QUARRATA. Il britannico Chris Froome, vincitore del Tour de France 2015 – appena diventato professionista – per alcuni anni ha vissuto a Quarrata dove Maximilian Sciandri radunava allora gli Under 23 della Sky.
In Italia – come aveva dichiarato il ciclista – aveva visto per la prima volta scendere la neve. Apolide, straniero, africano (ma nato da una famiglia inglese di Brigton, originario di Nairobi in Kenya dove è rimasto fino a 15 anni e quindi trasferitosi in Sudafrica dove ha cominciato a correre) Froome ha studiato al St. John College di Johannesburg.
A scoprirlo in Sudafrica è stato Claudio Corti che lo ha notato correre a Città del Capo e per 30mila euro lo ha reclutato per la Barloworld.
Trasferitosi a Chiari in provincia di Brescia (per questioni sentimentali) per un breve periodo ha abitato a Londra da cui si è poi trasferito per raggiungere proprio Quarrata, sede operativa del team britannico Sky) dove è rimasto finché “Sciandri ha continuato il suo lavoro”.
A Quarrata Chris Froome, medaglia di bronzo nella cronometro olimpica di Londra nel 2012 e vincitore del Tour de France nel 2013 nonché terzo nella cronosquadre ai campionati del mondo 2013 in Italia, ha abitato in un appartamento nell’area ex Lenzi occupando le stesse stanze assieme a campioni di ciclismo come Geraint Thomas (oro a Londra 2012 nell’inseguimento a squadre), Ben Swift, Bradley Wiggins, vincitore del tour 2012 e dell’oro olimpico a cronometro, Taylor Phinney della Bmc.
Qui ha iniziato anche a studiare italiano per sopperire alla solitudine (pochi parlavano inglese) ed ha apprezzato la cultura italiana e il nostro modo di vivere.
Froome in realtà già alcuni anni prima (a fine 2006) – quando aveva 21 anni – aveva scritto a Luca Scinto, allora team manager (anche lui residente a Quarrata – n.d.r.) – chiedendo di essere sottoposto a un provino “per un eventuale ingaggio”.
Quella richiesta, a quanto sappiamo, cadde nel vuoto. Anche nel 2007 quando Froome vinse in Italia una tappa del Giro delle Regioni dilettantistico, gli venne negato di aggregarsi al campus che British Cycling gestiva a Quarrata poiché per un keniano-inglese non c’era evidentemente posto.
