AGLIANA. Il Tirreno, segnala oggi l’improbabile candidatura della concittadina Giulia Ammannati; giurista e conosciuta ad Agliana per essere orientata e non a sinistra; ovvero improbabile, ma nient’affatto tale e … tutt’altro (direbbe il solito Veltroni), anche conoscendo la passione politica che la contraddistingue per l’affermazione del Bene Comune.
Nessuna conferma o smentita, risultando inavvicinabile, dunque così continua e si rinfocola il toto-assessori della nuova giunta del Sindaco della dignità, ma anche Sindaco-più-solo-al-mondo.
Dice Mangoni che “ci sono voluti pochi giorni a fare la Giunta” e ci crediamo: nel periodo delle purghe (fatte e sùbite) le posizioni politiche si polarizzano e certamente anche gli orientamenti solo accennati si marcano in modo stringente, intorno al “paiolo” nel quale è stato messo il Rynocommissario, poi bollito e volatilizzato.
Noi, osserviamo come tra gli assessori “papabili” con una storia pregressa convincente e dimostrativa del rilievo delle competenze richieste, ci sarebbe anche il fedele Fabrizio Nerozzi.
Il Presidente del Consiglio potrebbe – secondo alcune indiscrezioni surreali, ma anche convincenti – rivestire il ruolo di Vicesindaco e Assessore, ma dovrebbe dimettersi dalle funzioni istituzionali, prendendo “due al cambio di uno”, per l’insospettabile spirito di servizio e risposta agli elettori.
Nerozzi è stato eletto, non è un “chiamato” (come Luysa Tonioni, e Ryno Fragai): trattasi di un aglianese verace ritenuto da molti probabile nella nuova giunta, vista la sua solidarietà al Mangoni.
Ma come potrà abbandonare la delicata poltrona del Presidente?
Nerozzi, non si sottrae alle telefonate, risponde sempre (ha imparato ciò dagli Assessori codardi che non rispondevano), ma non si espone in alcuna ammissione, quindi non conferma e non smentisce, assicurandoci di tenere un comportamento omogeneo con la stampa indifferentemente (anche se a noi ci espelle dal Consiglio per delle innocenti fotografie!).
L’unica cosa certa è che – a questo giro – non servirà contattare il notabile Magna-nensi anche “daspizzato” dal Vannuccini per la necessaria benedizione (o maledizione vedete voi).
Un politico pistoiese che ha già tanto dato (e anche tanto ricevuto) dal feudo aglianese, certo è anche vero che nemmeno la squadra dei superstiti fragaiani avrà qualche capacità di controllo della selezione della nuova Giunta: loro hanno “già preso” (molto) e ancora devono spiegare tante cose, dopo la fuga codarda di liberazione.
Ci riferiscono che in Comune, il Mangoni avrebbe ricevuto qualche capobastone del Pd (hanno visto un triciclo parcheggiato accanto alla statua del Cammilli) e ciò avrebbe gettato delle ombre sul possibile “recupero” di qualche personaggetto denojantri: era prevedibile, i cattocomunisti hanno sette vite, come i gatti.
“Rien” ha detto il Giacomo, pronto a resistere fino all’ultima cartuccia.
Anche al Comando di Pm, ci dicono che sono stati officiati i funerali (politici) al Colonnello Fragai: musi lunghi e battute spiritose, per esorcizzare il rovesciamento di fronte e la più dura realtà degna di uno psicodramma.
A tutti è ormai chiaro che sono finiti i bei tempi dei caffè baciati al sole di Aprile: iniziano le perturbazioni con delle grandinate e non solo per loro.
Aspettiamo dunque un sms per la rivelazione della davvero straordinaria giunta, prevista per questo giovedì: il totogiunta è all’inizio.
Volete giocare con noi?
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