AGLIANA. Ci avevamo azzeccato. E Giancarlo Noci ci ha anche telefonato per depistarci, tentando una smentita sul nome di un assessore esterno, in forza Lega, che sarebbe Katia Gherardi, già candidata a Sindaco di Buggiano con pessimi risultati, dipendente Coop con responsabilità di contabile, ma “degradata” a cassiera o “in corsia”.
La Gherardi sarebbe stata caldeggiata e spoilerata dalla commissaria provinciale Sonia Pira (originaria di Licata e transitata ad Agliana solo per un paio di passerelle) e dalla consigliera regionale Luciana Bartolini.
L’elezione di Luca Benesperi è un risultato dovuto certamente alla voglia di rinnovamento della cittadina della Piana, ma è, oggi, un frutto ancora acerbo, indotto da fattori diversi eterogenei: il supporto di una triplice di partiti (Lega/FdI/Fi); la presa di coscienza degli elettori, soggiogati da 74 anni di gestione forzata, e la debolezza del Pd “telecomandato” dai noti pupari e, prima per importanza (se lo ricordino i leghisti, come ha insegnato Montale), la figura moderata del candidato sindaco Benesperi, che “piace alla gente che piace” e che, infatti, ha avuto perfino il voto del Nobil Homo Fabrizio Magazzini!
Questo mix di fattori, naturalmente posti in favore del neo-eletto, è stato minacciato dalla congestione indotta dall’arroganza politica del commissario Noci; il “Gianca” (chi scrive è autorizzato a chiamarlo così e dunque, non teme alcun rimprovero) aveva predisposto una lista di ben cinque “papabili”:
• Federico Ferretti Giovannelli Vicesindaco
• Milva Pacini (poi imposta Presidente del Consiglio)
• Oliviero Billi
• Sonia Ciraolo
• Katia Gherardi, ex candidata a Sindaco di Buggiano
La lista è stata modificata dal coordinatore regionale Andrea Barabotti (marito di Susanna Ceccardi, sindaco leghista di Cascina) che, lo scorso venerdì, in una pizzeria di Agliana, aveva definito e aggiunto ben due membri “esterni”, dei quali uno politicamente maturo e, dunque, ben più appropriato alla difficile conduzione della neo giunta di Benesperi.
È vero che il “colonello” Barabotti, avrebbe visto correggere con la matita rossa la sua lista dalla commissaria Sonia Pira (siciliana di Licata che è stata ad Agliana forse due volte per fare passerella) che quasi non conosce il territorio e le questioni locali?
Il Gianca è un uomo pratico e avrebbe seguito la lista delle graduatorie delle preferenze elettorali, prescindendo però dalle competenze.
Qualche malpancista ci ha detto che, in realtà, alcuni soggetti non sarebbero stati casualmente spoilerati in lista, ma perché erano funzionali a precisi disegni di riorganizzazione dell’organigramma del Comune.
La Gherardi avrebbe avuto l’investitura per una sorta di compensazione per la trombatura vinta a Buggiano. Misteri della politica, ma soprattutto vecchi schemi di una vecchia politica che rischiano di generare effetti fin troppo noti da un passato di decisioni schizofreniche per spartirsi le torte.
Benesperi sarà alla guida della cittadina con una Giunta composta in formazione di 2+2+1: i leghisti Federico Ferretti Giovannelli e Katia Gherardi; i due di FdI, Maurizio Ciottoli e Greta Avvanzo; e una rappresentante di FI, Annalisa Volpini o Giulia Fondi. Vedremo.
Sul fronte della maggioranza la Lega terrà anche le redini della Presidenza del Consiglio con Milva Pacini. Dunque Giancarlo Noci sarebbe una sorta di deus ex machina nell’amministrazione della cittadina (liberata solo a gennaio scorso dalla presa dell’altro satrapo e commissario Rino Fr[e]gai).
Il Consiglio comunale, e questa è davvero una notizia, vedrà un Pd ridotto a soli tre consiglieri, un numero pari a quello di Fratelli d’Italia.
Ogni satrapo ha però una sua opposizione interna. E per il Gianca – glielo diciamo con affetto – la tracotanza politica potrebbe avere un effetto boomerang: ci vada piano, perché Agliana non è Quarrata, generosamente regalata al Mazzanti (anche per colpa e debolezza della Lega stessa).
La catena dirigistica di comando in Lega è rispettata o ci sono delle iniziative di “corrispondenze localiste” che fanno saltare gli organigrammi decisi ai superiori tavoli? Oltre alle indicazioni della Pira, ci sono state anche pressioni da parte della consigliera regionale Luciana Bartolini?
L’influsso di Noci su Pira e Bartolini sembra che sia più che altro riconducibile al vivaio di preferenze elettorali che i nociani metterebbero fin d’ora a disposizione per le prossime elezioni amministrative della Regione Toscana previste per il 2020.
Insomma, tra i tre ci sarebbe stato uno scambio: un do ut des che ci auguriamo fondato non solo sull’interesse regionale, ma anche su qualche corretto, nobile e necessario impegno di responsabilità a favore di Agliana e dei suoi elettori, che si sono mostrati ben più maturi e accorti dei quarratini.
Benesperi, piovuto in un “covo di vipere”, ha assoluto bisogno di uomini e donne affidabili, disponibili alla cooperazione armonizzata nel risultato della migliore amministrazione possibile per il riscatto della cittadina, senza per questo dover subire ricatti oltranzisti o coercizioni. E lo sa bene.
Un altro commissario della pasta di Rino [nau]Fragai, Agliana non se lo potrà permettere. Se di dittatori ne basta uno ogni 20 anni, figuriamoci a insistere dopo 74 anni di ininterrotta dittatura del proletariato!
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]