il suo infinito impegno per il bene di Agliana, la formula pragmatica del famoso filosofo Ganascia Franza o Spagna purché se magna!, sa quel che fa e volentieri si saGrifica per 60 mesi di indennità assessoriale: fatto certo (circa 1.800 € mensili, salvo extra: totale 108 mila € lordi) rispetto all’incertezza del cliente che c’e/non c’è e/o paga/non-paga.

Il rispetto delle proprie idee non è più di moda, perché non rende. La coerenza serve solo alla colla per tenere insieme due oggetti. Non esistono più le mezze stagioni; la frutta? Acquetta! dicevano Lopez-Marchesini-Solenghi. E oggi che in Francia il centro s’apparenta perfino col Mélenchon filo-musulmano e antisemita da forni crematori, che volete che sia se una fervente sostenitrice e tesserata dell’Anpi s’accorda con un sostenitore di Benito come il Ciottoli-Agnellone?

Testa bassa e lavorare e noi tireremo diritto, forse anche per non guardar troppo negli occhi quei compagni ed amici insieme ai quali avevamo giurato opposizione perpetua a Minkiolìn.

La presentazione di questa giunta Bene-bis(chero) non ci fa meraviglia se ripensiamo, anche solo un istante, a un Bergoglio(ne) che benedice i gay, ma non vuole frociaggine nei suoi seminari, dato che – sono ancora sue parole – i preti portano i pantaloni.

Povero papa nero di Nostradamus! Non s’è accorto che la sua chiesa poggia non sulla roccia (del maschio), ma sulla sabbia del fluidismo sessuale. Tant’è che se un Viganò lo manda a quel paese, Bergoglio(ne) scaglia strali di scomunica – che però non servono a un cazzo, dato che nessuno ci crede a iniziare da Zuppi.

 

Che volete? Ognuno vive i suoi tempi. E a noi sono toccati tutti tempi infami, in cui conta solo il denaro di negrieri e puttane stile Soros.

La numerosa folla dei presenti all’evento, con Nerozzi in prima linea (e potere operaio)

Comunque la giunta Bene-bis(chero) ha fatto furore. A guardarla, c’era una sala piena di pubblico. La bellezza di ben sei cogliomberi.

Tra i quali spiccava anche il Nerozzi: la famosa stampella che ha permesso a quel falsario e calunniatore di Bene-bis(chero) e al suo collega fascione dell’Ombrone non solo di andare avanti e reggere nonostante tutte le cacaiole – graditissime peraltro alla procura di un Coletta che non intercetta i suoi amici e le loro sorelle –, ma di perseguitare Linea Libera e i suoi coraggiosi e coerenti giornalisti.

Si sono perfino permessi (come tutti i vili senza pudore) di prenderlo a calci nel sedere, dopo aver tradito sia lui, che la moglie, la comandante Turelli, che tutti coloro che (sbagliando ogni cosa come noi) gli dettero una mano a rovesciare la sinistra di Agliana che, ora, con l’ambigua Torresi, si è riinsinuata fra le file dei reazionari.

La foto dello scandalo deve essere ripescata sùbito. Ora diventa indispensabile più che utile…

Consiglio al Bene-bis(chero). Ritrovi subito la falce e il martello che rottamò nel 2019. E appenda quei simboli sulla scrivania dell’Ambra, alle sue spalle.

Ovviamente adagiati e fissati su un bel drappo di seta dell’Anpi, dono espresso di monsignor Antonio Gigliotti.

Don Tofani benedirà sùbito l’incesto in nome di Vladimiro.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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